Cuor di Puglia fa centro in Germania
Il nostro Livio Minafra, pianista emergente del jazz italiano e che non ha più bisogno di presentazioni, è reduce da una intensa due giorni in quel di Colonia. Domenica 30 settembre al Bürgerhaus Kalk di Colonia è stato protagonista di una sonorizzazione dal vivo del film muto del 1915 “Maciste”, che lo ha visto impegnato al pianoforte insieme ad Alessandro Palmitessa (sassofoni, clarinetto e live electronics) e Cosimo Erario (chitarra) nell’esecuzioni di brani inediti scritti appositamente per la sonorizzazione della pellicola recentemente restaurata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino. Il primo ottobre, nella sala concerti dell’Istituto Italiano di Cultura di Colonia, Minafra è stato protagonista di un concerto per piano solo ; in programma sue composizioni per pianoforte tratte dai dischi “La dolcezza del grido” e “La fiamma e il cristallo”. Entrambi i concerti – che sono stati prodotti e promossi da Domenico Coduto per “Musica e altre cose” con il sostegno di Puglia Sounds e la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Colonia – rientravano nell’ambito del festival “Italiana 2012 – ponte culturale sul Reno” e “Settimana interculturale 2012”, eventi promossi dal Municipio di Colonia, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, Puglia Sounds e Consorzio Teatro Pubblico Pugliese. Grande la risposta di pubblico, unanimi i consensi critici. Il grande successo ‘tedesco’ di Livio Minafra sollecita stimolanti considerazioni. – Allora, Livio, hanno ragione quelli che sostengono per i musicisti la necessità di fare fagotto e cercare fortuna al nord Europa? – “Se sì, meno di ieri. Posso parlare della mia esperienza personale. Adesso mi pare un luogo comune affermare che varcate le Alpi si spalanca un altro mondo. Gli stessi Tedeschi, per esempio, non sono più avanti a noi di chissà quanto. Certo, il divario resta, ma noi abbiamo fatto qualche passo avanti”. – Cioè?… – “Stiamo imparando a rapportarci meglio con l’Europa che conta. Lo facciamo senza sensi d’inferiorità e i risultati si vedono ; godiamo di più stima. Stiamo crescendo. Lo segnalano anche aspetti ‘minori’ ma che non vanno trascurati, come per esempio la tendenza a non lavorare più in nero. Fatturare è d’ausilio in sede di controversia”. – Come ha reagito il pubblico tedesco dinanzi all’aspetto pittoresco e ludico dei tuoi spettacoli? – “Inizialmente, invece di domandarsi : ma questo che combina? gli spettatori sembravano domandarsi che musica fosse la mia. Poi, percependone l’interiorità, si sono lasciati trasportare.” – Più tardi qualcuno ti ha raggiunto in camerino per complimentarsi? – “Più d’uno, nessuno però per dirmi : ‘bravo’, bensì per raccontarmi il viaggio personale sull’onda delle suggestioni suscitate dal concerto”. – Insomma, un ‘bravo’ alla capacità di comunicare emozione piuttosto che alla tecnica… – “Decisamente sì, complimento più bello non potevo ricevere”.
Italo Interesse
Pubblicato il 9 Ottobre 2012