Cronaca

Decaro a piedi nudi per i migranti. Per i tanti baresi indigenti quando sfilerà in mutande?

C’era anche il primo cittadino barese Antonio Decaro avantieri pomeriggio fra i partecipanti alla marcia organizzata per solidarizzare con i migranti , protagonisti di un esodo biblico che soprattutto negli ultimi tempi sta interessando gran parte dell’Europa. Al corteo cittadino, oltre al Sindaco, hanno partecipato anche esponenti delle istituzioni locali. Su queste forme estemporanee di solidarietà alquanto sui generis ,condite di stucchevole demagogia, è più giusto che il giudizio  venga espresso dai cittadini  , critici sulla presenza di politici a simili manifestazioni. Dando però per buono ed autentico il sentimento che ha animato Decaro nel partecipare a questa iniziativa vorremmo, terminata la liturgia per telecamere su questo evento,  esplicitare allo stesso  alcune considerazioni in merito allo stato di indigenza in cui versa una parte non esigua di baresi. E’ a conoscenza il nostro Sindaco dello stato di grande sofferenza sociale in cui vivono gli abitanti dei rioni periferici? L’elenco delle doglianze è ovviamente chilometrico: dal degrado assoluto, alla disoccupazione, all’assenza di servizi (nonostante l’enormità di tasse locali) alla mancanza di abitazioni, giusto per citare alcune delle emergenze in ambito cittadino. E’ a conoscenza il Sindaco Decaro del fatto che esistono realtà al limite del paradossale per le quali cittadini disoccupati, per aver un posto dove dormire, occupano ruderi fatiscenti sul lungomare, nei quali sono costretti a convivere in condizioni di miseria assoluta con topi e blatte? Se nessuno dei suoi collaborati non lo ha ancora informato , il Sindaco contatti pure la nostra  redazione, saremo lieti di fornirgli i nomi di alcuni baresi che sopravvivono in simili indegne condizioni. E’ a conoscenza il nostro primo cittadino del fatto che, giusto per essere monotoni, noiosi e ripetitivi, mentre lui sfilava a piedi nudi a mo’ di  novello San Francesco, la solita nidiata di bambini rom si aggirava per il centro cittadino chiedendo soldi e cibo ai passanti? Se Antonio Decaro, di cui in altre occasioni abbiamo apprezzato  l’ animo filantropico ,si degnasse pure si solidarizzare con i tanti  indigenti della sua città farebbe cosa buona e giusta, tanto per rimanere in termini eucaristici. Con la sua giunta di rampanti professionisti, bravi certamente nelle loro  attività, ma ancora acerbi  politicamente ( alcuni di loro prima dell’incarico assessorile non distinguevano una delibera da un ordine del giorno) solidarizzi anche con i baresi che hanno difficoltà a mettere insieme il pranzo con la cena. Alcuni nostri cittadini, giusto per scadere in una lacrimevole demagogia, sono costretti a dormire ancora in auto. E se  Decaro proprio intende organizzare questa ulteriore manifestazione di solidarietà in ambito locale,  non lo faccia scalzo come il poverello di Assisi ma   in mutande, per manifestare la sua vicinanza ai poveracci di Bari. Prego astenersi adiposi ed inflacciditi politici locali, non abbiamo bisogno di altre penitenze.

 

Piero Ferrarese


Pubblicato il 12 Settembre 2015

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