Decaro candidato governatore? Per Avs non è un nome per cambiare “rotta”
Bonelli, Fratoianni e Vendola d'accordo nella necessità di un effettivo rinnovamento per il governo della Regione, che evidentemente non può essere la "protesi" di Emiliano

L’ipotesi della candidatura a governatore in Puglia dell’europarlamentare barese Antonio Decaro del Pd è un’idea che forse non piace tanto al partito della sinistra Avs, che fa capo ad Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Infatti, il co-portavoce di Europa Verde e deputato di “Alleanza Verdi e Sinistra”, a margine di un incontro regionale del partito in corso a Bari, rispondendo alle domande su un’eventuale candidatura di Decaro alla presidenza della Regione Puglia per il dopo-Emiliano, ha affermato: “Dobbiamo portare più giustizia sociale e più giustizia ambientale. Ma è importante anche costruire una discontinuità perché il nemico che noi vediamo è il trasformismo. Ecco perché diciamo al presidente Emiliano ‘stop al trasformismo’, vogliamo una alleanza determinata su questi punti”. Poi, entrando più nello specifico, Bonelli ha aggiunto: “Decaro è una figura estremamente autorevole, ma quello che noi vogliamo costruire in questa regione è un programma in netta discontinuità che porti temi fondamentali della partecipazione della giustizia sociale e della giustizia ambientale”. Come a voler dire, Decaro è una figura importate per il centrosinistra, ma in Puglia serve discontinuità con il trasformismo dell’attuale governatore. Un trasformismo che per il leader di “Europa Verde” ha portato evidentemente alla lottizzazione di un organismo scientifico come l’Arpa, l’Agenzia regionale per l’ambiente, che secondo Bonelli invece va fermata. Infatti Bonelli, riferendosi alla nuova governance dell’Agenzia per l’ambiente, che prevede un consiglio di amministrazione, come stabilito da un articolo inserito nell’ultima legge di bilancio della Puglia, ha seccamente concluso: “La politica deve essere fuori dall’Arpa e deve essere indipendente e non lottizzata dalla politica”. Anche il segretario nazionale di “Sinistra italiana”, Fratoianni, anch’egli presente all’incontro barese di Avs, rispondendo sempre in merito all’ipotesi di una candidatura di Decaro a governatore, ha commentato: “Oltre che essere un amico, è una persona di grandissima qualità e io penso che ciascuno può dare un grande contributo, tenendo sempre bene a mente che la priorità sta nel progetto politico, nelle cose che dici, che fai e nel modo con cui le fai, dando un chiaro segno al governo e che abbia al centro l’idea di trasformare la realtà. Quello che non va fatto mai è pensare che la politica o il potere servono a mettere in equilibrio gli interessi che già stanno lì, cioè a gestire piccolo cabotaggio”, perché per il segretario di Si “la politica serve a cambiare le cose” e non certo ad essere il garante dello ‘status quo’, come probabilmente è considerata l’eventuale candidatura a governatore di Decaro. Quanto alle frizioni con il governatore Emiliano, dopo l’esclusione ad aprile scorso dalla giunta regionale dell’ex assessora all’Ambiente ed espressione di Avs, Anna Grazia Maraschio, Fratoianni ha aggiunto che “bisogna pensare al futuro” e “bisogna farlo con gli alleati contribuendo a costruire una coalizione in grado di continuare a vincere in Puglia e di fare ancora meglio sul piano del governo”. “Alleanza Verdi Sinistra, che cresce in tutto il Paese – ha detto ancora il segretario – l’abbiamo definita una proposta irreversibile perché è molto più di un’alleanza elettorale tra due partiti, è una proposta che allea due culture politiche”. Per poi concludere: “Non abbiamo peli sulla lingua, non siamo quelli delle mance, diciamo le cose chiare: dalla guerra alla crisi climatica, al lavoro, alla diseguaglianza, ai diritti fondamentali, alle libertà. Abbiamo su tutto questo idee chiare, coraggiose e innovative”, perché “siamo sempre più, in modo evidente, uno dei perni nella costruzione di una coalizione alternativa alle destre”. Anche l’ex governatore pugliese e presidente nazionale di “Sinistra italiana”, Nichi Vendola, presente anch’egli a Bari all’incontro regionale di Avs, si è espresso in maniera ambigua e verosimilmente non favorevole alla candidatura a presidente della Regione di Decaro, per il centrosinistra pugliese. Infatti, Vendola ha dichiarato: “Decaro? E’ una risorsa del centrosinistra, ma questo è un mettere il carro davanti ai buoi.
La necessità fondamentale è discutere di che idea di Puglia abbiamo. Qual è la Puglia che immaginiamo nel 2050. Da tutti i punti di vista: investimenti per i giovani, per la scuola, per il lavoro, per la protezione ambientale. Questo deve essere il centro della nostra iniziativa, aggiungendo che “in Puglia bisogna rilanciare un’esperienza, perché una coalizione deve essere anche un sogno, soprattutto per i più giovani”. Quanto, poi, ad un bilancio sulla legislatura Emiliano che si avvia a conclusione, Vendola ha polemizzato ironizzato che, al di là di quello che si sarebbe potuto fare di più, “avrei fatto qualcosa in meno, avrei fatto qualche consiglio di amministrazione in meno”. “Noi – ha concluso l’ex governatore pugliese – dobbiamo mettere ora al centro della coalizione un progetto di Puglia che guardi innanzitutto ai problemi, alle criticità che sono anche serie”. Ossia “l’inverno demografico, la crisi idrica, la povertà, i giovani a cui va data una speranza”. E, anche per Vendola, “Alleanza Verdi Sinistra è la parte della coalizione di centrosinistra che mette al centro il diritto alla dignità e la giustizia ambientale, cioè la protezione del paesaggio, del territorio, dell’ambiente contro una destra di cannibali, la destra che vuole devastare lo stretto di Messina, la destra dell’abuso del consumo di suolo, la destra che non gliene frega niente del cambio climatico”. Insomma, stante a quanto affermato a Bari da questi tre leader di Avs, la candidatura di Decaro a presidente della Regione è considerata come una continuità del governo regionale uscente e del trasformismo che l’ha caratterizza. E, quindi, pur cambiando il nome, il modo di governare non cambierebbe. Ovvero la gestione statica di interessi particolari più che quelli di carattere generale, quali la tutela dell’ambiente in primis. Pertanto, a differenza di quanti considera Decaro l’outsider per continuare a far vincere il centrosinistra pugliese, per Bonelli, Frantoianni e Vendola il nome ottimale di una coalizione effettivamente progressista ed innovativa non sarebbe verosimilmente Decaro. E questa è sicuramente una prima “campana” che suona in dissenso. Ma forse non sarà la sola!
Giuseppe Palella
Pubblicato il 1 Febbraio 2025