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“Cuore diviso a metà, ma mister Mignani farà bene”

Luca Gentili da portiere è cresciuto nel settore giovanile biancorosso ed ha fatto sempre parte del giro della Prima Squadra, dove ha avuto davanti la concorrenza di grandissimi portieri, da Pino Taglialatela, ad Alberto Fontana e Franco Mancini, e lui che aveva grandi qualità sia tecniche che umane, è stato in qualche modo rallentato da un grave incidente stradale, ma nonostante ciò non gli ha impedito di disputare una grandissima carriera da protagonista nella vecchia serie C, conquistando promozioni con le maglie del Catanzaro, Taranto e chiudendo la carriera facendo da chioccia ai portieri under 20 nella Maceratese in serie D. Subito dopo ha iniziato il suo percorso da preparatore dei portieri, insegnando calcio a tante nuove leve, e facendo parte dello staff di alcuni allenatori, tra i quali anche mister Mignani. Oggi ricopre il ruolo di responsabile dell’area tecnica dei portieri del settore giovanile oltre ad allenare i portieri dell’Ancona Matellica, guidata da mister Gianluca Colavitto, società che ringraziamo per averci concesso il preparatore dei portieri, Luca Gentili.

A Bari ha trovato davanti grandissimi portieri, da Pino Taglialatela, Jimmy Fontana e Franco Mancini. Ci racconti di loro e del suo rapporto con questi numeri uno.  

“Pino Taglialatela è quello che ho vissuto meno, di lui posso dire che era molto esplosivo, tra i migliori portieri italiani nel parare i calci di rigori e reattivo, oltre ad essere umile dava consigli; ‘Jimmy’ nel privato era uno molto riservato e qualche volta a fine stagione giocavo al suo posto, era molto elastico e forse il più completo, oltre ad avere una grandissima padronanza nell’area e nelle uscite alte, nonostante l’altezza; Franco Mancini quello con il quale avevo instaurato un rapporto di amicizia, era un guascone, e sicuramente è stato un precursore del calcio moderni, con i piedi sembrava un ‘brasiliano’ ed aveva grandissima reattività. Mancini ha fermato i migliori attaccanti della serie A di quel tempo, nell’uno contro uno, come non dimenticarlo e siamo rimasti tutti basiti dalla sua prematura scomparsa”.

Bari e Catanzaro hanno rappresentato tantissimo per la sua carriera. Sabato il suo cuore sarà diviso a metà, chi vede favorito in questo difficile match?

“A Bari ho lasciato un bel pezzetto del mio cuore e tuttora mi sento ancora con tanti amici, con qualche giornalista e adoro la tifoseria biancorossa. Con il Bari sono cresciuto calcisticamente ed ho assaporato i palcoscenici della ‘A’ con grandissimi portieri, mi vengono i brividi solo a ripercorrere quei ricordi. Fui sicuramente frenato da un grave incidente che ho subito, ma poi mi sono ripreso e non ho rimpianti. A  Catanzaro invece ho vissuto stagioni da protagonista, conquistando promozioni e legandomi anche alla piazza. Chi vincerà? Vedo una partita molto bloccata, con entrambi le squadre reduci da una sconfitta ma che proveranno a riprendere il cammino, sicuro che entrambi giocheranno per vincere. Nel Bari c’è un grande mister come Michele Mignani, una persona dai grandissimi lavori, equilibrato ed uno che insegna calcio, sono sicuro può trascinare il Bari al successo dove la società ambisce e la piazza merita di stare, e non mi riferisco solo alla serie cadetta. I numeri e passionalità del tifo biancorosso dicono che è da serie A. Con il Catanzaro però non sarà semplice perché mister Calabro ha dato un’identità ai calabresi, potrebbe deciderla il singolo episodio, ma vedo leggermente favorito il Bari che avrà rabbia e tanta voglia con il favore del pubblico di casa”.

Una battuta, a questo punto, su mister Mignani e su quando tornerà a vedersi una partita del Bari al San Nicola.

“Mister Mignani, per me Michele è una delle rare persone, e vere amicizie nel mondo del calcio. Un tecnico che potrà fare molto bene con il Bari e che è meticoloso nella preparazione della gara, e trasmette la sua idea di calcio ai ragazzi. Faccio il tifo per lui e spero di tornare al San Nicola per gustarmi la partita promozione e poter salutare il mio amico Michele ed abbracciare la piazza biancorossa”.

Infine, due giorni fa ha parlato il diesse biancorosso Ciro Polito che ha ricordato a tutti che Bari merita più rispetto dagli arbitri. Il suo pensiero sul livello degli arbitri ed episodi sfavorevoli?

“Da uomo di calcio ed ogni sabato e domenica che si scende in campo ci sono sempre episodi che possono cambiare le sorti di un match. Era così quando giocavamo sia io che Polito che ha ricoperto il mio stesso ruolo, ed è così ancora oggi. Soltanto che in A oggi c’è il Var, un aiuto sicuramente in più e che stanno ancora imparando ad utilizzare. La C è più difficile da dirigere ed è altrettanto facile incappare in errori, non credo alla teoria del complotto ma sono sicuro allo stesso tempo che il direttore sportivo del Bari, Polito abbia fatto bene a far sentire la propria voce, sia dopo la sconfitta di Francavilla e per chiedere che i Galletti siano giudicati per quello che fanno in campo, mi auguro, tuttavia, che gli episodi possano girare a proprio favore da subito. Forza biancorossi!”.

M.I.


Pubblicato il 28 Ottobre 2021

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