Cronaca

Dalle nove circoscrizioni ai cinque piccoli municipi: dal nulla al nulla

Sono trascorsi quasi quattro anni, da quando il sindaco Michele Emiliano e l’assessore al Decentramento Mara Giampaolo discutevano pubblicamente dell’istituzione dei Municipi, tra i relatori come Abbaticchio, assessore ai Servizi Sociali, il direttore generale ASL/Bari Colasanto, la dirigente Ares De Gennaro e il presidente del Comitato Municipi per Bari Gadaleta. Presenti perfino i presidenti delle nove, vecchie Circoscrizioni, molti consiglieri comunali e circoscrizionali, i rappresentanti dei sindacati territoriali di categoria, associazioni e cittadini interessati a conoscere da vicino il progetto amministrativo che ha portato alla sostituzione delle circoscrizioni con i nuovi municipi. E cioè…il nulla che ha partorito il nulla. Anzi no, il peggio che ha partorito il peggio, nel senso che dalle inutili, dispendiose e vergognose circoscrizioni, sono nati gli ancora più inutili carrozzoni degli attuali, piccoli cinque municipi: un aborto, un monumento allo spreco peggio che in passato. Eppure c’era sempre chi si sperticava in impegni e promesse che, purtroppo, oggi suonano come offesa. E tutti hanno scordato. “È necessaria una ferma determinazione politica per raggiungere l’obiettivo del decentramento – dichiarava il solito Emiliano – solo in questo modo saremo in grado di innalzare il livello sei servizi, dell’azione amministrativa e quindi, della qualità della vita dei cittadini. Questo percorso, infatti, interessa direttamente loro, i cittadini, e le loro esigenze quotidiane. Mi auguro pertanto che tutti i soggetti coinvolti facciano prevalere l’interesse comune sulle visioni di parte, perché solo superando le contrapposizioni potremo giungere insieme, e nella maniera più condivisa e costruttiva possibile, alla definizione del nuovo assetto. Il nostro è un Comune solido dal punto di vista finanziario e questo è un fattore importante per chi si appresta ad avviare questo processo. Il Consiglio comunale è il grande protagonista, insieme alle circoscrizioni, alle associazioni e ai cittadini, di questo percorso. Sono felice che l’incontro odierno sia così partecipato perché consente a noi tutti di confrontarci e di accogliere proposte costruttive utili a perfezionare il cammino”. Per i nostri amministratori da barzelletta del Comune vecchi e nuovi  le principali funzioni oggetto del decentramento, in ossequio al principio di sussidiarietà, dovrebbero appunto essere legate al welfare e all’erogazione dei servizi socio sanitari. E invece sono tutt’altro, cioè enti già in decadimento ancora prima di essere entrati in funzione, a Bari. Eppure quattro anni fa la Giampaolo (per fortuna risulta sparita dalla circolazione) sparava balle stratosferiche. “Il decentramento rappresenta un’occasione di riforma complessiva dell’organizzazione comunale sia in termini di azione amministrativa che di qualificazione dei servizi al cittadino. Il ruolo dei municipi sarà infatti volto a favorire la partecipazione dal basso alla gestione degli interessi pubblici, mediante l’attribuzione di reali poteri di intervento, al fine di ridurre ogni marginalizzazione fisica, economica e sociale delle periferie. Una risposta alla frammentazione amministrativa che vede il territorio comunale articolato in nove circoscrizioni, eterogenee per dimensioni e consistenza demografica”. Eppure gli obiettivi del decentramento amministrativo potrebbero essere così riassunti: efficienza dell’azione amministrativa; riduzione dei costi della politica; miglioramento della qualità dei servizi al cittadino, razionalizzazione delle risorse umane e finanziarie per l’esercizio delle funzioni assegnate, mantenimento delle delegazioni di anagrafe e stato civile, che rimarranno inalterate e –udite udite – mantenimento dei servizi territoriali che operano in ambito socio-sanitario, che rimarranno inalterati. Insomma, un’altra occasione persa per amministratori ridicoli e perniciosi che si pavoneggiano tra menu a base di panzerotti e ponti ‘strallati’ monumenti alti circa ottanta metri che puzzano di malaffare. E che qualcuno vorrebbe addirittura mettere in cartolina, per raffigurare la Città….

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 24 Maggio 2016

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