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Continua l’Odissea degli ausiliari fantasma all’Oncologico

Ancora in sospeso la posizione d’una quindicina di disoccupati iscritti negli uffici di collocamento, per i quali qualche mese fa s’era accesa la tenue speranza di un posto di lavoro. Ma è bastato poco per far subentrare la disillusione, come a dire: “abbiamo scherzato”. Sembra una storia da teatro dell’assurdo quella raccontata da Luigi Cipriani, già consigliere comunale e dirigente sindacale G.I.L. -Sanità, quando a gennaio ha denunciato il comportamento “anomalo” da parte della dirigenza dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II°” di Bari. Ma veniamo ai fatti. Con nota prot.7769 del 4 ottobre 2010, l’ufficio Provinciale del Lavoro di Bari ha notificato a quindici disoccupati, aventi diritto, l’avviamento ad una selezione, ai fini dell’assunzione con la qualifica di ‘ausiliario’ per un periodo di sei mesi, presso il “nuovo” Istituto Tumori “Giovanni Paolo II°”. Tempo un giorno e con una seconda nota protocollata al n. 10641 del 5 ottobre 2010, a firma del Dirigente dell’Area Gestione Risorse Umane dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II°” , Claudio Guerra, gli stessi disoccupati furono invitati a partecipare alla selezione. Selezione espletata a tempo di record dopo appena dieci giorni, all’esito della quale gli interessati risultavano idonei. Tanto che nella medesima circostanza, rammenta ancora l’ex consigliere, i selezionatori asserivano che, entro breve termine, sarebbe stato trasmesso un telegramma per l’assunzione. E invece….non solo il tanto sospirato telegramma di assunzione finora non è mai giunto, ma, soprattutto, pare che l’Istituto “Giovanni Paolo II°”, senza motivo apparente alcuno, non intenda più portare a termine la procedura di assunzione. E non è finita. Fino ad oggi, e siamo oramai a metà marzo, non risulta ancora giunta, presso l’Ufficio di Collocamento, nessuna comunicazione in merito alla dismissione della procedura, con la conseguenza che i disoccupati risultano tuttora avviati ad un posto di lavoro “fantasma”. Per Cipriani è chiaro, dunque, l’illegittimità del comportamento tenuto dall’Azienda Oncologico di Bari, atteso che, da un lato, è totalmente illegale la “ritrattazione” operata dall’Istituto in oggetto, dall’altro, si è procurato un grave danno ai disoccupati che, dopo essere stati illusi,  si ritrovano anche estromessi dalle graduatorie, e, di certo, nelle more hanno anche perso l’opportunità di beneficiare di ulteriori avviamenti al lavoro. Sarebbe opportuno che il Governatore e l’Assessore alla Sanità, “sensibili” alle problematiche dei disoccupati,  esprimano pubblicamente il loro pensiero su questa “singolare” vicenda che vede coinvolti quindici “disperati”, evidentemente senza santi in paradiso. Tuttavia, in attesa delle spiegazioni di Vendola e dell’assessore alla Sanità pugliese, Cipriani ha infine messo mano alle carte bollate conferendo mandato al legale di fiducia per verificare i profili di illegittimità della vicenda. Per appurare, insomma, eventuali responsabilità degli autori di assunzioni prima assicurate e poi, in poche settimane, andate letteralmente in frantumi. Un vero scherzo di Carnevale, però, davvero fuori luogo e fuori tempo…
 
Antonio De Luigi
 
 


Pubblicato il 12 Marzo 2011

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