Corso Italia, latrina a cielo aperto….
Non sono soltanto le periferie cittadine a rendere davvero preoccupante la situazione igienico sanitaria e il degrado ambientale d’una città, in alcune aree anche vicine al centro, ridotta ad autentica latrina a cielo aperto. A Luigi Cipriani e Carmine Alizzi, dirigenti del Movimento Politico ‘Gruppo Indipendente Libertà’, sono pervenute ‘lamentele’ da parte di residenti di Corso Italia e vie limitrofe, che da tempo hanno denunciato (inutilmente, almeno finora) il grave <….stato di abbandono e degrado ambientale causato da varie discariche esistenti lungo diverse vie nel cuore del rione Libertà>. E basta guardare le foto a corredo dell’articolo, per comprendere che la denuncia del Gil non sono campate in aria e che parliamo soprattutto della cara, vecchia Corso Italia. E cioè del vialone alberato che attraversa parallelamente quasi tutto il quadrilatero del Libertà costeggiando la ferrovia, ridotto ad autentica discarica se non, come detto, a nauseante latrina pubblica. I vecchi piloni di cemento che reggono le rotaie soprattutto nel tratto iniziale, dalla stazione centrale fino al redentore, ma soprattutto all’altezza di via Pietro Ravanas e dintorni, infatti, servono da nascondiglio ideale per coloro che, giovani e meno giovani, non riescono a trattenere i propri bisogni. Ma l’ex consigliere comunale Cipriani, quando parla di degrado ambientale, si riferisce anche ad armadi e vecchi arnesi di tutti i tipi e dimensioni abbandonati dai soliti incivili vicino ai cassonetti.
Francesco De Martino
Pubblicato il 29 Maggio 2013