Cronaca

Costa Ripagnola: “In politica e ambiente parlano i fatti, non i fiumi d’inchiostro”

L’ex assessore regionale di centrodestra Nino Marmo, oggi capogruppo di Forza Italia in via Gentile, a proposito del fiume di inchiostro e dichiarazioni sull’istituendo parco tra Polignano e Cozze, sulla costa sud di Bari, non ha dubbi: “Su Costa Ripagnola, in una galassia di dichiarazioni fumose, soprattutto del presidente Emiliano, va fatta chiarezza. Ci vogliono i “dati”. Ebbene, il centrodestra, nel 1997, varò la legge che individua i siti di valore paesaggistico da tutelare nella nostra Regione, tra cui l’area di Polignano a valle della statale 16. Per istituire il Parco, era (ed è) necessario convocare una conferenza di servizi. Cosa che è stata fatta, seppur a rilento (bisogna ammetterlo). E, così, arriviamo al 2006: si insedia il governo Vendola e quella conferenza di servizi, misteriosamente, viene liquidata e del Parco tra Monopoli e Polignano non se ne parla più. Forse perché, insieme al centrosinistra, c’erano imprenditori da non scontentare che avevano messo gli occhi sul litorale barese? Chissà… In 15 anni di governo tra Vendola ed Emiliano, il “sogno” del parco resta nel cassetto, anzi: il Comune di Polignano vara un piano regolatore dove si prevede, nell’area in questione, una serie di attività ricettive. E la Regione, allora, che fa? Glielo approva! Per poi venire oggi, dopo che si è sollevata la pubblica opinione, a fingere di tutelare non un pezzo di costa, ma tutta la costa polignanese (a Nord, Costa Ripagnola, e a sud). Un atteggiamento che oscilla tra lo schizofrenico e il ridicolo. Emiliano, nelle interviste, dice tutto e il contrario di tutto, ma la soluzione di buonsenso è dietro l’angolo: il Parco si deve fare, ma ridimensionandolo al fine di consentire lo sviluppo del territorio almeno nelle zone a ridosso del centro abitato. E’ lì che si possono realizzare alcune strutture, sempre nel rispetto del paesaggio. Pensare di istituire il Parco nell’intera fascia costiera sarebbe un eccesso inutile e demagogico, visto che il centrosinistra non lo ha voluto istituire per anni, facendo l’occhiolino a chi voleva realizzare strutture anche nella sua parte di maggior pregio… oggi, quindi, Emiliano dia prova di serietà, percorrendo una strada sicura, di bilanciamento degli interessi in campo, a tutela del paesaggio e della crescita della Puglia”. Per Marmo, in sostanza: l ‘iniziativa privata è importante e da incoraggiare, ma non si può prescindere dalla salvaguardia dell’ambiente né dalla vigilanza attenta sull’equilibrio dell’ecosistema da cui dipende la stessa esistenza dell’uomo ed è un forte elemento di attrattività turistica. Uscire dalla logica del massimo profitto per entrare nella logica dell’equilibrio tra protezione dell’ambiente e sviluppo economico.

Il capogruppo di Direzione Italia, Ignazio Zullo, si rivolge direttamente all’assessore all’Urbanistica, Alfonsino Pisicchio e si dice ‘sinceramente preoccupato per il silenzio assordante dell’assessore. “Di lui si sono perse le tracce il 10 luglio scorso quando ha presieduto nella sede dell’Assessorato un incontro con i rappresentanti dei Comuni di Polignano e di Monopoli. Un incontro che doveva essere propedeutico all’avvio della conferenza di servizi per l’istituzione dell’area protetta, come previsto dalla legge regionale n.19/1997. Ma a presenziare in c’è stato il presidente Emiliano ma non lui. E allora ci siamo chiesti: dopo Sanità, Agricoltura ora anche la delega all’Urbanistica Emiliano tiene per sé?” Beh, il sospetto è giunto all’indomani della partecipazione del governatore alla manifestazione ‘Il libro possibile’. Il 4 luglio scorso ‘sensibile’ alla protesta degli ambientalisti Emiliano aveva tuonato: ‘In quei trulli solo deposito di attrezzi’. Con il solito populismo che lo spinge a diventare grillino all’occorrenza. Le sue dichiarazioni quella sera dal palco dell’evento in realtà erano più che populiste, farneticanti: ‘Su quella zona non si può costruire. Non credo che il Comune di Polignano possa dare l’ok…’. Gli sfuggiva che a darlo era stata anche la stessa Regione da lui governata due settimane prima, approvando un investimento privato di 2,5 milioni di euro. Ore e ore di lavoro di funzionari pubblici (Comune, Regione, Capitaneria di Porto, Sovrintendenza etc etc) e atti autorizzativi buttati letteralmente nel cesso in pochi minuti in una notte di luglio da un presidente strabordante, che senza consultarsi con il suo assessore all’Urbanistica, ha preso un impegno con un gruppo di persone, che giustamente secondo la loro visione, contrarie all’insediamento. Pisicchio, favorevole all’insediamento turistico, avendo contribuito a dare autorizzazione, nulla ha da aggiungere? Non si sente commissariato su una delle vicende che caratterizzerà il suo Assessorato in questa legislatura? Andrà avanti come se nulla fosse, salvo poi ritrovarci di fronte a un caso ‘Leo Di Gioia bis’ e scoprire così che dopo l’Agricoltura anche l’Urbanistica ha vissuto di ingerenze ‘emiliane’ tanto da immaginare che in realtà il vero assessore sia sempre stato Emiliano? “Pisicchio se ci sei batti un colpo!”, rilancia infine Zullo. Ma l’assessore, nochè ex vicesindaco di Bari Pisicchio c’è e replica immediatamente a Zullo. Invitandolo alla calmao per due ragioni. “”Io ci sono e non ho bisogno di battere colpi. Punto secondo: su Costa Ripagnola abbiamo dato una forte accelerata, dimostrando con atti concreti di voler perseguire la strada della creazione dell’area protetta. Sulla quale, in ben oltre vent’anni di ritardi e di promesse, anche lo stesso Zullo sa bene che i governi di centrodestra, a lui vicini, non hanno mai fatto alcun passo in avanti verso la vera attuazione della legge regionale 19/1997. E proprio in virtù di quella legge, Zullo dovrebbe saperlo, spetta al presidente della Regione convocare la conferenza di servizi. Inoltre, in politica – ma capisco il ruolo di opposizione – parlano i fatti, gli atti e non di certo fiumi e fiumi di inchiostro. Su Costa Ripagnola la mia attenzione, al pari di quella dei miei uffici regionali, è altissima. E vogliamo, come ricordato dallo stesso presidente Emiliano, arrivare all’istituzione del parco in tempi i brevi. E i fatti, non certe le parole al vento, lo dimostreranno. Ovviamente il tutto avverrà con il consenso delle comunità”.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 31 Luglio 2019

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