Debutta oggi il nuovo Consiglio comunale
Oggi prima riunione a Palazzo di Città dei 36 rappresentanti eletti lo scorso 26 maggio a ricoprire la carica di consigliere del Comune di Bari. Non tutti, però, andranno a sedersi tra i banchi consiliari dell’aula “Dalfino”, perché – come è noto – alcuni di essi (Pietro Petruzzelli e Paola Romano del Pd, Carla Palone della civica “Decaro sindaco”, Vito Lacoppola della civica “Decaro per Bari” e Francesca Bottalico della civica “Bari bene comune”) sono stati scelti dal sindaco, Antonio Decaro, per il ruolo di assessore e, quindi, per la nota incompatibilità tra i due ruoli il loro posto in consiglio sarà occupato sin dall’odierna seduta dai primi dei non eletti delle rispettive liste. La vera novità nella composizione del Consiglio comunale di Bari uscito dalle urne dello scorso fine maggio è stata il numero di presenze femminili elette all’interno della nuova Assemblea cittadina, che sarebbe stato di 15 donne sui 36 seggi totali da occupare, se tre donne (per l’appunto Bottalico, Palone e Romano) già in forza nel precedente esecutivo cittadino non fossero state riconfermate nel rispettivo incarico di giunta. Quindi, il numero delle donne che, tra maggioranza ed opposizione, comporrà effettivamente l’Assemblea cittadina barese in debutto oggi sarà di 12 anziché di 15, perché i rispettivi subentranti sono tutti uomini. Nonostante ciò il neo consiglio comunale barese resta quello più “rosa” della storia cittadina. Infatti, neppure ai tempi in cui l’Aula barese era formata 60 consiglieri (fino alle elezioni del 1990) le donne elette avevano raggiunto una presenza elevata, sia in numero che in percentuale, come quella attuale. Ovvero il 44% di presenze femminili dell’intero consiglio uscito dalle urne a fine maggio scorso, ridottosi al 33% effettivo, a seguito del passaggio in giunta delle citate tre donne elette. Altra novità assoluta per il neo proclamato consiglio comunale barese è la presenza tra i componenti di una giovanissima rappresentante, Laura Manginelli (Lega), che, con i suoi 18 anni compiuti poco prima della presentazione delle liste, risulta essere la più giovane d’Italia in tale veste. Per la cronaca, ricordiamo che la maggioranza di centrosinistra uscita dalla coalizione di 11 liste che hanno sostenuto Decaro nella scorsa campagna elettorale è di 24 esponenti, mentre i restanti 12 sono consiglieri di opposizione (3 del M5S e 9 dalle liste della coalizione di centrodestra). Ma vediamo nei dettagli i nomi di tutti i 36 eletti. Maggioranza (24):Elisabetta Vaccarella, Paola Romano, Pietro Petruzzelli, Micheleangelo Cavone, Micaela Paparella, Domenico Scaramuzzi, Marco Bronzioni del Pd. A Petruzzelli e Romano subentrano Nicola Amoruso e Pierluigi Introna. Carla Palone, Nicola Loprieno, Annarita La Penna, Alessandro Visconti e Livio Sisto della civica “Decaro sindaco”. A Palone subentra il primo dei non eletti Giuseppe Giannuzzi; Vito Lacoppola, Pietro Albenzio, Alessandra Anaclerio e Giuseppe Cascella della civica “Decaro per Bari”.A Lacoppola subentra Annalisa Pennisi. Francesca Bottalico della civica “Bari Bene Comune” ha lasciato il posto a Danilo Cipriani.Giuseppe Neviera (Iniziativa Democratica); Anita Mauodinoia e Giuseppe Di Giorgio (Sud al Centro); Silvia Russo Frattasi (Progetto Bari); Salvatore Campanelli (Democratici e Progressisti); Pasquale Magrone (Popolari per Bari); Nicola Acquaviva (Avanti Decaro). Opposizioni (12): Maria Elisabetta Pani, Antonello Delle Fontane e Alessandra Piergiovanna Simone del M5S. Francesca