Decaro e un bilancio di fine anno fatto di cose lasciate in sospeso
Si è svolta nella sala giunta di Palazzo di città la tradizionale conferenza stampa di fine anno del sindaco di Bari, Antonio Decaro, per tracciare un bilancio del 2021. Questa volta, però, in detta occasione il Primo cittadino barese non si è limitato ad elencare soltanto le cose fatte e gli obiettivi raggiunti dalla sua gestione della città nel 2021, ma ha voluto innanzitutto ricordare le opere e gli interventi non portati a termine o non effettuati nell’anno che si sta per concludere, per poi scusarsi con la cittadinanza del ritardo nella realizzazione. Infatti, il sindaco ha esordito dichiarando: “Quest’anno ho deciso di cambiare lo schema della conferenza stampa di fine anno”. Per poi spiegare che, a suo avviso, “sia giusto provare a mantenere con i cittadini un rapporto trasparente basato su dati oggettivi rispetto ai risultati raggiunti dall’amministrazione”. Perciò Decaro ha citato un elenco di alcuni errori commessi dalla sua Amministrazione nell’anno che sta per concludersi, indicandone dodici (uno per ogni mese dell’anno) anche se, per sua stessa ammissione, potrebbero essere stati fatti “molti di più”. L’dea manifestata dal Primo cittadino barese è quella di voler “cominciare il nuovo anno con una azione” ritenuta da lui “tra le più sane e positive”. Ovvero, chiedere scusa a tutta la città e poi prendere l’impegno di porre rimedio a questi errori, realizzando le opere e attivando i servizi che nell’anno che volge a termine non sono stati avviati o completati.
Ma vediamo qui di seguito quali sono i dodici “errori” che, a detta del sindaco, la sua Amministrazione ha commesso nel 2021. 1. Estensione raccolta differenziata porta a porta nel quartiere San Paolo; 2. Avvio gara waterfront Santo Spirito; 3. Apertura chioschi waterfront San Girolamo; 4. Potenziamento uffici anagrafe; 5. Avvio gestione ex Mercato del pesce; 6. Avvio nuova concessione Torre Quetta; 7. Estensione della Zsr quartiere Libertà; 8. Apertura parco Rossani; 9. Acquisto nuovi mezzi per la pulizia delle strade; 10. Avvio dei lavori per la manutenzione delle strade; 11. Sistemazione dello stadio San Nicola; 12. Attivazione bike sharing. Ma questo è stato l’esordio della conferenza stampa perché, subito dopo il bilancio in negativo dell’attività del 2021, Decaro ha aggiunto “le tantissime cose invece portate a termine, i progetti avviati, i servizi e gli aiuti concessi alle famiglie, alle imprese e agli operatori colpiti dalle restrizioni legate al Covid. Per poi concludere che “il 2022 sarà – a suo dire – un anno in cui dovremo lavorare tanto, per completare gli interventi non portati a termine, ma anche per far fronte all’ingente quantità di fondi che sono arrivati e che arriveranno ancora” e che “da una rapida disamina” ha contato “circa 1 miliardo di euro di finanziamenti già ottenuti attraverso le nuove risorse legate al Pnrr”. Un “importo che – ha sottolineato in fine il sindaco – la Città di Bari non aveva mai ottenuto nella sua storia”. Un dato, quest’ultimo, sicuramente inconfutabile e conseguito anche grazie ad una serie di fattori contingenti, quali ad esempio l’emergenza pandemica ed il conseguente Pnrr ottenuto a livello nazionale dalla Ue, oltre alla deroga concessa, a livello nazionale, al rispetto del “Patto di stabilità” nei bilanci degli enti locali. Come pure inconfutabile è anche il fatto che Bari non aveva mai avuto prima dell’era Decaro alcuna Amministrazione che avesse fatto della “propaganda” il suo principale e miglior strumento di gestione della città. Al di là di ogni ragionevole ed oggettivo risultato. Ma questo, sicuramente, è tutto un altro discorso che esula dai giudizi e dai bilanci in chiaro-oscuro che sull’Amministrazione barese danno effettivamente i semplici cittadini.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 31 Dicembre 2021