Corso Italia: cominciano i lavori per ‘murare’ il viadotto Fal
La recinzione, alta un paio di metri, dovrebbe servire a impedire ai senza fissa-dimora di stazionarci, notte e giorno
Bari, quartiere Libertà, dalle parole ai fatti: come preannunciato nella prima settimana di agosto, sono iniziati ieri mattina i lavori di Ferrovie Appulo Lucane per la recinzione dell’area (di propria pertinenza) sottostante il viadotto ferroviario di Corso Italia. Nel tratto di circa 570 metri di lunghezza, compreso tra la Chiesa del Redentore ed il varco di ingresso del parcheggio di RFI, sono state effettuate ieri mattina le prime operazioni di pulizia e bonifica, propedeutiche all’installazione di basi in cemento tipo <<New Jersey>> alte un metro, su cui saranno posizionate griglie alte circa due metri. La recinzione, fanno sapere ancora dalle Fal, ha lo scopo di scongiurare eventuali danni all’infrastruttura del viadotto e di preservare la sicurezza della circolazione ferroviaria, in attesa di realizzare, in quella zona, la nuova fermata Libertà, la cui progettazione è stata affidata da Fal all’architetto Stefano Boeri. I lavori per l’installazione della recinzione termineranno a ottobre prossimo e il costo dell’intervento (sempre a cura della società di trasporto locale) ammonta a circa 220mila euro. Tutti felici, dunque, per una recinzione che dovrebbe impedire a senzatetto e vagabondi, di occupare quegli spazi posizionati nei pressi della sede di un’associazione che distribuisce, appunto, pasti ogni giorno agli indigenti? Luigi Cipriani, Segretario del Movimento <<Riprendiamoci il Futuro>>, dopo anni di battaglie, diffide, denunce e petizioni popolari ha subito esternato tutto il suo disappunto. Una disapprovazione per quei lavori, ritenendo che con la recinzione delle aree sottostanti le arcate/Fal attraverso l’apposizione di quelle reti alte un paio di metri e relativa chiusura degli spazi, la situazione tenderà a peggiorare ulteriormente. Motivo? <<I senza fissa dimora, momentaneamente “sfrattati” dai porticati, appena ultimati i lavori di recinzione si vedranno costretti ad accamparsi direttamente al centro dei marciapiedi, tra la recinzione e la carreggiata, tanto da peggiorare sia il decoro che la sicurezza dei cittadini>>, spiega l’ex consigliere comunale barese. Il quale ci tiene anche a precisare, ancora una volta, che lui non ha niente contro immigranti e bisognosi -…ci mancherebbe! – ma per risolvere una volta per tutte quest’atavico problema, Sindaco e Assessore al Welfare dovrebbero attivarsi senz’altri indugi affinché il servizio/mensa (‘Area 51’), convenzionato col Comune di Bari, sia trasferito quanto prima in altra zona della città. E non certo vicino al centro cittadino, dov’è diventata oramai da troppo tempo insopportabile la convivenza quotidiana tra residenti e senzatetto che, appunto, stazionano sotto i porticati delle Ferrovie Appulo Lucane. Che a fine ottobre saranno definitivamente recintati, ma purtroppo senza risolvere alcun problema….
Francesco De Martino
Pubblicato il 29 Agosto 2023