Cronaca

Da ‘Porta Futuro’ alla Caserma dei Carabinieri, le occasioni mancate al ‘Libertà’

La sfida per restituire speranza a una porzione di città che vive ancora tra illusioni e promesse

Ma possibile che in una città che ambisce a costruire spiagge degne di ‘Miami beach’ lungo la sua costa, bisogna rivolgersi a carabinieri o addirittura ai magistrati, per rimuovere un mucchio di rifiuti? Della grave situazione igienico-sanitaria nel quartiere Libertà, in particolare all’interno dell’ex Manifattura dei Tabacchi dove alberga il più grande mercato coperto della Città di Bari, se n’è occupato l’ex consigliere comunale Luigi Cipriani che adesso, stufo di omissioni, traccheggiamenti e silenzi di Comune e aziende collegate, sta per affidarsi al legale per capire se esistono elementi concreti di responsabilità sul mancato intervento all’interno della cabina elettrica dell’ex Manifattura e lungo via Bovio, dove con la calura di questi giorni non lontano da una scuola giacciono cumuli di immondizie. Il segretario del movimento ‘Riprendiamoci il Futuro’ sta valutando, insomma, l’inoltro d’un esposto alla Procura della Repubblica di Bari nei confronti di chi, pur essendo stato messo al corrente da una ventina di giorni di quei rischi igienico-sanitari, nulla ha fatto per salvaguardare la salute di ignari cittadini. <<E’ al solo fine di salvaguardare la salute dei residenti che incontrerò il mio avvocato, per valutare se agire legalmente nei confronti della Pubblica Amministrazione e dei vertici dell’azienda preposta alle pulizie. Ci tengo anche a precisare -continua Cipriani – che, pur essendo stati messi da molto tempo a conoscenza della situazione, fino a oggi nulla è stato fatto per rimuovere quei focolai che potrebbero nuocere alla salute pubblica>>. E allora, vale la pena ricordare i tanti decantati interventi per rilanciare il ‘Libertà’ da parte degli amministratori comunali? “Affermazioni propagandistiche ma prive di realtà”, alza il tiro chi difende una sicurezza che non si può garantire facendo occupare alcuni locali all’interno dell’ex Manifattura e farli chiamare “caserma”. Al contrario la sicurezza dev’essere garantita facendo vigilare costantemente l’intero quartiere dalle forze dell’ordine, con la collaborazione (sentinelle) dei vigili urbani soprattutto di notte. Per non parlare della decantata <<Porta Futuro-2>> che, per Gino e Michele Cipriani è la fotocopia di <<Porta Futuro-1>> che ha già mostrato i suoi limiti attraverso competenze che si sovrappongono a quelle espletate da agenzie di lavoro e uffici di collocamento. E cioè “mettere in rete i ‘curricula’ dei disperati che si rivolgono ai loro sportelli, mentre Cipriani padre e figlio, da anni, chiedono di destinare gli uffici nella parte centrale (ingresso) della ex Manifattura a sede di tutti gli assessorati comunali. <<Una destinazione che avrebbe garantito, per le casse comunali, un risparmio economico di oltre 600mila euro all’anno, mentre invece il Comune di Bari continua a pagare appartamenti in locazione, proprietà di privati, dove sono allocati gli attuali assessorati. Una scelta che avrebbe creato benefici alle attività commerciali della zona, in quanto migliaia di cittadini si sarebbero recati ogni giorno presso quegli uffici>>, ripete chi ha da sempre hanno sollecitato sia l’ex Sindaco Emiliano e sia il successore Decaro per realizzare, attraverso finanziamenti Europei la cittadella dell’arte e mestiere all’ex Manifattura, per dare la possibilità di lavoro a tanti giovani che potevano diventare artigiani. Magari con professionalità tipo idraulico, parrucchiere (uomo – donna), carrozziere, saldatore a filo continuo, pizzaiolo, barista eccetera. E per finire uno sguardo a Corso Italia, autentico “dormitorio all’aperto”, anche in questo caso con gravi problemi di sicurezza e igienico sanitarie, nonostante qualche sporadico sgombero della Polizia Locale. “Caro” Sindaco – il guanto di sfida lanciato da Gino e Michele Cipriani anche in vista delle prossime elezioni ciddaine – i problemi d’un quartiere ad alto rischio – …e non solo il ‘Libertà’ – s’affrontano con progetti idonei a incentivare un futuro lavorativo per chi, vivendo in strada, è troppo spesso preda di malavita e malaffare.

Francesco De Martino


Pubblicato il 1 Agosto 2023

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