Cronaca

Crisi ex Om Carrelli: poche domande per risposte chiare e concise

Vertenza OM Carrelli a Bari, adesso c’è un’altra interrogazione dei consiglieri regionali Cinquestelle all’assessore Leo: “a che punto è la procedura per la cassa integrazione in deroga? I lavoratori attendono risposte”. Dunque, si continua a riaprire fronti su una vertenza che si trascina tra alti e bassi, tra inconri, tavoli e vertici romani anche dopo che, con il piano di industrializzazione, i lavoratori dell’azienda barese avrebbero potuto ottenere la cassa integrazione. Ma solo e soltanto se la Regione Puglia, come avevano osservato dai ministri della Capitale, avesse avviato la relativa procedura. I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Antonella Laricchia, Gianluca Bozzetti e Grazia Di Bari sono tornati nuovamente in campo e hanno pertanto presentato un’interrogazione rivolta all’assessore regionale al Lavoro, Sebastiano Leo, proprio per avere chiarimenti sullo stato attuale della procedura di cassa integrazione in deroga. Oltre che sull’attuazione del Protocollo di Intesa del 24 ottobre 2018 e sulla riconversione industriale. Tutti argomenti sui quali sembra essere calato un vero e proprio velo di silenzio, nonostante sulla vertenza Om Carrelli di Bari avesse posato a suo tempo la sua mano direttamente il Governatore delle Puglie, Michele Emiliano. Il quale a fine gennaio e precisamente il giorno 24, aveva preso un aereo e recato a Torino per incontrare il Giudice delegato e il Curatore del Fallimento Tua Industries – ex OM Carrelli per trovare una soluzione, appunto, alla crisi in cui versano circa duecento operai baresi. <<Sono andato di persona sino a Torino per avere una occasione di dialogo e trovare soluzioni utili per il bene dei lavoratori, anche sotto il profilo tecnico giuridico, essendo accompagnato dai massimi esperti regionali in materia, e invece abbiamo trovato un muro di ostilità e pregiudizio>>, ha poi spiegato l’ex magistrato. <<Questa per noi non è una forma di “assistenza” ma un modo per salvaguardare un patrimonio di esperienza professionale, nelle more dei processi di nuova industrializzazione, che altrimenti andrebbe disperso. E avrei detto che a tal fine la Regione ha già accantonato le somme necessarie. Ma abbiamo registrato una assoluta indisponibilità all’ascolto e al dialogo>>. Insomma, il Curatore del concordato riguardante l’azienda barese era stato irremovibile: niente istanza di proroga della cassa integrazione in deroga in favore degli operai. Ma la Regione Puglia, almeno a parole, avrebbe proseguito lo stesso e in ogni sede la sua azione per ottenere la tutela e la salvaguardia dell’occupazione, nel rispetto della “normativa vigente”, come ha assicurato ancora Emiliano, anche se la concessione della Cassa Integrazione in deroga e’ di pertinenza della stessa Regione Puglia, unico soggetto legittimato a valutare la sussistenza dei presupposti necessari all’emanazione del relativo decreto di concessione. Ma torniamo alla presa di posizione dei grillini pugliesi. “Con il Protocollo di Intesa del 24 ottobre 2018 – hanno fatto sapere ancora Laricchia, Di Bari e Bozzetti – sottoscritto dalla Regione Puglia con impresa Selectika, enti locali e sindacati, si era deciso il rilancio del sito industriale con l’avvio di una struttura per il riciclo dei rifiuti (carta, plastica e vetro) e si era prevista la riassunzione di circa 128 lavoratori, mentre per i restanti le parti si impegnavano a favorire la ricollocazione. Protocollo di cui non si conoscono ancora gli sviluppi”. Conclusione? “Chiediamo all’assessore pugliese al Lavoro, Sebastiano Leo, se la Regione Puglia abbia provveduto ad avviare la procedura per la cassa integrazione in deroga, se siano state avviate attività di riqualificazione dei lavoratori ex OM attraverso specifiche misure, e quale sia, presso Puglia Sviluppo, lo stato della pratica per l’accesso di Selectika alle opportunità di finanziamento al fine di consentirgli di realizzare il suo piano industriale. Chiediamo, in ultimo di sapere quale sia lo stato di attuazione del nuovo progetto di riconversione industriale, già definito con il Protocollo di Intesa dell’ottobre scorso”. Domande chiare e concise che richiedono risposte altrettanto rapide, concise ed esaustive…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 9 Marzo 2019

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