Cultura e Spettacoli

Dalle stalle alle stelle è più difficile

Chiunque dalle stelle può scendere alle stalle. E’ il tempo di discesa che fa la differenza fra l’uomo comune e quello di potere. A quest’ultimo è riservata una velocità di caduta che può avere del vertiginoso. Tramortiti dal tonfo, increduli che il giocattolo si sia rotto, il Re, la star o il grande industriale diventano irriconoscibili : Come gente di strada, strepitano, battono i piedi, invocano aiuto, cercano pietà… Fatte le dovute proporzioni, non si comportano diversamente il Sindaco, il professionista, il commerciante… In ‘Buonasera, dottor Nisticò’, che Mario Massari ha liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Antonio Del Giudice, l’amministratore delegato di un grosso istituito di credito, un faccendiere del giro grosso, viene travolto da uno scandalo. Costretto a presentare le dimissioni, si rifugia in casa, dove rimugina, ora steso sul divano, ora pendolando per la stanza-prigione. Non veste più la ‘divisa’ : anonimi indumenti domestici sostituiscono la ‘pelle da lavoro’ che ha indossato per trent’anni : Il doppio petto  e la camicia stirata, ora malinconicamente appesi all’attaccapanni. Nisticò, il decaduto, il potente abbandonato da tutti,  riflette, ricorda, respinge addebiti, accampa scuse, non si dà pace. In sostanza si difende da un immaginario accusatore, che trova voce nell’ultimo scampolo di coscienza.  Dai e dai, deve arrendersi ai capi d’accusa. Sconfitto, riconosce che insieme alla propria immagine ha distrutto anche una famiglia. Si attacca al telefono, prova a metterci una pezza. Moglie e figli sembrano poter fare a meno di lui… Poi trilla il cellulare : E’ stato prosciolto!… Una notizia accolta con stanchezza incredula. Qualcosa, dentro, gli si è spezzato. Senza entusiasmo Nisticò si riveste. Elegantissimo, può uscire di casa per tornare dietro la sua scrivania. Difatti esce, ma non per tornare in ufficio. ‘Ho deciso di partire, non so per dove’, sono le sue ultime sibilline parole. Ha in mente il suicidio?… Mario Massari dà vita ad un’interpretazione densa e calda, equilibrata e  attenta. L’attore abruzzese mette in mostra anche una certa versatilità : Senza forzare niente, con naturalezza diventa ora l’avvocato, ora il fratello moralista, poi il direttore e così via, una folla di personaggi con cui intrattiene immaginari e faticosi colloqui. Interessanti gli stacchi musicali, che nella prima parte sono affidati ad un’inattesa batteria a felice sottolineatura dell’inquietudine del personaggio. Uno spettacolo che prende e appassiona. Buona la regia di Martina Gatto e dello stesso Massari. Produzione Florian Metateatro Centro di produzione / Piccola Bottega Teatrale. – Prossimo appuntamento al Nuovo Abeliano per la stagione di prosa di Teatri di Bari, sabato 17 e domenica 18 dicembre con ‘Sud’, di e con Sergio Rubini.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 14 Dicembre 2016

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