De Laurentiis: “Mi sto impegnando a trovare una proprietà solida che voglia subentrare”
Torna a parlare il Presidente della SSC Bari dopo un silenzio durato sette mesi
Si è tenuta ieri, in tarda mattinata, la tanto attesa conferenza stampa del Presidente della SSC Bari Luigi De Laurentiis, assente ai microfoni della stampa locale dal novembre del 2024. Sono stati mesi in cui la squadra di calcio del capoluogo pugliese ha affrontato un’involuzione che l’ha condotta fino all’esclusione della disputa dei playoff, obiettivo minimo dichiarato dalla società nel pre-campionato scorso. Tante le domande sul piatto per l’amministratore unico, rivolte verso il passato, ma anche relative al presente, su come affrontare le prossime tre annate che lo separano da un cambio di mano forzato, sui probabili investitori, sponsor, ma soprattutto obiettivi, budget e parco giocatori.
Il Presidente ha cominciato la conferenza con un saluto al Professor Gianni Antonucci, storico e amante del Bari Calcio, venuto a mancare lo scorso 13 giugno. Per la grande dedizione e passione con cui ha svolto il proprio lavoro di giornalista e memoria storica biancorossa, Luigi De Laurentiis ha proposto che la tribuna stampa venga dedicata a lui. Inoltre, sempre in ottica conservazione del patrimonio storico della città e della squadra di calcio barese ha deciso, assieme al Comune di Bari, di ripristinare la targa dedicata a Biagio Catalano lì dove era originariamente collocata. Assieme a queste iniziative, ha in previsione anche di riscattare il logo della squadra, nel prossimo futuro.
Dopo questo preambolo, in cui il Presidente si è mostrato attento alla valorizzazione della storia del club pugliese, ha continuato motivando il suo silenzio nell’arco dei diversi mesi, descrivendo la reazione al fallimento della scorsa stagione e la programmazione della prossima:
“Il silenzio, dopo la fine del campionato, è servito per mettermi subito al lavoro per preparare la prossima annata. Lo scorso anno è stato un anno zero in cui, in cui dopo la sfiorata retrocessione, abbiamo dovuto cambiare direttore sportivo, allenatore e buona parte dei giocatori. L’obiettivo playoff è sempre stato alla portata; il Bari non era una squadra facile da incontrare. A gennaio ci siamo rinforzati. Dopo il Palermo, siamo stati la seconda compagine per mercato del campionato. Perdere punti nelle ultime cinque partite è stato davvero un delitto. La squadra della scorsa annata è stata forse sovrastimata. É stato un bel gruppo, potenzialmente capace di ambire al quinto posto, ma sono mancati in squadra quei due/tre leader pronti a prendere per mano gli altri nei momenti di difficoltà ed evitare le tante rimonte patite. É stato difficile chiudere l’anno in quella maniera. Non è retorica, ma vorrei sottolineare come ogni stagione sia contraddistinta da lavoro, sforzi ed investimenti, di conseguenza cerchiamo sempre di analizzare gli errori fatti per commetterne di meno successivamente”.
La prima questione che affolla le menti dei tifosi biancorossi riguarda il nodo multiproprietà, la disparità di investimenti tra la società madre Napoli e il Bari e il passaggio di consegne che avverrà forzatamente nel 2028. A tal riguardo, Luigi De Laurentiis ha delineato quali saranno gli investimenti per il prossimo campionato e la possibilità del subentro di possibili soci di minoranza: “Abbiamo altri tre anni da affrontare insieme; il mio obiettivo è quello di consegnare questa squadra a una proprietà solida in Serie A. Ciò che mi preme maggiormente è che chi subentrerà, dovrà farlo per restarci. Dopo 8 anni, posso dire di essere innamorato di questa squadra e di questa città. In questi mesi, mi sono attivato per cercare degli acquirenti. Mi auguro di poter far subentrare presto un nuovo partner in società. Allo stato attuale, ci sono dei contatti con cui stiamo intrattenendo delle chiacchiere, ma non c’è ancora nulla di concreto; sono discorsi molto importanti che si allungano. Ci sono realtà che guardano a più situazioni e si prendono mesi prima di dare una risposta. Quello che chiedo è di restare compatti tra tifoseria, squadra e società. Solo mostrando un bel volto della città avremo più possibilità che il passaggio di mano possa verificarsi. Se le eventuali società interessate dovessero trovare uno stadio vuoto o uno scollamento con la tifoseria, non rappresenteremmo adeguatamente le potenzialità di questa piazza e potremmo ottenere, come effetto contrario, un allontanamento di potenziali investitori. Per il prossimo campionato, gli investimenti saranno in linea con quelli degli anni passati. La società non può indebitarsi. Tenere il Bari lontano dai debiti non è facile. La Serie B è difficile dal punto di vista economico; i ricavi di questa categoria stanno diminuendo sempre più. Il calcio italiano andrebbe rifondato: ad oggi siamo gli unici in Europa ad avere 100 squadre professionistiche. A me piacerebbe investire di più, ma non ci riesco. Le casse del Napoli sono casse separate, ma anche nella città partenopea si lavora sulla sostenibilità, contando su ricavi di una serie che permette di fare maggiori investimenti”.
Il nuovo corso per la stagione 25/26 è stato inaugurato dall’esonero di Moreno Longo e l’ufficializzazione del nuovo tecnico Fabio Caserta, fresco dell’esperienza sino alle semifinali playoff con il Catanzaro: “Con Longo ci siamo salutati amichevolmente. É una persona con grande piglio e voglia. Il tecnico ce l’ha messa tutta, ma non raggiungere il traguardo playoff ha determinato la mia scelta di voler affrontare il nuovo campionato in maniera diversa. Ora siamo impegnati nell’allestimento di una squadra competitiva che possa puntare ai playoff. Sarà un grande stimolo poter costruire una rosa su misura per il nuovo allenatore. Caserta, dal primo secondo, ha sposato il nostro progetto. Ho molta fiducia nelle sue capacità di successo e mi auguro di raggiungere insieme traguardi importanti. L’obiettivo playoff non può essere considerato vago, dato che si investono ogni anno milioni di euro. Nella presentazione degli obiettivi bisogna essere cauti per una questione di rispetto nei confronti dei tifosi e della piazza”.
A riguardo della rosa che si andrà a costruire, il Bari ha un problema che riguarda la patrimonializzazione, considerando i pochi giocatori di proprietà e i tanti prestiti di cui ha usufruito nella passata stagione: “Quest’anno hanno cambiato le regole, si possono fare massimo 10 prestiti. In ogni caso, ritengo che i giocatori che arrivano in prestito siano fortemente motivati dalla importantissima vetrina che viene loro offerta. Bisognerà individuare i profili giusti. I direttori sportivi stanno lavorando incessantemente per la costruzione della rosa e sono circa una ventina i nomi attenzionati per reparto. Tra questi ci sono molti giovani, che dovranno essere integrati ai senatori già presenti. Sulle scadenze ci stiamo lavorando, non ci sono notizie certe. Per ora, non abbiamo ricevuto nessuna richiesta ufficiale per Dorval”.
Il Presidente non è sembrato volersi sbilanciare neanche sulla questione main sponsor, rimandando la discussione alla presentazione dei nuovi kit gara, in sede della quale ha confessato che ci saranno delle novità. (ph. T. Lapedota)
Tess Lapedota
Pubblicato il 24 Giugno 2025