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Crisi del Bari, mentre il Catanzaro vola con Di Massimo ed Evacuo

Il Catanzaro si è confermato su grandi livelli, dopo essere stata l’unica nel proprio girone a battere la Ternana capolista, ha sconfitto anche la compagine biancorossa che era evidentemente era scesa in campo per non prenderle piuttosto che per provare a vincerla. Obiettivo preannunciato alla vigilia della gara era quello di consolidare il terzo posto, invece, non solo il Bari quasi sicuramente mercoledì perderà la terza posizione in vista del recupero del Catanzaro contro la Cavese, ma il rischio di perdere altre posizioni è altissimo perché la squadra sembra non reagire, la difesa commette sempre gli stessi errori ed è difficile ipotizzare un cammino diverso ai playoff, con un cammino da zona retrocessione diretta. I miracoli sportivi esistono sia chiaro, ma la realtà dice che ci vorrebbe più di un miracolo. Urgono risposte dalla società, chiarezza sui programmi, sul presente e futuro. Il presidente Luigi De Laurentiis, che in altre occasioni ci ha messo la faccia, parlando con i tifosi a dicembre per quattro ore di fila, è chiamato a dare in questo gravissimo momento una risposta alla stampa e tifoseria. Lo merita la piazza, la storia del Bari, ed il tutto ovviamente in un sano e costruttivo confronto. Concludiamo per cronaca questo preambolo con lo striscione affisso nella notte fonde, dai gruppi organizzati della tifoseria biancorossa: “Squadra senz’anima, società assente…VERGOGNATEVI!”.

 

DI MASSIMO ED EVACUO FIRMANO LA FESTA GIALLOROSSA – La gara contro le Aquile calabresi è terminata due a zero per i padroni di casa del Catanzaro, grazie alle reti da parte di Di Massimo al cinquantaduesimo e quella di Evacuo, avvenuta nel tempo di recupero su calcio di rigore, con quest’ultimo che ha festeggiato la sua duecentesima rete. Per il Bari di Carrera è la quarta gara senza vittoria nelle ultime cinque uscite, collezionando una sola vittoria, tre Ko ed un pareggio. A nulla è valso il passo falso dell’Avellino che aveva perso 1-3 col Catania nella gara di anticipo. E’ mancato ancora una volta l’orgoglio e ‘cazzimma’. In avvio di gara i biancorossi sono stati pericolosi subito con Marras, ma il numero dieci è scivolato a causa del campo pesante. Dopo cinque minuti di gioco hanno sostituito il loro leader Corapi per infortunio, al suo posto è subentrato Baldassin. Sul ‘Ceravolo’ si è così abbattuta una fitta nebbia che ha reso poco visibile la partita e messo a repentaglio lo svolgimento della stessa gara, fino al trentesimo minuto di gioco. I calabresi ci hanno provato con Curiale, servito da Carlini, ma Frattali, migliore in campo per i biancorossi ha deviato in corner. Il Bari ha risposto con Cianci che ha colpito di testa svettando più alto dei difensori calabresi, ma il portiere Di Gennaro si è superato nella respinta.  Al 37’ su cross di Contessa, un altro giocatore che era nel mirino di Auteri quest’estate, ci ha provato Fazio ma il suo tentativo è finito di una cinquantina di centimetri fuori dalla porta. Qualche minuto dopo, al quarantesimo esattamente, ci ha provato Antenucci con un tiro velleitario dalla distanza, ma il digiuno dal gol del numero sette biancorosso continua. Prima del fischio finale, ci ha provato anche Maita, ex capitano dei giallorossi, fischiatissimo dai presenti, e fresco di rinnovo sino a giugno 2024 con la maglia del Bari. La ripresa è iniziata con un tentativo di un altro ex, Eugenio D’Ursi al 48’ ma la sfera è stata facilmente controllata da Di Gennaro. Al cinquantaduesimo il patatrac: Carlini dal limite dell’area ha servito un cross perfetto in area, ma il solito Sabbione in modo goffo ha accennato l’intervento ma di fatto ha aggiustato la traiettoria per Di Massimo che da due passi ha fulminato Frattali, assolutamente incolpevole. Dopo l’ennesimo orrore difensivo della stagione, sempre con i soliti, c’è stato un tiro di D’Ursi al 55’, deviato in calcio d’angolo, ma sempre troppo poco per una squadra che si chiama Bari e che quest’anno sta giocando, in particolar modo nel girone di ritorno, con una media da retrocessione diretta. Nel finale sono subentrati prima Rolando, poi anche De Risio e Candellone con il Bari che è passato totalmente ad un 4-2-4. Nel finale ci ha provato anche Semenzato, uno dei più positivi nella ripresa. A cinque minuti dalla fine è entrato, il classe 2003 Mercurio al posto di Cianci. Al novantesimo, Candellone, che sotto porta gli viene puntualmente il cosiddetto braccino corto del tennista, è stato capace di sbagliare un cross perfetto sulla sua testa da parte di Semenzato. Per un gol divorato ne è arrivato un altro, però da parte dei padroni di casa con Di Cesare che ha atterrato Casoli ed il direttore di gara, Marcenaro che contro il Bari i rigori li concede sempre, non ha esitato. Dal dischetto si è presentato Felice Evacuo che con un cucchiaio ha battuto Frattali e festeggiato la duecentesima rete tra i professionisti. Per il Bari è notte fonda, impresa rimandata al Ceravolo a data da destinarsi, ma una dignità da ritrovare di qui a sei gare dalla fine.

