Contributo alloggiativo: protesta contro il Comune con i cassonetti in strada
Com’era facile prevedere, alla fine è scoppiata la rabbia dei cittadini aventi diritto al contributo per pagare l’affitto, qualche centinaio di euro che dovrebbe versare il Comune –su erogazione della Regione- alle famiglie bisognose che hanno partecipato al bando e alla graduatoria pubblicata già da quattro mesi. Ma del contributo alloggiativo, come detto, ancora niente e alla fine alcuni di quelli hanno più arrabbiato hanno deciso di passare dalle parole ai fatti. E così hanno occupato l’area vicino al Palazzo di Città su corso Vittorio Emanuele, mettendo di traverso alcuni bidoni dell’immondizia per protestare, appunto, contro il Comune e soprattutto contro i ritardi accumulati da Comune di Bari e Regione Puglia. Un gruppetto di famiglie ha anche chiesto di incontrare il sindaco Antonio Decaro il quale, senza farsi pregare troppo, ha immediatamente reso le spiegazioni richieste e promesso che i fondi saranno sbloccati entro la fine di questo mese. Rispettando, più o meno, gli stessi tempi dello scorso anno, quando gli aventi diritto si misero in fila davanti agli sportelli della banca incaricata dei pagamenti proprio dopo la metà di luglio. Dunque, negli uffici comunali di Corso Vittorio Emanuele e dell’Ufficio Casa di piazza Ferrarese si sta lavorando sodo per rispettare i tempi: a Bari sono state, infatti, 4mila e 45 le domande ammesse per il contributo alloggiativo 2013-competenza 2012, con poco più di seicento esclusioni passati pazientemente al vaglio della commissione competente per legge. E la procedura sarà praticamente ultimata quando anche i fondi della Regione saranno materialmente giunti nella disponibilità dello stesso Comune di Bari che potrà provvedere a disporre i mandati di pagamento presso la tesoreria comunale, non senza provvedere ad un’anticipazione di cassa sui fondi di bilancio bloccati presso la Regione Puglia a causa del patto di stabilità. Procedura piuttosto complessa che, salvo imprevisti, potrebbe essere completata, come detto e garantito da primo cittadino, entro luglio, dopo che dall’assessorato al Bilancio e al Welfare comunale qualche tempo fa hanno fatto già sapere che i pagamenti erano appesi ai controlli di rito affidati all’assessorato regionale di Angela Barbanente. Si tratta, come è noto, di un provvedimento molto atteso da chi è sempre più alle prese con la devastante crisi economica. Questi contributi, infatti, sono calcolati sulla base della somma che ciascun nucleo familiare paga come canone di locazione. Si tratta di fondi regionali attribuiti a ciascun comune, proporzionali alle somme investite per questo scopo dagli stessi Comuni.
Francesco De Martino
Pubblicato il 16 Luglio 2014