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Data delle regionali in bilico: dubbi sul 31 maggio, forse alle urne il 7 giugno

Prova a rasserenare il clima politico all’interno del centrodestra pugliese il commissario regionale di Forza Italia, Luigi Vitali, dopo che l’ex ministro forzista agli Affari regionali, Raffaele Fitto, ha paventato l’idea di un’uscita strategica delle sue “truppe” dalla coalizione che sostiene la candidatura di Francesco Schittulli alla presidenza della Regione e la presentazione della propria candidatura a governatore, con il sostegno di due o tre liste civiche di centrodestra, in contrapposizione a quella dell’ex presidente ella Provincia di Bari, qualora fossero esclusi dalle liste di Forza Italia i candidati di ‘area fittiana’. Una minaccia che, se fosse attuata, determinerebbe la vittoria senza “se” e senza “ma” di Michele Emiliano nella corsa alla successione del governatore uscente Nichi Vendola. Infatti, già ora il candidato governatore del centrosinistra risulta favorito nei sondaggi, se poi il fronte di centrodestra dovesse spaccarsi, allora qualsiasi speranza di rimonta per Schittulli svanirebbe, poiché il margine di recupero sarebbe realisticamente impossibile da superare. “Sulla questione delle candidature in Forza Italia – rileva Vitali nel suo tentativo di rappacificazione –  per le elezioni regionali pugliesi voglio chiarire, spero una volta per tutte, che non ci sono preclusioni verso alcuno. Lo dico da tempo, lo ripeto ogni giorno e lo voglio ribadire un’ultima volta. Tutti coloro che desiderano candidarsi o ricandidarsi con Forza Italia sono i benvenuti, e non potrebbe essere altrimenti”. Ed aggiunge: “Tutto ciò che sta in mezzo fra la proposta e l’accettazione è un filtro le cui maglie hanno la larghezza del buon senso, della logica e, mi si permetta, dell’ovvietà”. Poi, il commissario pugliese di Fi chiarisce che “candidarsi in un partito, facendo la guerra a quel partito, è un paradosso inaccettabile in primo luogo per i nostri elettori” e spiega in modo essenziale l’iter e le condizioni che la formazione politica di Silvio Berlusconi detta a tutti coloro che vogliono candidarsi con il simbolo di Fi alle prossime regionali. “Tutto ciò che si chiede agli aspiranti candidati – dichiara Vitali –  è di rispettare le procedure di Forza Italia, avanzando la richiesta della propria candidatura – così come avviene ovunque ed è sempre avvenuto – al coordinatore regionale del partito, quindi in Puglia al sottoscritto”. E sottolinea: “Questo perché sarò poi io a proporre la rosa di nomi al presidente Silvio Berlusconi, cui sta il potere di ratifica”. Per concludere, poi, senza mezzi termini che: “Insomma, per candidarsi in Forza Italia bisogna – come credo ovvio che sia – riconoscere tanto la leadership di Berlusconi quanto il mio ruolo di coordinatore regionale”. L’aspirante governatore del centrodestra, a sua volta, prova ancora a far da paciere nella faida che sta dilaniando Forza Italia in Puglia, ben conscio evidentemente del fatto che il primo a patire le conseguenze di una deflagrazione forzista sarebbe lui. Infatti Schittulli, pur confermando che rimane lui il candidato del centrodestra pugliese per la guida della Regione, ha dichiarato di aver sentito Fitto telefonicamente e questo ha confermato nuovamente la disponibilità nei suoi confronti, chiedendo però un chiarimento all’interno di Fi. In altri termini, l’eurodeputato di Maglie potrebbe aver affidato al candidato presidente la missione di fare da paciere con Berlusconi e Vitali per lo scontro in atto sulle candidature di Forza Italia in Puglia e, quindi, di trovare una soluzione che eviti la spaccatura della coalizione, con il possibile  dualismo di candidati presidenti nella stessa area di centrodestra. Un appello al partito di Berlusconi di “non giocarsi il futuro della Puglia” giunge dal capogruppo di Ncd alla Regione, Domi Lanzillotta, che con una nota ricorda “ai giocatori che questa partita si sta svolgendo in realtà sulla pelle dei pugliesi, e che la reale posta è il futuro di una regione e di una Regione che attendono finalmente una svolta tanto attesa quanto richiesta, in chiara e netta discontinuità con il recente passato, restituendo finalmente alla Puglia la sua vera anima”. Infatti, sottolinea Lanzillotta a chiusura del suo appello: “saranno proprio loro, i pugliesi, le vere vittime di un azzardo assolutamente inutile, e del destino di una collettività sacrificato a sfide e rivalse personali”. Invece, la direzione pugliese del Nuovo Psi è intervenuta con una nota per ribadire la fiducia del partito a Schittulli come candidato di tutto il centrodestra alla guida della Regione e di essere contraria a qualsiasi altra ipotesi di candidatura alternativa, il cui unico fine sarebbe quello di voler manifestare “a muso duro un’inutile arroganza” che attesterebbe l’esistenza di una posizione politica personale, che però comprometterebbe irrimediabilmente le possibilità di riconquista della Regione da parte del centrodestra. In definitiva, Fitto rischia l’isolamento politico nel centrodestra pugliese qualora dovesse mettere in atto l’intenzione di candidansi in contrapposizione a Schittulli. Intanto sembra quasi certo che il termine di presentazione delle liste dovrebbe subire lo slittamento di una settimana, poiché la data delle elezioni per le Regioni ed i Comuni interessati al voto dovrebbe essere spostata dal 31 maggio al 7 giugno prossimo, poiché il ponte festivo a ridosso del 2 giugno rischia di creare una forte assenza dalle urne da parte di molti elettori che approfitteranno del weekend festivo per allontanarsi dalla propria dimora. Un allungamento quasi provvidenziale per il centrodestra pugliese, che potrebbe utilizzarlo per serrare meglio le proprie fila, o per sciogliersi definitivamente con il caldo di inizio giugno.

Giuseppe Palella


Pubblicato il 21 Marzo 2015

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