Cronaca

Costa Ripagnola: il progetto per un turismo lento e sostenibile

La società “Serim” ha spiegato e approfondito con cittadini, semplici curiosi e amministratori i particolari

‘Serim’, la società che sta costruendo a Costa Ripagnola, domenica scorsa ha aperto i cancelli del cantiere a tutti coloro che volevano scoprire e toccare con mano in cosa consiste realmente la riqualificazione dell’area, finita nel mirino di associazioni, comitati ambientalisti locali. L’iniziativa tra mare, storia e natura mirava a permettere di rendersi conto di cosa si sta realizzando nella zona e con quali modalità. “Abbiamo da poco iniziato i lavori di riqualificazione con opere di restauro dei trulletti, liberandoli dal cemento armato sinora presente, e di rinaturalizzazione dell’area – ha spiegato l’ing. Massimo Rubino, progettista Serim in un’iniziativa per far scoprire di cosa si potrà realmente godere una volta concluso il cantiere. Puntiamo a un turismo sostenibile che preservi l’area ma che permetta finalmente, ai polignanesi in primis, di vivere uno dei tratti più belli della nostra costa in sicurezza e comodità. Ciò che sinora è rimasto a portata di pochi, di cui raccogliamo ancor oggi rifiuti e degrado, un domani sarà aperto a tutti”. E allora scendiamo nei particolari. Pietra locale per i rivestimenti interni e legno per i solai così da recuperare i trulletti in decadimento, eliminando piastrelle in ceramica e cemento armato oggi presenti, rendendoli cellule alberghiere. Sette in totale, in grado di accogliere gli appassionati di un turismo lento e sostenibile, a contatto con la natura. All’esterno di ogni cellula, basolato a secco e piccoli gruppi di macchia mediterranea. Ma anche una struttura amovibile in legno, da adibire a solarium e servizi di ristoro per visitatori, che sarà finalmente aperto alla fruizione pubblica per attività legate a tempo libero e balneazione. Infine, valorizzazione degli itinerari archeologici e paesaggistici, preservando le grotte “dei Ladroni” e “del Guardiano”, le praterie perenni, il recupero della pineta e delle coltivazioni agricole tipiche. Una cinquantina le persone cjhe l’altro giorno hanno approfittato della bella giornata per capire bene cosa accadrà in quell’area privata a ridosso del demanio costiero. Non si procederà ad alcun ampliamento delle volumetrie e saranno preservate le tipicità naturalistiche, botaniche e agricole dell’area, proprio come indicato dalle prescrizioni del parco, hanno assicurato inoltre i rappresentanti della società costruttrice, garantendo pure che tutto viene effettuato sotto l’egida della Soprintendenza che segue, passo dopo passo, i lavori di restauro. “Ripristineremo i percorsi esistenti prima dello sfruttamento agricolo dell’area e valorizzeremo le ricchezze paesaggistiche e archeologiche del luogo. L’obiettivo finale è quello di un turismo lento e sostenibile – ha spiegato ancora l’ing. Rubino – per un tratto di 500 metri di nostra competenza dei 12 km totali della fascia costiera di Polignano, ma che possa soprattutto essere vissuto in futuro, oltre le fotografie scattate dalla Statale 16 che altrimenti rimarrebbero l’unico ricordo di un posto incantevole”. Ad arricchire la visita l’illustrazione del geologo Vito Pellegrini, esperto e studioso della costa polignanese, che ha descritto l’evoluzione morfologica dei luoghi con particolare riferimento ad alcuni geositi che la contraddistinguono, come le dune costiere, le grotte e le cave costiere frutto dell’azione dell’uomo ma soprattutto del mare nei secoli. E presto potrebbero esserci altri appuntamenti per allargare il discorso e soffermarsi sulle questioni di sicurezza e preservazione dei luoghi, con botanici e archeologi che spiegheranno ancora meglio le peculiarità di un’area che domenica mattina, in particolare, ha interessato le amministrazioni di Conversano e Mola di Bari, ma anche i consiglieri di minoranza di Polignano a Mare, i referenti dei circoli didattici del paese e i rappresentanti delle associazioni culturali nonché una trentina di cittadini pugliesi curiosi di scoprire il progetto di valorizzazione portato avanti dalla “Serim” a Costa Ripagnola.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 28 Marzo 2023

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