Cultura e Spettacoli

Dal 1266 al 1810 a Conversano e dintorni spadroneggiarono le badesse ‘mitrate’

In tutto il mondo cattolico sono rimaste in vita solo undici abbazie ‘territoriali’ (sei in Italia). Esse sono governate da abati ‘mitrati’, ovvero superiori di comunità monastiche in possesso di potere episcopale. In passato questi casi erano assai più frequenti, persino al femminile. Famose sono rimaste le badesse mitrate di Conversano, rimaste in carica dalla seconda metà del Duecento all’era napoleonica. La prima badessa mitrata fu Demetra Paleologa, la quale a capo di una dozzina di religiose venute dalla Romania e dalla Grecia nel 1266 si insediò nel complesso conventuale di San Benedetto. A Paleologa fece seguito una secolare dinastia di badesse che sfruttando abilmente donazioni e privilegi spadroneggiarono incontrastate sino a quando nel 1810 Gioacchino Murat, re di Napoli, non impose, peraltro minacciando l’uso delle armi, la soppressione dell’ordine. Emblematico della forza politica ed economica raggiunta da queste dittatrici in tonaca fu il rituale del baciamano imposto ai rappresentanti maschili del clero locale nelle grandi solennità religiose : Seduta su un trono sormontato da un baldacchino, altera nella mitra e nei paramenti sacri, reggendo nella sinistra il pastorale, la badessa allungava la destra oltre la grata di confine tra l’area di clausura e quella libera affinché i chierici, volenti o nolenti, si sottoponessero a quest’atto di vassallaggio. Neanche la regola della clausura era vincolante per queste donne. Poiché la loro giurisdizione si estendeva sino al feudo di Castellana, esse non avevano scrupolo di infrangere la regola della clausura per raggiungere in lettiga quella località. Esiste una pergamena datata 22 luglio 1313 da cui risulta che in quel giorno la badessa Adelina si trovava a Castellana, dove Matteo del Mastro Giuliano, pur di farsi padre oblato, offriva a lei tutti i suoi beni. Tutto ciò, poi, sotto gli occhi di tutti, essendo quella la giornata che segnava l’inizio dell’annuale Fiera di San Jacopo, evento che durava tre giorni e che richiamava forestieri nel raggio di una giornata di cammino. La pergamena in questione “è probante”, scrive Vito Masellis. E stando alla tradizione orale, dopo Adelina, altre badesse vennero a Castellana. Una di queste, non ancora anziana, fece ingresso “in sella ad una mula bianca, riccamente bardata, cui il sindaco reggeva il freno”… Qualcuno ha voluto vedere nella badesse mitrate di Conversano le antesignane dell’emancipazione femminile. Non ci si faccia ingannare dalla superficie delle cose : qui non è di mezzo alcun guanto di sfida lanciato allo strapotere maschile. Quelle infelici furono solo espressione di una delle peggiori espressioni dell’animo umano : la prepotenza. Per certe cose non esiste sesso che tenga.

 

Italo Interesse

 


Pubblicato il 10 Giugno 2022

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