Cronaca

Da solo nel tugurio sul lungomare: “Se almeno mi dicono a che punto sto in graduatoria….”

Giuseppe Marcato si sente sempre più solo e infreddolito nel tugurio che ha occupato da mesi e mesi dietro ai capannoni dell’ex supermercato ‘Gs’, all’inizio del lungomare ‘di Cagno Abbrescia’ verso San Giorgio. Più solo e abbandonato che mai, dopo che giornali e tv locali si sono occupati di lui grazie alle denunce di candidati sindaci e consiglieri comunali baresi, l’inverno scorso. Ma le elezioni e i mesi sono passati, le telecamere si sono spente e di Pinuccio Marcato, del suo diritto a un alloggio comunale dignitoso ora non parla più nessuno. <>, si sfoga il senza tetto barese. Cinquant’anni e quattro figli, un maschio di ventiquattro e tre femmine. Il signor Marcato ha perso il lavoro da almeno quattro anni, non ha una casa da ancora più anni e il suo momento di gloria, quando attorno al suo tugurio c’erano perfino i candidati sindaci Digeronimo e Di Paola, è passato in fretta. Adesso, appunto, è di nuovo solo come può esserlo soltanto un abusivo e senza troppe speranze di risolverli, i suoi problemi, visto che sono spariti daccapo sindaco, presidente circoscrizionale e assessori vari, come ricorda lui stesso. Senza più voce per la disperazione. Che fare, allora? Trovare il coraggio di incatenarsi davanti al Comune o alla Prefettura di Bari? Minacciare di darsi fuoco da qualche terrazzo? Per adesso continua a vivere in quella che qualcuno chiama casa: un immobile che definire fatiscente è poco, funestato dai continui ‘raid’ di ladri e zingari che gli hanno fregato anche l’ultimo maglione di lana ingottato. Tre stanze adattate a cucina, bagno e camera da letto, in compagnia di topi grossi come scoiattoli che ogni tanto Nicola, il figlio poco più che ventenne, rincorre accoppandoli a badilate. Non c’è luce perché Giuseppe non ha i soldi per pagare le bollette e lui non è un ‘occupante’, come quelli di Villa Roth o di santa Chiara: a lui l’energia elettrica non la paga nessuno ente pubblico. L’acqua, invece, arriva solo di notte. Giuseppe Marcato non è un rom o un clochard e lui in dormitorio o sotto le tende della Croce Rossa vicino alla Fiera non ci andrà mai: sarà pure un senza tetto, ma è anche un operaio specializzato e adesso aspetta che qaulcuno se ne ricordi e lo chiami anche per qualche lavoretto. Ma – come detto prima – sono spariti tutti, soprattutto chi aveva promesso di aiutarlo, al Comune. Magari anche soltanto per rassicurarlo che è tredicesimo nella graduatoria e che alla prossima consegna di case popolari sarà chiamato…

Francesco De Martino

 

 


Pubblicato il 26 Novembre 2014

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