Cultura e Spettacoli

“Danis O’ Regan with Queen”

“You either have the magic or you don’t. There’s no way you can work up to it.” “La magia o ce l’hai o non ce l’hai. Non c’è modo di lavorare per raggiungerla. “Diceva Freddy Mercury, e lui con quella magia ci era nato. Quella capacità di incantare con la sua musica e le sue performance milioni di spettatori in tutto il mondo. E che il fotografo Denis O’Regan ha immortalato nell’ultimo celebre tour dei Queen, The Magic Tour del 1986, che rimase alla storia come fenomeno socioculturale di grande rilevanza. Milioni di persone giunsero a Londra per seguirne l’ultima tappa, tanto che la band, e lo stesso O’ Regan, furono costretti ad arrivare sul palco in elicottero. Meravigliosi ed evocativi gli scatti che sono esposti a Bari in una mostra inaugurata il 13 Luglio presso lo Spazio Murat, e visitabile fino al 28 Agosto, a cura di Ono Arte Contemporanea. Una mostra imperdibile per comprenderne lo spirito innovatore e sognante, il tutto all’interno della programmazione del Medimex 2022, che offre un fitto calendario di panel, incontri, eventi e presentazioni.

“The Magic was him, the power of his great music!” Dichiara O’ Regan, ricordando con emozione Freddy, nel nome di una musica che con il suo sperimentalismo ha attraversato due decenni con brani memorabili, ascoltati e cantati in tutto il mondo, ispirandosi all’ hard rock, al progressive, fino all’opera e all’elettronica, senza dimenticare momenti di funk, blues e dance music. Mescolando sapientemente il tutto e facendone canzoni meravigliosamente semplici, ma colte e godibili per tutti. La canzone che li rese famosi nel mondo è senza dubbio Bohemian Rapsody, che evoca la particolare struttura non convenzionale del brano, la rapsodia appunto. Un testo complesso e criptico, un’introduzione corale cantata a cappella, un segmento in stile ballata con assolo di chitarra, hard rock e piano insieme. Una vera rivoluzione di stile insomma. Le fotografie di O’ Regan, colgono gli aspetti più sfaccettati dei Queen, dall’ ambivalenza più sfrontata di Freddy, al suo lato più romantico e sognatore, sembra di cogliere, guardandole, la magia di un sogno che si realizza, la carica vitale e pulsante di artisti innamorati della loro musica, e anche il loro rapporto con un pubblico oramai planetario e che risponde conferendo a queste immagini lo spaccato di un’epoca complessa e tormentata, che avrebbe cambiato il mondo.

l’International Festival & Music Conference promosso da Puglia Sounds, il programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale regionale attuato con il Teatro Pubblico Pugliese, offre un fitto calendario di altri eventi, come gli showcase di Radicanto, Nidi D’Arac, Folkatomic e Après la Classe. Al Teatro Kursaal Santalucia si è svolto anche l’incontro con Giovanni Truppi, moderato da Gino Castaldo. La grande canzone d’autore italiana vive oggi una nuova fase di rinnovamento, per merito di alcuni artisti che vivono la contemporaneità senza dimenticarne la tradizione. Tra di loro c’è Giovanni Truppi, da molti anni protagonista della scena indipendente, autore, interprete, performer dotato non solo di una grande creatività ma anche di una personalità molto forte e ben delineata, perfetto erede della migliore tradizione della canzone d’autore e al tempo stesso innovatore appassionato della forma canzone. Successivamente, sempre al Teatro Kursaal Santalucia, I miei giorni con Ziggy, con Ernesto Assante, Gino Castaldo e Woody Woodmansey. Il suo posto nella storia Woody Woodmansey se l’è meritato suonando la batteria in alcuni degli album fondamentali della storia del rock e della cultura giovanile degli anni Settanta, come batterista al fianco di David Bowie in “The Man Who Sold the World” del 1970, “Hunky Dory” del 1971, “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars” del 1972 e “Aladdin Sane” del 1973, e nei tour degli Spiders From Mars. Testimone primario di un momento incredibile della vita artistica di David Bowie, e fondamentale nel definirne il suono, Woodmansey è stato il compagno di Ziggy Stardust, ‘dall’ascesa alla caduta’, anni incredibili che sono stati ricostruiti in un incontro appassionante ed unico.

Rossella Cea

 

 


Pubblicato il 15 Luglio 2022

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