Dal tam-tam al culto di Demetra
Mercoledì scorso al Kismet sono andate in scena due produzioni coreutiche: ‘Hairy’ e ‘Wolf Spider’
Che folla tre sere fa al Kismet per un doppio appuntamento coreutico in cui due compagnie “affrontano temi e linguaggi inediti… e il corpo e lo spazio si fondono per raccontare storie di tensione, riflessione e riscoperta”. Apertura con ‘Hairy’ (in esclusiva per il Sud Italia), del coreografo lituano Dovydas Strimaitis ; produzione: Alix Ruyant per Still Waiting. ‘Hairy’ è lavoro che più essenziale non si può : Per più di mezz’ora, immersi nella penombra e pressoché immobili, tre danzatori battono il tempo agitando chiome fluenti ad un ritmo percussivo meccanico e minimale che chiede non poco alla platea (una ‘composizione’ di Julijona Biveinyté). Nella seconda frazione dello spettacolo il tam-tam – che di primitivo ha niente e di tecnologico tutto – consegna il testimone a due composizioni bachiane ; grazie ad un disegno luci meno avaro, è possibile apprezzare qualche scheggia di danza. Ma nella testa continua a ronzare quel tam-tam ossessivo, sleale e disarmante quanto un tormentone pubblicitario (danzatori : Line Losfelt Branchereau, Benoit Couchot, Lucrezia Nardone, Hanna-May Porlon ; luci : Lisa M. Barry). Pollice verso, allora ? Neanche per idea : pubblico in visibilio e ripetute chiamate in scena… – Seconda frazione di serata con ‘Wolf Spider’, una produzione ResExtensa Dance Company (direzione Elisa Barucchieri). ‘Wolf Spider’ racconta con larghezza di mezzi le lusinghe dell’ancestralità. Un che di cerimoniale imbeve questa apprezzabile e complessa creazione di Mattia Russo e Antonio de Rosa che sembra alludere a riti remoti. Ma più dei culti misterici ed esclusivi, qui l’impressione è che vengano assunte a modello le solennità popolari e agresti legate alla fertilità della terra e dei grembi. Per cui non sono fuori posto cose come canti di lavoro, ninne e danze di festa. – Musica originale: Alejandro da Rocha | Voce: Enza Pagliara | Tammorre: Enza Pagliara, Elisa Barucchieri – Si diceva prima di ancestralità. Ebbene, vuoi per l’opalescente atmosfera da anticamera dell’Altrove che apre il lavoro, vuoi per gli espliciti riferimenti al gesto della semina, ‘Wolf Spider’ richiama il mito di Demetra e dei correlati Culti Eleusini, che ogni anno nell’antica Grecia si celebravano nel santuario di Eleusi. – Dea della fertilità dei campi, Demetra vide sua figlia Persefone rapida da Ade, dio degli Inferi. Intervenne Zeus, che costrinse Ade a riportare sulla terra Persefone in quella metà dell’anno che corrisponde al risveglio e al rigoglio della natura e a trattenerla con sé l’autunno e l’inverno, quando i terreni sono spogli. – Meritati applausi per i danzatori : Martina Aniciello, Giacomo Bertoni, Edoardo Brovardi, Moreno Guadalupi, Julien Guiborg, Fabiana Mangialardi, Giulia Pagnotta, Federica Priore e Alice Zucconi.
Italo Interesse
Pubblicato il 8 Marzo 2025