De Laurentiis: “Non c’è mai stata nessuna trattativa con lo sceicco”
“Sono orgoglioso del gruppo che abbiamo costruito e punteremo ai playoff”
È tornato a parlare il presidente Luigi De Laurentiis in conferenza stampa ieri in mattinata, dopo il lungo silenzio perpetrato da luglio. Un annuncio a sorpresa, veicolato da una necessità di bilanci in riferimento all’avvicinamento alla 14esima giornata di campionato, ma anche un’occasione per ribadire alcune questioni come l’obbiettivo della squadra biancorossa e il chiarimento su alcune dinamiche relative alle questioni multiproprietà, cessione o eventuali trattative. La linea resta sempre molto coerente, numerosi i punti rimarcati e ripetuti dal presidente, come già fatto in passato.
Il Bari è attualmente al VI posto in classifica, in piena zona playoff ed il presidente si è dimostrato abbastanza soddisfatto del cammino svolto fino a questo momento dai biancorossi, puntando più sulla qualità del lavoro realizzato e sulle risorse umane impiegate: “È stato necessario far passare un po’ di tempo per raccogliere i primi risultati. Ho sempre affermato che il nostro obiettivo sarebbero stati i playoff. Il mio augurio è sempre stato quello di potercela giocare con tutti, a prescindere dagli investimenti. Il campionato di B è molto complesso e competitivo, oltre che insostenibile dal punto di vista economico. Tutte le squadre avranno qualche milione in meno dalla Lega. Tra le prime nove squadre ci sono fondi stranieri che hanno budget fuori portata e retrocesse che possono contare sui paracadute. Sono contento del gruppo che abbiamo costruito, più che dei risultati realizzati sino ad ora. Sono arrivati giocatori intelligenti e positivi che sono esempi aspirazionali per tutti. L’aspetto umano è molto importante. Sono meno contento quando penso ai torti arbitrali che abbiamo subito, soprattutto quando vedo la classifica perché 4 punti in meno pesano. Ma non voglio utilizzare queste tematiche come degli alibi. La classifica è bugiarda, avremmo meritato di più. Il calcio è questo e fanno parte delle dinamiche anche quelle rimonte subite per via di alcuni episodi. All’inizio abbiamo avuto qualche problema di approccio, ma abbiamo cominciato, come tutti, con il mercato in corso. Ora stiamo trovando la giusta dimensione e, se dovessi pensare a gennaio, vi dico che il Bari ha poche pedine da dover cambiare. Le motivazioni sono due: se ci sarà qualche giocatore scontento, ci sono già le persone preposte che penseranno a sistemarli, per il resto mi auguro che chi sta giocando meno oggi, possa essere considerato imprescindibile tanto quanto chi ha maggiore minutaggio”.
A fine agosto comparve su tutti i giornali una foto tra il presidente De Laurentiis e lo sceicco del Kuwait Al Sabah che lasciava intendere ad un dialogo in corso tra le parti, ma il presidente ha voluto chiudere la questione in maniera definitiva: “Non ho mai detto di aver firmato alcun NDA. Il documento non era concreto e non lo abbiamo ritenuto sufficiente per andare avanti. Il signor sceicco ha il mio cellulare. In quel caffè abbiamo parlato anche di cinema, ma non ho più ricevuto altri contatti. É poco serio che siano trapelate delle informazioni sul nostro breve incontro. Personalmente se dovessi condurre un’operazione non parlerei con nessuno, si tratta di dati sensibili che devono restare segreti. Per me non è serio neanche che sia trapelata quella nostra foto insieme a Milano. Dispiace che si sia creata una soap opera anche attraverso molti giornali che hanno voluto speculare sulla questione. Il problema è che nella piazza si creano delle aspettative. Non c’è un cartello vendesi fuori dallo stadio, ma come presidente sono sempre disponibile ad ascoltare chiunque abbia richieste concrete. La mia responsabilità è quella di consegnare, quando arriverà il momento, questa squadra nelle mani di un qualcuno che possa dare delle garanzie a questa piazza”.
Allo stato attuale i giocatori di proprietà in rosa appartengono alla vecchia guardia, mentre i nuovi innesti principalmente sono stati inseriti con la formula del prestito secco o con diritto di riscatto. È scattata quindi da parte della sala stampa la richiesta di maggiori chiarimenti sulla differenza di investimenti tra le due compagini appartenenti al gruppo Filmauro e militanti in due categorie diverse: “Non è possibile effettuare paragoni tra il Napoli e il Bari. Il Napoli ha vinto uno scudetto dopo 20 anni di tanto lavoro, dopo tanti investimenti fatti nel tempo, appartenendo a una Serie A che ha introiti diversi rispetto alla Serie B. Il Napoli ho dimostrato per 14 anni di riuscire sempre a centrare la Champions con investimenti inferiori rispetto agli altri. Non è una questione di investimenti, bensì di sostenibilità e gestione. Il Bari ha 24 milioni di costi quest’anno. Stiamo rendendo al massimo delle nostre capacità. L’importante è fare bene gli investimenti perché ci sono squadre con investimenti più alti che sono dietro il Bari. A Bari investiamo oltre quello che introitiamo, i bilanci sono pubblici”.
Ciò che maggiormente preoccupa la piazza barese è il futuro del club una volta che si raggiungerà la fatidica data del 2028 in cui è previsto il non mantenimento di due club da parte della stessa famiglia anche in campionati differenti: “Nel 2018, quando ci siamo insediati come famiglia a Bari, si pensava che questa norma sarebbe potuta cambiare, quindi non abbiamo investito tanti soldi per poi perdere tutto. In questi anni le multiproprietà si sono allargate in Europa. I proprietari della Roma hanno comprato l’Everton, il Palermo è dei proprietari del City. Il Bari non ha debiti, ha un’attrattiva commerciale attraverso lo stadio, le maglie, il tifo. Se la multiproprietà sarà ammessa, le cose potrebbero cambiare. Se mai il Bari dovesse arrivare in Serie A, sarà mia responsabilità risolvere la situazione nel migliore dei modi. Intanto stiamo lavorando, investendo, creando e mi dispiace quando mi sento certe parole allo stadio. Quando si perde una partita, torno a casa cupo come tutti”. (ph. SSC Bari)
Tess Lapedota
Pubblicato il 21 Novembre 2024