Cronaca

Dal Comune maggiore attenzione per l’aria che respirano i baresi

Il terrore delle nubi tossiche si sposta da Roma e contagia anche Bari, dove ci sono i famigerati roghi e le aree iper-inquinate ancora in via di bonifica, ai rioni Libertà e Japigia. “Associazioni, Comitati e Cittadini, spesso, in questi ultimi anni, hanno chiesto l’effettuazione di studi epidemiologici per indagare lo stato di salute della popolazione barese, soprattutto, in aree vicine ad impianti potenzialmente inquinanti, quali discariche, impianti di trattamento di rifiuti, industrie”, ha fatto sapere ieri Sabino Mangano detto Marco, portavoce dei Cinquestelle al Comune di Bari. Esempio drammatico di mancato controllo e monitoraggio ambientale-epidemiologico è il caso del parco Ecopoli (meglio conosciuta come montagnola dell’immondizia di Japigia, ex discarica comunale) sito collegato alle morti tumorali nella palazzina di Via Archimede, ovvero un’area con un quadro epidemiologico che «richiama fortemente quello riscontrato nelle aree della cosiddetta terra dei fuochi» come dichiarato al termine delle indagini avviate circa un anno fa dalla Procura di Bari. Tanti i casi segnalati ai vigili urbani e ai vigili del fuoco, compreso ciò che accade presso il campo Rom che si trova tra Torre Quetta e lo stabilimento balneare il Trullo. Proprio al quartiere Japigia ma anche a Fesca/San Girolamo e Stanic che da mesi, sia d’estate e sia d’inverno, sono costretti a respirare aria  inquinata a causa di grandi e piccoli roghi appiccati per bruciare materiale che va dalla semplice sterpaglia, alla plastica, alla refurtiva e alla spazzatura recuperata dai cassonetti e poi scartata perché ritenuta inutile. Nel mirino falò e fumo nero che si sprigionano senza che nessuno nella maggior parte dei casi possa intervenire: fumo fortemente pericoloso per tutti anche per loro e l’aria, visto che i miasmi raggiungono parte delle abitazioni dei quartieri a ridosso dei campi nomadi. Sono davvero tante le aree cittadine trasformate in discariche dalle quali spesso rivengono segnalazioni di roghi notturni di materiale altamente inquinante e nocivo per la salute. Tornando all’odine del giorno dei Cinquestelle a Palazzo di Città, occorre che il Comune di Bari e lo stesso Sindaco, in qualità di autorità sanitaria, si adoperino, insieme agli Enti preposti, al fine di indagare lo stato di salute della popolazione e la presenza degli inquinanti ambientali, con particolare urgenza nelle aree più a rischio. Per questo motivo con l’Ordine del Giorno con prima firmatario Marco Mangano impegna il primo cittadino Antonio Decaro (in qualità di Autorità sanitaria) e la Giunta ad attivarsi prontamente, affinché le Autorità ed Enti competenti provvedano ad attivare uno studio epidemiologico, che indaghi il rapporto ambiente-salute, fotografi lo stato di salute attuale della popolazione, individui le fonti inquinanti e indichi le misure necessarie al miglioramento dell’ambiente di vita della popolazione, anche in una ottica di prevenzione del danno potenziale.

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 13 Dicembre 2018

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