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Dalla società nessuna risposta sulla proposta dell’imprenditore Nicola Brienza

La speranza si sa è sempre l’ultima a morire, ma nel caso del Bari manca veramente poco al verdetto finale che la proietterebbe direttamente fuori dal campionato cadetto, forse pronta a ripartire dalla serie dilettantistica. Per una tifoseria che soltanto un mese fa sognava di approdare in serie A, vedere cancellata la propria storia di 110anni per una pessima gestione societaria, a causa di una costante mancanza di comunicazione ed anche presunzione da parte dell’attuale dirigenza, fa malissimo e lascia perplessi.  In questi giorni sono circolati tantissimi nomi di imprenditori locali e non, su tutti uno degli ultimi nomi che è circolato è quello dell’imprenditore dott. Nicola Brienza che da oltre dieci anni risiede e lavora in Cina nel settore dell’asset management. L’imprenditore avrebbe un fondo di investimento pronto ad entrare nella partita che si sta per concludere (lunedì alle 18), però a patto che riceva dalla società tutta la documentazione e di acquisire il 100% e non soltanto il 70% lasciando così il 30% all’attuale patron Cosmo Giancaspro. Lo steso Primo Cittadino si è fatto promotore dei contatti con l’imprenditore affinché possa intervenire tempestivamente, oltre all’amico Alessio Giannone, in arte ‘Pinuccio’. Il dott. Nicola Brienza è intervenuto oggi alla trasmissione radiofonica condotta dal giornalista Paolo Ruscitto su Radio Selene, parlando a tutto tondo senza nascondersi sulla situazione attuale e sui possibili scenari: “Avevo manifestato già il mio interesse di acquisizione della società a Maggio, non ho bisogno di farmi pubblicità ora ne prima. Ma all’epoca non ho ricevuto alcuna risposta, ora apprendo quanto voi della situazione critica, a distanza di tre/quattro giorni, con altre risposte e documentazione che sarebbe gradita se l’avessi in mio possesso. Non si tratta di fare un investimento solo di tre milioni di euro circa, ma di capire il piano delle perdite e di tutte le altre situazioni debitorie non ancora pervenute, essere consapevoli dell’ammontare, ripianarle e pianificare una ripartenza immediata. Stiamo valutando a 360 gradi un’operazione complicatissima per via della tempistica ristretta e delle altre aggravanti che persistono. L’intenzione è quella comunque di acquisire il 100%, vedremo cosa succederà in questi giorni. Ringrazio comunque il mio amico Alessio(Giannone, ndr) ed il sindaco De Caro per l’impegno che ci sta mettendo nell’adoperarsi per salvare il Bari e per quanto tiene a cuore la città, a prescindere dal colore politico. Da parte dei tifosi, aggiungo solo che sarebbe meglio avere maggiore equilibrio anche se capisco la gravità del momento e sarebbe auspicabile essere più da stimolo a chi si avvicina in una situazione critica”. Insomma, un’altra risposta, a distanza di 24 ore dall’intervento dell’ingegnere Mimmo Di Paola, da parte di un imprenditore che sarebbe pronto a salvare la baracca, ma come è legittimo che sia, a patto che venga fatta chiarezza da parte della società che invece, sta lasciando oramai passare inesorabilmente il tempo ed assottigliando le speranze di salvezza della storia del Bari.

M.I.

 


Pubblicato il 12 Luglio 2018

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