Corecom nella bufera, ancora senza direttore e tra poco anche senza dipendenti
C’è ancora troppa incertezza sul Comitato pugliese delle comunicazioni, tra carriere fulminanti, promozioni e soprattutto impegni di spesa ballerini per pagare lo stipendio ad alcuni dipendenti, finiti sotto i riflettori della magistratura contabile. Non è trascorso molto tempo, infatti, che il Comitato Regionale per le Comunicazioni della Puglia è finito nella bufera per colpa di assunzioni e promozioni frettolose, ma anche degli stipendi saldati altrettanto frettolosamente, contando sul bilancio interno mentre il Corecom dipende ( e continua a dipendere) funzionalmente dall’Agcom. Con determinazione del 20 aprile 2011, ad esempio, fu proprio l’Ufficio di Presidenza del Corecom Puglia, sempre per migliorare la ‘mission’ del comitato, a rilevare la necessità di ricorrere ad ‘alte professionalità’, allo scopo di tutelare i minori nel settore televisivo e vigilare sul rispetto degli obblighi di programmazione. E così, nei settori delle “Conciliazioni e definizione delle controversie” e “Monitoraggio – Tutela dei Minori” furono messe alla prova un paio di professionalità individuate negli uffici di via Lembo senza ricorrere, però, a quegli avvisi di mobilità interna che meglio e in maniera più trasparente avrebbero sopperito alla vacanza di personale nel comitato regionale delle comunicazioni. Una decisione però, quella del Corecom pugliese, ampiamente ripresa sulle pagine di questo giornale e non passata inosservata dalla Uil, mentre i dirigenti regionali solo adesso, a pochi mesi dalla scadenza dei contratti, sembrano accorgersene grazie a quel Consiglio Regionale che adesso gode di piena autonomia statutaria. “Il direttore Giotta dovrebbe spiegare come mai non provvede ancora ad attivare il bando per una posizione organizzativa propria del Corecom e vacante dal 1 dicembre 2010”, scriveva esattamente due anni fa De Pinto, paventando ricorsi e controversie finite solo adesso, con perfetto ritardo, sulle pagine di giornali e, quel he è peggio, all’attenzione della magistratura contabile. E così adesso un paio di consiglieri regionali del Pd, Romano e Blasi, il mese scorso hanno presentato una interrogazione sulla condizione del personale del Corecom, peraltro attualmente ancora sprovvisto di direttore e dirigente d’ufficio. Visti i compiti e l’incertezza in cui naviga il Comitato regionale per le comunicazioni, i due esponenti della Maggioranza hanno chiesto al presidente del Consiglio Introna “se ha posto in essere tutte le iniziative necessarie al funzionamento di questo servizio di garanzia certamente strategico per questa regione”, ma anche all’assessore al personale di “conoscere le azioni che la Regione Puglia vorrà intraprendere su tutti i tavoli istituzionali al fine di tutelare i dipendenti precari che hanno subito un trattamento diverso rispetto ad altri colleghi”. In effetti il Comitato guidato fino a qualche mese da Mimmo Giotta, esercita funzioni proprie e funzioni delegate dall’Autorità per le garanzie sulle Comunicazioni (AGCOM) e in più, con la deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 254 del 15 gennaio 2009, alla Regione c’è stato un ulteriore impegno ad “attivare le opportune iniziative anche presso la Presidenza della Giunta regionale per lo stanziamento di adeguate risorse economiche strumentali ed umane regionali per l’adeguato esercizio delle deleghe di cui all’accordo Quadro del 4.12.2008. Ma di fonte a tutti questi investimenti, ad oggi il Corecom è sprovvisto del Direttore e dei Dirigenti di Ufficio, visto che, come rilevano Romano e Blasi nella loro interrogazione, ci lavorano tre unita di categoria D a tempo indeterminato di cui due prossime al pensionamento, ma la struttura è gestita anche da sette unità di categoria D il cui contratto a tempo determinato è in scadenza, senza contare che sono ancora tutte da spiegare, come detto all’inizio, le acrobazie contabili per pagare i loro stipendi negli ultimi due anni, visto che i loro contratti, appunto, dovrebbero scadere alla fine di questo mese. Sarà anche per questo che il Presidente del Consiglio Onofrio Introna dovrà spiegare “…se ha posto in essere tutte le iniziative necessarie al funzionamento di questo servizio di Garanzia certamente strategico per questa regione, al fine di tutelare i dipendenti precari che hanno subito un trattamento diverso rispetto ad altri colleghi”, Ma il Pd ha chiesto anche al Presidente Vendola se ritiene ancora necessario e strategico garantire che uno dei pochi Uffici di questa regione che costa meno di quello che rende ai cittadini pugliesi, possa essere finalmente strutturato. O forse ancora meglio, direbbero sindacati e contribuenti, cancellato definitivamente ….
Francesco De Martino
Pubblicato il 7 Agosto 2013