Cultura e Spettacoli

Dalla Cina fino a Bari, una mostra sul valore dell’amicizia

“Le stelle sono buchi nel cielo da cui filtra la luce dell’infinito” ci insegna Confucio, il più grande dei Maestri migliaia di anni fa. Così, arrivando al castello Svevo, nella nostra metropoli moderna, mi fa un certo effetto vedere uno striscione rosso acceso con una scritta dorata in cinese, che mi riporta alla mente immagini mitiche dell’antico impero Tangut, e della morbida seta su cui un imperatore magari si accingeva a stilare i suoi primi ideogrammi. Sto parlando della mostra ‘ Side by Side’, organizzata nell’ambito del programma di iniziative per celebrare il trentacinquesimo anno del gemellaggio fra Bari e Canton (Guangzhou), già avviate con la mostra “Axis of Time”, in corso nella Sala del Colonnato della Città Metropolitana di Bari. Visitabile fino al 12 Dicembre, ci regala uno spaccato di creatività molto interessante sul modo di fare arte degli studenti cinesi presenti in Italia. Nelle diverse sale del Castello, rese disponibili dalla Direzione regionale Musei Puglia, espongono circa sessanta giovani artisti, selezionati tra i tantissimi studenti cinesi che frequentano le Accademie italiane. I loro lavori, realizzati con molteplici tecniche espressive, sembrano felicemente coniugare il sostrato della millenaria cultura orientale con gli stimoli del contesto contemporaneo occidentale. “Siamo orgogliosi di ospitare le opere dei giovani studenti cinesi, perché attraverso il loro sguardo sul mondo, immaginiamo il nostro futuro e realizziamo una sintesi tra la nostra storia e le nostre tradizioni, e la nostra aspirazione all’internazionalità” ha commentato il sindaco Antonio Decaro durante l’inaugurazione dell’evento. In sedi diverse del castello sono presenti anche tre grandi installazioni realizzate a più mani dagli studenti cinesi di Bari (coordinati dai docenti Yi Xie, Raffaele Fiorella e Michele Giangrande).  La mostra è curata dalle docenti Antonella Marino e Maria Vinella. Una sezione speciale (coordinata dal prof. Liu Ke) è riservata ai video di dieci studenti dell’Academy of Fine Arts di Guanghzou. “Il mio percorso parte dalla pittura figurativa ad olio, ma per l’occasione ho voluto creare una scritta usando colori simbolici e rappresentativi per questo messaggio: il rosso e l’oro. L’amore, la prosperità, la gioia della crescita e della condivisione. Era un richiamo importante da lanciare in questo periodo storico così complesso. Sono felice di questa esperienza speciale qui in Puglia, e credo che Bari sia veramente pronta per la modernità. “ dichiara timidamente Yi Xie, coordinatore artistico e autore della scritta dedicata al valore dell’amicizia e della condivisione, mentre i suoi occhiali si appannano d’immenso, non si sa se per l’emozione o per una mascherina che é stato forse costretto a portare troppo a lungo. Nel cortile del castello si estendono in un ciclo di ruote infinte di cartone, l’una legata all’altra, traduzioni in cinese di proverbi italiani, a formare un continuum simbolico, rappresentativo del forte legame ormai istauratosi con questo paese e che questo gemellaggio va appunto a sancire. Si  prosegue poi nel suggestivo intreccio cromatico e sensoriale di video che raccontano emotivamente il senso di valori profondi e del modo in cui le diverse culture lo percepiscono e trasmettono nel tempo, lanciando sommessi e delicati interrogativi al futuro. La mostra si avvale del patrocinio e della collaborazione del Comune di Bari, della Aesthetic Education Alliance of Youth Artists, della Guangzhou Academy of Fine Arts(GAFA) e anche della Hande Culture, associazione per l’interscambio artistico culturale tra l’Italia e la Cina, che sta dimostrando di raggiungere traguardi significativi e concreti per la crescita culturale della nostra regione, come dichiara il suo presidente Pasquale Valentino: “Siamo davvero felici di essere stati parte attiva nella realizzazione di questo progetto, e speriamo in futuro di estendere ad altri paesi del mondo le nostre iniziative, ampliandoci in un contesto che possa essere sempre più globale.”

Rossella Cea 

 

 


Pubblicato il 16 Novembre 2021

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