Cronaca

De Santis parla già da segretario del Partito Democratico

Il candidato alla guida del Pd in Puglia, Domenico De Santis, ha presentato ieri nella sede barese del partito la sua candidatura, parlando già da segretario. Infatti, il proposto successore di Marco Lacarra al vertice del Pd pugliese, essendo un candidato unico proposto dall’area Bonaccini, ma sostenuto anche dalle altre tre anime interne presenti al prossimo congresso dei dem, si è già immedesimato nel ruolo annunciando gli obiettivi della sua missione. “Il Pd deve diventare un partito popolare” ha affermato perentoriamente De Santis, coscio evidentemente del fatto che, allo stato attuale, aggettivare il suo partito con il termine “popolare” non sarebbe in effetti tanto appropriato. “Ci sono fasce delle popolazione – ha rilevato il prossimo segretario pugliese dei dem – fra le quali la povertà è in aumento” Inoltre, proseguendo ha aggiunto: “Siamo di fronte al raddoppio dei mutui e il governo non ha fatto nulla. Questa è la grande emergenza di questo Paese e noi non possiamo rimanere fermi”.  Ed ancora: “Se vogliamo insegnare ai giovani cosa sia la militanza, il Pd deve tornare in piazza con i gazebo, davanti alle fabbriche con il volontariato”. Ma, per De Santis, il partito “deve parlare di povertà e ambiente perchè questi sono i nostri cardini”. Con tali presupposti il Pd – secondo il successore di Lacarra – può “ambire al 30-35 per cento, se ricominciamo a dare voce a tutti, dividendoci sulle idee e non sulle candidature”, annunciando che per quella del segretario provinciale di Bari è stato raggiunto un accordo sul nome di Pino Giulitto, attualmente sindaco di Bitritto. Parlando, poi, di ciò che si augura di attuare, De Santis ha dichiarato: “Proveremo a vincere tutte le sfide”, alludendo evidentemente anche a quella delle politiche, e “lo faremo – ha sottolineato il futuro neo segretario pugliese dei dm, ricostruendo i circoli come luoghi veri, nei quali si fa politica”. “Un partito di sinistra deve avere – per De Santis – anche una funzione educativa” e, quindi, “stare nei luoghi del disagio, riuscire a guardare in faccia la povertà”. Perciò l’erede di Lacarra alla guida del Pd pugliese chiede che vengano mantenute aperte le sezioni e di aprire tutti i circoli di Bari, “affinchè tornino a essere un luogo nel quale i cittadini possano trovare una parola di conforto”. De Santis ha poi elencato le prossime sfide a livello locale. Ossia, la prima al Comune di Brindisi e ad ottobre a Foggia, per poi iniziare anche a costruire quella delle Comunali di Bari. Per poi cercare di vincere la battaglia di rimanere al governo della Puglia. Da De Santis è partito già anche un Invito generalizzato ad iscriversi al Pd,” perchè il partito – almeno nelle intenzioni del debuttante neo segretario pugliese – verrà e sarà fatto da giovani e donne”, oltre che “da voci dissonanti”. “Sarà un partito plurale, ampio, largo e in sintonia con la società civile” – ha aggiunto inoltre De Santis, ricordando che “la sconfitta del 25 settembre è stata sonora” per i dem e per l’itero centrosinistra. Ed ancora: “Abbiamo bisogno di costruire un partito che stia fra la gente, che non litighi al suo interno per le candidature, ma riesca a costruire una comunità democratica”, esultando del fatto che finalmente sono state scongelate le energie del partito e che” il congresso del Pd in Puglia sarà grande, con decine di migliaia di persone in quasi 300 circoli”. “Al mondo deluso dai ‘5 Stelle’ – ha esortato De Santis – chiediamo di aderire al Pd per provare a contrastare insieme le destre che governano il Paese”. Ed al fine di “provare a costruire una candidatura unitaria” ha reso noto di aver fatto le consultazioni, trovando persone – ha sottolineato in fine il prossimo segretario pugliese dei dem – con le quali ho parlato del Pd che verrà, non delle poltrone”. E riferendosi al segretario uscente De Santis ha detto: “Marco Lacarra ha svolto il ruolo di segretario finora da grande incassatore”, evidenziando che “per fare il segretario del Pd occorre avere tanta pazienza, ma con la barra dritta i risultati arrivano”. E concludere: “Noi governiamo la Puglia, quindi per me sarà difficile fare meglio dei miei predecessori”. Quindi, con la presentazione ufficiale della candidatura unitaria di De Santis (i termini scadevano ieri) in Puglia il congresso regionale del Pd si è aperto formalmente, ma verosimilmente è già stato chiuso, in quanto gli accordi ed assetti interni dovrebbero essere stati sostanzialmente raggiunti prima del dibattito congressuale fra le quattro anime che richiamano agli aspiranti quattro segretari nazionali (Stefano Bonaccini, Elly Schlein, Paola De Micheli e Gianni Cuperlo). Per la cronaca riferiamo anche che anche in Piemonte c’è stata la convergenza su un nome unitario per la segreteria regionale, ossia sul consigliere regionale Domenico Rossi. Invece, in Toscana si andrà alle primarie, con il duello fra la consigliera regionale Valentina Mercanti, appoggiata dall’area che a livello nazionale sta con Bonaccini, e il deputato Emiliano Fossi, per la mozione di Elly Schlein. In altre regioni, come la Campania e la Sardegna, le manovre sono ancora in corso. Le primarie sono in programma il 26 febbraio prossimo. Punto comune dei quattro candidati in corsa per la poltrona più alta degli uffici romani del Pd di Largo del Nazareno è il ricambio dei vertici del partito. Ci riusciranno effettivamente a dare, se non il nome, almeno un nuovo programma e volto al Pd? Le premesse congressuali finora non sono state forse delle migliori. Però, in politica – come suole dirsi – “mai dire mai”. Vedremo.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 28 Gennaio 2023

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