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Contrasto alle estorsioni nei cantieri, intesa procura e imprese

Più forte l'alleanza tra Procura della Repubblica, forze dell'ordine e categorie professionali/imprenditoriali

Rialzano la testa gli imprenditori edili delle province Bari e Barletta-Andria Trani contro una criminalità sempre più tracotante che non smette di chiedere pizzo e subappalti in cambio della loro fantomatica protezione. E così gli imprenditori di Ance Bari/Bat hanno incontrato il Procuratore della Repubblica di Bari Roberto Rossi per stabilire alcuni punti fermi, a cominciare dal referente della polizia giudiziaria che raccoglierà le segnalazioni sulle prime avvisaglie di attività estorsive. Un vero passo concreto per proteggere i cantieri edili dalla criminalità, dunque, affiancando finalmente le imprese che denunciano: sarà la polizia giudiziaria l’avamposto individuato dalla stessa Procura di Bari a cui gli imprenditori, con l’assistenza dello studio legale ‘Polis Associati’, potranno rivolgersi anche solo per segnalare attività estorsive sospette o tentativi d’infiltrazione criminale, agevolando il monitoraggio dei cantieri e il pronto intervento di Procura e forze dell’ordine nei casi in cui siano effettivamente configurabili notizie di reato, come confermato ieri nel corso dell’incontro organizzato da Ance Bari/Bat col Procuratore Rossi e lo studio dell’avvocato Michele Laforgia. Tutto per individuare, come detto, procedure operative di contrasto alle attività estorsive nei cantieri edili del barese. “Ringraziamo il Procuratore Rossi per averci incontrato – ha spiegato il presidente Ance Nicola Bonerba – la situazione in cui versa il nostro settore, tra rincari, problemi su bonus e Piano Casa richiede, ora più che mai, di tenere alta l’attenzione contro le infiltrazioni criminali nei nostri cantieri”. Finora a quanto pare è stata proprio la collaborazione tra magistrati e forze dell’ordine, ma soprattutto le denunce degli imprenditori, ad alzare i primi argini contro attività criminose che – in alcuni momenti – sembravano poter avere la meglio nei cantieri sparsi tra Bari e provincia. Durante l’incontro il dottor Rossi ha espresso soddisfazione per il confronto coi diretti interessati, auspicandone altri con l’obiettivo di rafforzare le sinergie con imprese e costruttori: “il dialogo è fondamentale per creare percorsi virtuosi che aiutino gli imprenditori a svolgere la propria attività in sicurezza, annientando i condizionamenti della criminalità”. Ma non basta. Secondo Rossi “è basilare che la Procura venga a conoscenza di fatti potenzialmente criminosi, prima che si arrivi all’attività estorsiva vera e propria”. In tal senso, accogliendo una richiesta di Ance Bari/Bat, il Procuratore ha confermato d’aver individuato nella polizia giudiziaria la disponibilità al primo approccio con gli imprenditori, fin dalle prime avvisaglie estorsive sui cantieri edili. “I tempi della tolleranza e della resistenza passiva di fronte alle estorsioni sono alle spalle – ha confermato l’avvocato Laforgia – gli imprenditori da tempo denunciano e sostengono le azioni di contrasto a criminalità comune e organizzata. Mai abbassare la guardia: in una situazione d’incertezza per il settore delle costruzioni, chi dispone di grandi capitali ha la forza d’imporre comportamenti illeciti, ai quali bisogna reagire”. Laforgia ha anche ricordato che la richiesta diretta di danaro è più rara oggi, rispetto a quella ‘zona grigia’ caratterizzata dall’imposizione di subappaltatori, fornitori e personale. E per arginare queste pratiche, il percorso collaborativo tracciato con la Procura è essenziale, consentendo di agire tempestivamente e preventivamente, al fianco di quegli imprenditori che non intendono scendere a compromessi. E per comprendere com’è difficile oggi operare nel campo dell’edilizia pubblica e privata, gli imprenditori hanno segnalato perfino l’impossibilità di venire a conoscenza, tanto per fare un esempio, di situazioni ambigue riguardanti i subappaltatori, soprattutto nei cantieri più grandi: la normativa sulla ‘privacy’, infatti, non consente di acquisire manco i casellari giudiziari dei dipendenti. Privacy, quasi quasi, nel senso di…privati di tutela!

Francesco De Martino


Pubblicato il 23 Marzo 2023

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