Decaro alza la paletta rossa: “Basta ritardi e disagi sui binari Bari-Roma”
Siamo alle solite: ritardi fino a due ore e oltre dei treni, gente ferma sui piazzali delle stazioni e stavolta non c’era nemmeno la scusa dell’ondata di maltempo su Bari o su Roma, creando però lo stesso forti disagi alla circolazione ferroviaria nella tratta dalla Capitale a Bari. Nel capoluogo pugliese, come conferma il tabellone orario delle 9.32 della mattina, sono sempre diversi i convogli che accumulano ritardi che sono oramai quasi la norma, fino all’ora e mezza. Non si ancora quando la situazione verrà normalizzata, ma è comunque forte l’indignazione dei passeggeri: tra loro molti lavoratori e pendolari, ma anche professionisti che hanno preferito ancora una volta il treno agli altri mezzi di comunicazioni, certamente più comodi e veloci. Ma fino a quando? Stavolta il sindaco di Bari Antonio Decaro non è rimasto a guardare o, come sarebbe il caso di dire, nella sala di attesa della Stazione Centrale di Bari o di Roma/Termini ad aspettare e ha inviato ieri mattina una nota all’amministratore delegato di “Trenitalia spa” proprio per segnalare i ripetuti ritardi registrati nelle ultime settimane dai treni Frecciargento che collegano Bari a Roma. E che, come si legge in una nota diramata dallo stesso Comune di Bari, risultano non più sostenibili in particolare per quanti utilizzano la tratta per motivi di lavoro. “Tale situazione di disagio – ha messo nero su bianco il primo cittadino barese – finirà per disincentivare l’utilizzo del treno come mezzo di collegamento alternativo, comodo e confortevole tra il versante adriatico e quello tirrenico del nostro Paese, determinando un impatto negativo sulle prospettive di crescita economica e sociale di un territorio, quello dell’area metropolitana barese, al momento sprovvisto di treni sia ad alta capacità che ad alta velocità”. La nota si conclude con la richiesta di un intervento volto a rimuovere le criticità, tecniche e logistiche, alla base dei continui ritardi e a ripristinare la puntualità di un collegamento che, al suo varo, aveva suscitato grande entusiasmo tra i viaggiatori. “In questi anni – ha chiarito lo stesso Decaro – abbiamo lottato per vederci riconosciuto almeno un collegamento diretto, che rappresenta un diritto fondamentale alla mobilità per i cittadini, alla pari con le altre grandi città del Paese. E ora vediamo vanificati tutti i nostri sforzi, perché assistiamo nei fatti a un depotenziamento delle tratte esistenti a causa dei continui ritardi. Per questo sosteniamo le ragioni di tutti i cittadini pugliesi che protestano per un disservizio grave in un Paese che ragiona di autonomia differenziata ma non garantisce pari accesso ai diritti fondamentali sul territorio nazionale. Dalla Puglia deve arrivare un messaggio forte e chiaro: l’Italia non finisce a Roma e il Governo si deve fare garante di queste nostre istanze con Trenitalia e con tutti i gestori dei servizi nazionali”. Belle parole, ma ancora rallentate dai troppi ritardi e disagi nelle stazioni ferroviarie pugliesi e capitolina.
Antonio De Luigi
Pubblicato il 6 Marzo 2019