Il Bari di Camplone quest’oggi sarà impegnato a Chiavari a caccia di conferme e continuità, mancata sinora. Il successo salutare sulla Ternana merita un seguito per continuare i sogni di gloria, in particolare quello svanito qualche stagione fa all’ultima curva. Mancheranno Di Cesare, Maniero, e Donkor per squalifica, ma la compagine biancorossa ha già dimostrato anche senza i suoi pezzi pregiati, di non temere nessuna avversaria e di giocarsela contro chiunque. Lontani dal San Nicola le vittorie sono arrivate con il conta gocce, ed è ora di fare sul serio qualora si vuole cambiare rotta ed invertire il trend negativo. In pole per ritornare titolare dal primo minuto c’è la “Zanzara” De Luca, rimasto in panchina nel turno infrasettimanale ma sicuramente è uno dei pochi ad aver trascinato la truppa pugliese anche in trasferta, come quando è capitato in quel di Cesena dove fu proprio l’artefice della prima rete con la partita che si concluse due a zero per i biancorossi. Di lì in poi il Bari è caduto più volte, in alcune occasione immeritatamente come in quel di Modena, Avellino e Cagliari, in altre come a Como, Trapani, Pescara è affondata quasi inerme sotto i colpi dei bomber delle squadre avversarie, Anche questa volta non ci è dato sapere l’elenco dei convocati perché perdura forse da oramai troppo tempo il silenzio stampa della società barese, ma quasi certamente la coppia dei centrali sarà formata da Rada e Tonucci con i terzini che saranno Di Noia e Cissokho; a centrocampo Savvas, affiancato da Dezi ed uno tra Valiani e Defendi, con quest’ultimo favorito ed in attacco il tridente composto da Sansone, Puscas e De Luca, fermo a sette reti e che scalpita di voler incrementare il proprio bottino con altrettanti centri pesanti. A favore dei biancorossi c’è inoltre anche la storia: i biancorossi nello scorso torneo quando c’era alla guida dei Galletti ancora Devis Mangia si imposero per 2-0 con le reti di Ciccio Caputo, che quest’oggi si troverà sull’altro fronte, e di Cristian Galano autore di un tiro devastante che si infilò nel sette senza lasciare scampo all’estremo difensore avversario. Parola al rettangolo di gioco!
M.I.
Pubblicato il 5 Marzo 2016
