Cultura e Spettacoli

Contro il negazionismo, con tenacia

E’ in crescita il numero degli aguzzini e degli aspiranti tali, intanto che i nazi-fascisti levano la cresta. A dare ascolto a questi signori, sempre più spavaldi e impuniti, non esiste altra strada con negri, islamici, omosessuali e comunisti che il pugno di ferro. In tanto delirio razzista non poteva non essercene anche per la Shoah : Ma quali campi di sterminio! Tutta una montatura degli Alleati per screditare i nemici… Nella deriva a destra, fenomeno desolante che ormai dilaga a livelli globali, il negazionismo è diventato esercizio di affermazione esclamativa. Tanto sconcio rende ogni giorno più eroica la ‘missione’ che gli ultimi sopravvissuti all’Olocausto continuano a svolgere, ora portando le loro testimonianze nelle scuole, ora consegnandole alle pagine dei libri. Tra i tanti volumi editi in proposito è il caso di segnalare ‘Voci dalla Shoah. Testimonianze per non dimenticare’, un testo pubblicato nel 1996 da La Nuova Italia. La pubblicazione ospita più voci fra cui spiccano quelle di Goti Bauer, Liliana Segre e Nedo Fiano. Un libro amaro quanto prezioso e che in occasioni diverse ha costituito motivo di ispirazione per altri operatori di pace, non meno nobili di Bauer, Segre, Fiano e Wiesenthal, Perlasca, Kolbe… (l’elenco per fortuna è lungo). In occasione del Giorno della Memoria e nei giorni raccolti intorno a questa ricorrenza internazionale, fissata per il 27 gennaio, i teatranti non disdegnano scendere in campo. Quelli di casa nostra non fanno eccezione, specie da quando nel 2009, per volontà dell’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, venne istituito il Mese della Memoria. Ma ancora prima di questa felice istituzione, già ci si muoveva in tal senso qui da noi. Era il 1997 quando Leo Lestingi metteva in scena ‘Voci dalla Shoah’, un oratorio a tre voci dove si adattano cose estrapolate dal volume di cui prima. Quello spettacolo non ha ancora smesso di girare e raccogliere consensi. La prossima replica è fissata per domani, giovedì 25 gennaio, al Teatro Bravò alle 21:00 (info : 347 8158760 – 328 7470731). L’allestimento – questa volta a firma dell’Associazione Culturale il Vello d’Oro – vede in scena una formazione rinnovata e composta da Barbara De Palma, Cristina Angiuli e lo stesso Lestingi. Musiche della tradizione yiddish intervalleranno le letture. Sentiremo ancora parlare di industria della morte e di lavaggio del pensiero. Cose che conosciamo a memoria, affermano in un clima di disarmo i più involontari alleati dei negazionisti. E invece parlarne significa tenere desta l’attenzione su un mostro (il lato oscuro della natura umana) il quale, inestirpabile, attende solo la nostra stanchezza per tornare a colpire. Lo spettacolo sarà pure occasione per omaggiare Ketty Volpe, la talentosa attrice barese scomparsa di recente e che della prima formazione guidata da Lestingi fece parte.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 24 Gennaio 2018

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