Dai totem alle fontane e galleggianti sul lungomare: il lungo elenco degli sperperi
Siamo ormai agli ultimi giorni: sta per calare il sipario anche sul secondo mandato affidato dagli elettori baresi a Michele Emiliano e non manca chi rifà il conto di sprechi e sperperi. Luigi Cipriani, Segretario Politico del Gruppo Indipendente Libertà, non ha perso troppo tempo a portare a conoscenza della cittadinanza le “brillanti” opere realizzate dalla uscente Amministrazione Emiliano. “Solo una piccola parte dello scempio del danaro appartenente alla collettività Barese”, taglia corto l’ex consigliere comunale barese che entra nei dettaglia. Prima tappa, Teatro Petruzzelli: la ricostruzione finanziata (100 milioni di euro circa) con danaro pubblico (ministero Rutelli) a fronte di una proprietà privata e come tale riconosciuta con varie sentenze fino all’ultimo grado di giudizio, non omettendo il deficit prodotto dalla fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari, che ha portato alla totale disintegrazione dell’organico musicale con una serie di vibrate proteste dei sindacati. Nella circostanza, rammenta ancora Cipriani, non va dimenticata la “eclatante ed illegittima” decisione, da parte della Giunta Comunale, di ripianare i debiti accumulati dalla gestione della Fondazione (privata), “donando” alla stessa alcuni immobili (di valore storico) di proprietà Comunale. Chi pagherà questi danni? Ma andiamo avanti. Fiera del Levante: il deficit prodotto da questo “baraccone” pare sia, a tutt’oggi non ancora quantificato, tenuto conto che “vigliaccamente” si va alla ricerca di fantomatici capi espiatori, laddove le responsabilità, a nostro parere, sono di esclusività politica. E poi le famigerte “Pompe” sul lungomare: nel 2008, l’allora Vicesindaco Emanuele Martinelli, successivamente “premiato” con la presidenza del Consorzio di Sviluppo Industriale (Asi) ebbe una idea “geniale. E cioè spendere quasi 700 mila euro per costi e manutenzione, per un’opera, come denunciato sin dal momento dell’approvazione in Consiglio Comunale (2008) dal Consigliere Comunale Luigi Cipriani, rivelatasi assolutamente inutile e dannosa per le casse pubbliche. Soltanto oggi, con sommo stupore, il Comune di Bari “finalmente” si accorge, dopo 6 anni, che quanto sostenuto da Luigi Cipriani era giusto tanto che l’Amministrazione ora sta decidendo di smantellarle (buttare), con l’ulteriore spesa per la rimozione delle citate “POMPE” che ricadranno sugli ignari cittadini Baresi. Un altro, per adesso solo presunto, danno erariale è riconducibile alle così dette “panne galleggianti” anti inquinamento, ubicate nello specchio d’acqua antistante Via Matteotti – Pane e Pomodoro, al “modico” prezzo di oltre 200mila euro, che sono, come per “magia”, scomparse da un paio d’anni. “Per ulteriori informazioni rivolgersi all’ex Assessore Simonetta Lorusso”. Ironizza ma non troppo, impietosaente, l’ex consigliere barese del Gruppo Indipendente. Ma l’ultima “chicca” che hanno pagato i contribuenti baresi è senza alcun dubbio lo spreco dei cosìdetti Totem della sicurezza, anche questi “fortemente” voluti dall’ex Vicesindaco Lino Martinelli, che pur essendo costati centinaia di migliaia di euro, allo stato risultano efficienti unicamente per le affissioni delle agenzie immobiliari e/o affittasi appartamento e non certo per le finalità per cui erano state acquistate ed installate. Ecco, questo è soltanto un pezzo dell’eredità che Emiliano “ha regalato” ai cittadini baresi, chiamati a pagare le tasse, mentre per i cittadini bisognosi, – gravati da sfratti per morosità e stato di grave indigenza, tanto da non poter reperire neanche un piatto caldo – continuano a non esserci risorse economiche.
Francesco De Martino
Pubblicato il 22 Marzo 2014