 

LA VOCE DEI PROTAGONISTI – Al termine della sfida questa volta si è presentato ai microfoni di RadioBari, partner ufficiale della Ssc Bari, Mirco Antenucci: “Il risultato obiettivamente dice questo, è un peccato perché fino al goal si stava facendo discretamente bene, stavamo lottando. In questo periodo paghiamo ogni minima disattenzione, vedi le altre partite col gol avversario che vanifica tutto il lavoro fatto prima. Ci abbiamo provato alla fine, ci siamo scoperti e abbiamo preso il secondo gol. Il risultato dice questo. Gli episodi ci stanno un po’ condizionando. Dobbiamo essere più concentrati perché poi rincorri, fai fatica e non va bene. A livello numerico sta mancando qualcosa, io conosco in questo momento solo la ricetta del lavoro, di fare gli uomini e di guardarsi in faccia, noi lo stiamo facendo, parliamo  tra di noi. È un momento in cui non arrivano i risultati, arrivano pochi gol da parte di noi attaccanti. Vuol dire che non basta quello che stiamo facendo, ma non a livello d’impegno ma a livello di attenzione, cazzimma e di fare un gol più degli avversari. È normale che adesso si vede tutto nero, dobbiamo venirne fuori, è inutile piangerci addosso. Il mister vuole che io faccia questo ruolo e lo faccio con piacere, sono a servizio della squadra, in fase difensiva devo fare di più”. Infine, il numero sette ha concluso: “Essere corti di rosa per puntare a obbiettivi importanti ti rende la vita difficile. Bisogna fare di più se si vuole provare a vincere i playoff. Anche io avevo visto due belle vittorie contro Foggia e Juve Stabia, poi qualcosa ci è girato storto e noi non siamo stati bravi a girarli a nostro favore. La squadra ci crede. Bisogna vedere la luce in fondo al tunnel, bisogna analizzare quello che si sbaglia e lavorare con positività”. Ph. Tess Lapedota

 

TABELLINI & PAGELLE

CATANZARO (3-5-2): Di Gennaro 7; Scognamillo 6.5, Fazio 6.5, Martinelli 6; Garufo 6.5, Corapi s.v. (6′ Baldassin), Verna 6, Carlini 7, Contessa 6 (62′ Porcino 6); Di Massimo 7.5 (73′ Casoli 6.5), Curiale 6 (73′ Evacuo 7). A disp.: Branduani, Jefferson, Parlati, Molinaro, Pierino, Gatti, Riccardi, Grillo. All. Calabro 10

BARI (4-2-3-1): Frattali 6.5, Semenzato 5.5, Sabbione 4, Di Cesare 5 (c), Perrotta 5.5, Bianco 5, Maita 5.5 (82′ De Risio s.v.), Marras 5 (82′ Candellone s.v.), Antenucci 5.5, D’Ursi 5 (60′ Rolando 5.5), Cianci 5.5 (87′ Mercurio 6). A disp.: Marfella, Fiory, Dargenio, Minelli, Pinto, Lollo, Colaci. All. Carrera 5

Arbitro: Marcenaro di Genova 5
Assistenti: Di Giacinto – Basile
IV: Carrione

Note – ammoniti Di Cesare, Maita (B), Verna (C). Recupero 2′ pt., 5′ s.t.

Marcatori: 52′ Di Massimo (C), 91’ rig. Evacuo

 

Marco Iusco

 


Pubblicato il 22 Marzo 2021

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