Ferri della civica “Sport Di Rella”. Pasquale Di Rella e Carmen Lorusso della civica “Di Rella Sindaco”. Michele Picaro, Fabio Saverio Romito, Giuseppe Viggiano e Laura Manginelli della Lega. Antonio Ciaula di “Forza Italia” e Filippo Melchiorre di “Fratelli d’Italia”. Pertanto, sul fronte della proclamazione ufficiale degli eletti avvenuta lo scorso 8 Agosto, con notevole ritardo rispetto alla data delle elezioni e ad analoghe esperienze del passato, non ci sono state sostanziali novità rispetto a quanto già noto ufficiosamente all’indomani dello spoglio delle schede.I punti all’Odg della prima seduta del nuovo consiglio comunale sono sette, di cui i primi cinque sono argomenti obbligati, quali per l’appunto la surroga degli eletti che si sono dimessi, o non hanno accettato l’elezione, perché nominati in giunta; la presa d’atto del giuramento del sindaco, Antonio Decaro, avvenuta a giugno scorso, subito dopo la proclamazione ufficiale; la presa d’atto delle nomine degli assessori e del vice-sindaco e poi, al quarto e quinto punto dell’Odg, l’elezione a scrutinio segreto del presidente del consiglio e del vice. Il sesto punto riguarda l’elezione da parte del consiglio della commissione elettorale comunale prevista dal DPR n. 223 del 1967 ed il settimo l’approvazione di una convenzionetra il Comune di Bari e la Città metropolitana di Bari, ai sensi degli artt. 30 e 98 del Tuel (ndr – Testo unico sugli enti locali), per una gestione associata dell’Ufficio del Segretario generale. Per l’elezione del presidente del consiglio e del vice – come è noto – per i primi tre scrutini occorre una maggioranza qualificata dei 2/3 del plenum consigliare. Maggioranza qualificata che in teoria la coalizione di Decaro uscita vincitrice dalle urne avrebbe sulla carta, ma che – secondo indiscrezione – in realtà non ci sarebbe, perché tra i 24 esponenti di centrosinistra potrebbero esserci già i primi malpancisti causati da alcune scelte del sindaco per la composizione della sua nuova giunta. Però, non è da escludere che i numeri che mancherebbero a Decaro per far eleggere al primo colpo il presidente del consiglio potrebbero giungere da accordi con le opposizioni, a cui spetta l’indicazione del vice presidente dell’aula “Dalfino”. Al riguardo delle scelte che l’Assemblea cittadina potrà fare per la guida dei lavori in aula, potrebbe esserci la novità sia di un presidente che di un vice in quota rosa, visto l’altissima percentuale di donne presenti nel neo consiglio. I nomi? Nelle fila della maggioranza il nome femminile più accreditato è sicuramente quello del consigliere più suffragato della lista di maggioranza relativa, il Pd. Vale a dire Elisabetta Vaccarella, che in quanto consigliere “anziano” in senso tecnico, ossia con cifra individuale più alta (voti di preferenza + voti di lista), ha firmato la convocazione odierna del consiglio. Vaccarella – come è noto – è espressione anche elettorale del segretario del Pd pugliese, Marco Lacarra. Tra le fila dell’opposizione i nomi al femminile per il ruolo di vice presidente sono più d’una. Infatti, tra le tre elette nelle fila del centrodestra e le due elette nel M5S, le pretese a vice guida dell’aula “Dalfino” di certo non mancano. Però, non si escludono le sorprese. Soprattutto nei numeri finali della votazione che, come detto, essendo a scrutinio segreto, potrebbe comunque riservare qualche piccolo imprevisto, sia tra le fila della maggioranza che tra quelle delle opposizioni. Vedremo.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 29 Agosto 2019