Dario Stefano: “Progetto inattuabile, servono grandi network”
La proposta avanzata da Confindustria Bari Bat di una compagnia aerea made in Puglia

“Prendo atto con piacere che Confindustria Bari Bat abbia lanciato un grido di allarme, ma ci vogliono maggiori dettagli che mancano”: l’ex senatore Dario Stefano, docente di Tourism Management alla Lumsa di Roma, in questa intervista esamina la proposta avanzata da Confindustria Bari Bat di una compagnia aerea made in Puglia che operi sui voli Bari- Roma e Bari- Milano, visti i costi elevati dei biglietti e il numero non elevatissimo dei voli.
Senatore Stefano, il Presidente di Confindustria Bari -Bat, dottor Mario Aprile ha lanciato questa idea, di una compagnia aerea regionale pugliese che faccia capo ad Aeroporti di Puglia e con imprenditori locali: che ne pensa?
“Intanto mi fa molto piacere e lo dico sul serio, che Confindustria si sia fatta promotrice di questo disagio che esiste da tempo, ha lanciato un grido di allarme che è seriamente motivato e dettato da esigenze evidenti. Questo è corretto, ma al netto della prima fase, devo fare delle osservazioni”.
Prego…
“Così come è stata espressa, ed io sono abituato a ragionare su carte, cifre, documenti e fatti reali, è problematico dare una valutazione completa, abbiamo poco a disposizione e ogni proposta per poter essere valutata ha bisogno di maggiori dettagli, altrimenti restiamo nel generico”.
Che cosa intende dire?
“Che, lodando certamente l’idea che è fondata su una realtà oggettiva, ogni proposta di natura economica o finanziaria ha bisogno di dettagli che non vedo. Comunque qualche piccola valutazione mi sento di farla”.
Prego…
“Non ritengo, salve correzioni dovute a conti e dati, che questo problema, esistente, sia risolvibile o rimovibile con una compagna aerea regionale in poco tempo, non è più il momento, penso che sia uno strumento inattuabile. La via è altra”
Quale?
“Quella dei network aerei, lo vediamo in tutto il mondo. Grandi network con capacità finanziarie e tecniche enormi i quali al loro interno possono avere compagnie regionali, ad esempio Airdolomiti per Lufthansa. Al contrario, in un mondo di colossi, una regionale non avrebbe grosse possibilità sia di successo che di nascita e sopravvivenza. In Puglia abbiamo una regionale, Alidaunia, ma ha un oggetto specifico nel campo della protezione civile”.
Come fare?
“A mio parere le cifre da mettere sul piatto sono molto più ingenti e possibile mai che la lezione Alitalia non ci abbia insegnato nulla? La via maestra si chiama programmazione e soprattutto credibilità. Aeroporti di Puglia sia su Bari che si Brindisi ha operato ed opera bene, ma diciamoci la verità: sono i passeggeri ad essere tanti, non i voli che rimangono ancora limitati come rotte. Penso che una via per risolvere il problema sia appunto rilanciare i network internazionali, rafforzare il ruolo di hub di Bari e Brindisi e aprire a nuove ed ulteriori low cost in questi scali, in modo da creare ulteriore competitività e prezzi più bassi. Inoltre si dovrebbero collegare meglio, anche ferroviariamente, gli scali di Bari e Brindisi.
Quali i problemi da risolvere?
“Certamente i voli per Roma e Milano e dico anche che nel tempo l’aeroporto di Brindisi non è stato poi favorito, anzi. Ma è fondamentale potenziare la rete ferroviaria e quella stradale dove siamo indietro”.
Quale potrebbe essere il risultato di una compagnia aerea regionale?
“Che il rimedio si riveli peggiore del male. Lo ribadisco, la via maestra non è una piccola compagnia regionale, ma solo quella di aprire gli scali ai grandi network. E rafforzare ulteriormente con nuove rotte e dunque città, gli scali hub di Bari e Brindisi”.
Il dottor Aprile ha parlato di tre mesi…
“Premesso che comunque il ruolo leader dovrebbe essere di Aeroporti di Puglia e della Regione con i privati, tre mesi mi sembrano pochi, ma non ho le carte e gli elementi per dirlo”.
Sin qui Dario Stefano che in sostanza afferma di avere pochi elementi per esprimere valutazioni su tempi e costi. In ogni caso, da competente qual è, nutre dubbi sulla via indicata che sembra maggiormente una provocazione che realtà. Magari ci crede di più Aeroporti di Puglia. In quanto ai tempi, difficile che si possa realizzarla in tre mesi tenuto conto della lentezza e dei requisiti di Enac che non sono pochi e anzi lunghi. Il dottor Aprile è persona seria e non è il suo caso. Ma a volte la sensazione è che certe idee o provocazioni possano avere involontariamente sapore elettorale e siamo nel tempo giusto.
Bruno Volpe
Pubblicato il 15 Ottobre 2025



