Cronaca

Costa Ripagnola: “Le liti tra Emiliano e Vitto? Una commedia per non decidere”

C’è poco da fidarsi dei nostri amministratori pubblici, specie se recitano a soggetto come nelle commedie di Moliere quando Balanzone ed Arlecchino si immergono nella parte dei litiganti che però poi, dietro agli specchi dove nessuno può guardare, si guardano, se la ridono e ammiccano. Fuori di metafora: per evitare di sciogliere i nodi intricatissimi di stampo burocratico e amministrativo che ruotano tra conferenze di servizio, deliberazioni consigliari e determinazioni dirigenziali attorno a una triste vicenda ambientale, c’è chi gioca doppi e tripli ruoli, magari barando con le treccarte. Siamo alla Regione Puglia e si parla del procedimento infinito per risolvere una buona volta l’istituzione dell’area protetta a Costa Ripagnola. Un procedimento in corso e che si rincorre da anni sui binari tra Comune di Polignano a Mare e la Regione Puglia. “Continuiamo ad assistere alle liti tra il sindaco di Polignano Domenico Vitto e il presidente Emiliano per l’istituzione del Parco Costiero di Costa Ripagnola. Non si può continuare a perdere tempo dopo aver atteso già vent’anni, per questo chiederò di ascoltare in Quinta Commissione il sindaco di Polignano e il presidente della Regione, in modo da produrre un atto che dia un mandato chiaro e contenga gli elementi utili a spiegare cosa ostacola l’istituzione dell’area protetta”, spiega tutto d’un fiato la consigliera regionale del M5Stelle Antonella Laricchia. La quale ha assistito ieri al consiglio comunale di Polignano a Mare convocato per discutere l’istituzione del Parco Costiero, un procedimento che la consigliera ha preso a cuore praticamente da quando è stata eletta. L’amministrazione comunale lamenta la scelta della perimetrazione e la ristrettezza dei tempi di convocazione della Conferenza di Servizi e minaccia ricorsi. Insomma, la meravigliosa zona pugliese potrebbe finire per fare ancora più gola a chi vanta interessi di lucro e non certo di protezione o difesa dell’ambiente. E così rieccoci a dibattere ancora sulla volontà vera o presunta di mettere le mani o proteggere Costa Ripagnola, tra Cozze e Polignano a Mare. Eppure l’istituzione di quell’area protetta – approvata dalla legge regionale n. 19/1997 – per l’attuazione della quale la Regione stessa convocò la prescritta conferenza dei servizi (fin dal 2000) aggiornandola poi senza risultati concreti, fino a oggi. E alcuni mesi fa, la stessa Giunta guidata da Emiliano, rispondendo ad alcune interrogazioni, ha confermato che la conferenza sarebbe stata riconvocata presto, appunto per completare l’iter amministrativo propedeutico all’istituzione formale dell’area protetta. E così è accaduto che la Giunta Emiliano ha consentito a un noto imprenditore polignanese dei divani, che aveva rilevato l’area di Ripagnola dal precedente proprietario, di presentare un progetto di “riqualificazione” di circa 3 milioni di euro, non certamente per scopi di recupero ambientale. Per fare chiarezza, come detto, sarebbe utile almeno la convocazione della conferenza dei servizi con il Comune di Polignano a Mare, propedeutica all’istituzione ufficiale dell’area, ma anche l’intervento dell’assessore pugliese all’Urbanistica Pisicchio non pare aver avuto gli effetti sperati. Soprattutto effetti concreti sulla prosecuzione dell’iter amministrativo per la istituzione dell’area protetta a Costa Ripagnola. “Sta emergendo un pericoloso clima di attriti e frizioni tra Comune e Regione per l’istituzione dell’area protetta – ha spiegato ancora la Laricchia – e considerando la storica amicizia che lega il presidente di Regione, il presidente del Consiglio Regionale e il sindaco del Comune di Polignano, non posso fare a meno di chiedermi quanto ci sia di autentico. Il dubbio è che si tratti di un gioco delle parti più o meno consapevole, utile a prendere il tempo necessario perché passino le elezioni e il progetto torni in un cassetto. Sappiamo bene che accelerazioni e ricorsi rischiano di far arenare sui tavoli dei tribunali il percorso dell’area protetta tanto desiderato dai cittadini. Quello che serve al comune di Polignano non è ulteriore tempo – conclude la consigliera – ma un dialogo proficuo e l’impegno di tutte le istituzioni coinvolte”. Invece su Costa Ripagnola, come già detto sulle colonne di questo giornale, il silenzio è d’oro….anzi, turistico e dorato!

Francesco De Martino


Pubblicato il 20 Settembre 2019

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio