Cronaca

Davvero morirà la Fiera dei furbi?

Viesti ha annunciato l’addio alla Fiera dei Furbi. Non bastasse il NO alle assunzioni compiacenti, dalla prossima edizione niente più biglietti omaggio, basta tessere di favore ; l’Ente Fiera non ne stamperà, addirittura. Il coraggio del Presidente ha davvero del temerario perché ce ne vuole di coraggio per sfidare i baresi su loro terreno preferito , quello dell’ “entrare regalato” o, come dice il popolo, ‘ndune’. Il ‘portoghese’ a Bari è un’istituzione. Ne conosciamo a migliaia la domenica allo stadio e centinaia al giorno sui bus. E se un qualunque convegno o evento culturale è seguito dal buffet, gli organizzatori possono contare sulla massima affluenza. La (contro)cultura dello scrocco è così radicata da noi che l’idea, nobilissima, di Viesti ci pare destinata all’effetto boomerang. Furbi, furbetti e furbacchioni si daranno da fare più di prima, non foss’altro che per una questione di ‘principio’. Soprattutto i baresi-di-Bari non possono accettare l’idea di scucire la tasca per ciò che ritengono un diritto ‘atavico’ (che paghino gli altri, dai ‘forestieri’ più vicini a quelli più lontani ; questa in soldoni la filosofia indigena). Arriveremo alla stampa e allo spaccio di biglietti falsi? Ma il vero nemico di questa lodevole impennata d’orgoglio non è costituito dall’uomo della strada, bensì  da quello ‘della scrivania’, se per quest’ultimo s’intende chi manovra il primo. In tempi di crisi e di degrado dei costumi, il prezzo degli uomini cala. Al pari del dono di un biglietto di Curva o di un blocchetto di bus-ticket, un ingresso-Fiera è un modo – a prezzo stracciato – per ingraziarsi ‘clientes’, per alimentare l’orticello elettorale. Si sa, in Fiera si vedono sempre le stesse cose, la formula trita e amorfa in cui la Campionaria è involuta non giustifica, soprattutto per i baresi, la curiosità di mescolarsi ai visitatori, ma le tradizioni sono dure a morire, non andare in Fiera è come non andare a San Nicola, quasi quasi porta male… e può portare pure peggio se l’ingresso non è a titolo gratuito. Baresini e baresicchi non possono tenersi tanto oltraggio. E vuoi allora che l’Uomo dei pulsanti, della Provvidenza, delle firme magiche e delle telefonate fatate non trovi come aggirare l’indegno ostacolo? Non sappiamo immaginare un possibile titolo d’ingresso ‘alternativo’, ma confidiamo nell’astuzia , nell’esperienza e in modo speciale nello  stato di ‘necessità’ del grand’uomo di cui prima. Ad un suo successo in tal senso non potrà non corrispondere da parte del beneficiario un surplus di stima, gratitudine e fedeltà elettorale. Diversamente, rassegniamoci ad un vistoso calo di presenze in Fiera, sempre che l’Ente non riconfermi la sua vocazione a gonfiare cifre in proposito.
italointeresse@alice.it
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 23 Luglio 2011

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