Cronaca

Da Pane e Pomodoro a San Girolamo: ecco l’ex lungomare da cartolina

<<Quasi una ventina di panchine rotte, molte inutilizzabili; alcune eliminate e mai ripristinate (senza alcun motivo), pochissime sostituite con un legno diverso da tutte le altre, con le assi in legno di ciliegio invece che in rovere, orribile a occhio nudo!>>, attacca senza pietà la consigliera comunale barese Irma Melini. Ecco per lei la <<Bari turistica e rispettosa>> dei luoghi comuni che regala l’Amministrazione Civica guidata da Antonio Decaro. <<Non ci sono scusanti: l’incuria e l’indifferenza regnano in Città ed io sostengo da anni che questa Amministrazione è responsabile del degrado in cui versa Bari>>, va giù pesante e senza esitazioni la battagliera consigliera del Gruppo Misto. Per lei, giustamente, <<….educare alla bellezza, vuol dire anche dare il buon esempio e le condizioni in cui è il Lungomare monumentale è solo un altro esempio di incuria di questa Giunta Decaro. Lampioni monumentali illuminati a intermittenza, cestini sempre stracolmi, pavimentazione sconnessa ed in alcuni tratti macchiata e puzzolente perché praticamente mai lavata con l’acqua>>. Questo, insomma, è il lungomare barese dalla spiaggia pubblica di “Pane e Pomodoro” a Santa Scolastica, eppoi giù giù fino al nuovo lungomare di San Girolamo. Un “reportage” di fotografie, quello che ha scattato ieri la Melini col suo ‘smartphone’ che raccontano una città poco turistica e poco ospitale che si sta preparando così anche per l’imminente Festa Patronale. Una Città invasa dai bidoni della spazzatura, riposizionati ai piedi della Basilica proprio in questi giorni; una città con giardini non curati, con siepi mai ripristinate, una videosorveglianza fantasma che non ha più neanche la funzione di deterrente; tappeti di bottiglie di birre a cui non segue una banale ordinanza sul vetro. Inomma, una città turistica a cui è “inibita” la libera circolazione delle persone, siano turisti o baresi, dai parcheggi insufficienti o volutamente eliminati per far posto a gestioni autoreferenziali degli spazi comuni, finanche al servizio della navetta del Park&ride, inesistente durante le domeniche. <<Questi sono solo degli esempi della Bari turistica decantata dall’assessore alla Cultura Mediterranea Silvio Maselli, della Bari commerciale dell’assessore Palone, della Bari delle grandi opere di Giuseppe Galasso. Insomma, della Bari di Decaro – calca ancora la mano la consigliera di Minoranza in Aula Comunale – lo stesso Sindaco che ai primi di maggio non riesce a garantire neanche l’apertura della più grande spiaggia pubblica barese, Torre Quetta, come anche di quelle più piccole di San Girolamo>>. E a proposito di San Girolamo, vale la pena di ricordare che proprio un mese fa la Melini s’è recata personalmente alla ripartizione Lavori Pubblici per acquisire le risposte alle interrogazioni inviate negli ultimi mesi sui lavori al lungomare a nord della Città, proprio verso San Girolamo. Laddove, tanto per non sbagliare, esiste un altro iter espropriativo lasciato cadere proprio da quest’Amministrazione. Quindi: ancora nulla di fatto per “adeguamento Strada san Girolamo” per 1 milione di euro; nulla di fatto per “adeguamento via Corrado per 600 mila euro; nulla di fatto per “rifacimento del manto stradale e la realizzazione dei marciapiedi di Strada San Girolamo, via De Fano, via Grimaldi, via Viviani” per 1 milione e mezzo di euro. Insomma, lavori dell’ambiziosissimo “Waterfront” vanno sempre più a rilento ed è un dato di fatto <<…sotto gli occhi di tutti e un’opera, quella della Piazza sul mare, che è terribilmente impattante sin dalla sua previsione iniziale>>, chiosava a marzo scorso amara la stessa consigliera comunale. Il Comune, per dirla tutta, sta continuando a prendere in giro i residenti di Fesca-San Girolamo con promesse a cui non seguono fatti concreti: tutta pareva pronto già a primavera 2016, precisamente ad aprile, il progetto esecutivo per la riqualificazione del waterfront di San Girolamo-Fesca, finanziato con fondi FESR per oltre 15 milioni di euro, in via di realizzazione dal Consorzio Stabile Valori Roma: opera meravigliosa che dovrebbe rendere la parte nord del lungomare di Bari da brutto anatroccolo, a meravigliosa attrazione, specie dopo le modifiche che è stato necessario apportare per risolvere alcune criticità. Certo, doveva essere tutto pronto già l’estate scorsa e invece i soliti problemi e imprevisti ne ritarderanno la consegna. Ricapitolando: ritardi nella consegna dei lavori sul lungomare della Città verso a nord e, senza andar troppo lontani, ritardi per la nuova via Sparano, tra panchine rotte e raffazzonate sul lungomare Nazario Sauro: è questa la Città che avevano promesso i nostri amministratori?

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 24 Aprile 2018

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