<>, ripete Tonino Gadaleta, da anni in prima linea prima come presidente circoscrizionale a Picone/Poggiofranco e adesso come coordinatore del Comitato Municipi per Bari a favore del passaggio di poteri e competenze dall’ente centrale agli organi periferici. E per dopodomani, lunedì 38 ottobre, chiama a raccolta dinanzi al portine di Palazzo di Città e poi a seguire i lavori del Consiglio Comunale cittadini e comitati che al secondo punto dell’ordine del giorno hanno l’approvazione della delibera di giunta sulla divisione territoriale in cinque municipi. Che lui, molto ironicamente, chiama ‘fantamunicipi’. Gadaleta ha la memoria lunga: <>. Nel periodo successivo all’approvazione del Regolamento sul Decentramento nel maggio del 2006, regolamento fra l’altro approvato all’ultima ora per evitare al nomina del commissario ‘ad acta’. Infatti, proprio mentre il consiglio regionale nel febbraio del 2010 era sul procinto di approvare i comuni autonomi irruppe durante i lavori il Sindaco di Bari, Michele Emiliano, che si impegnò in maniera solenne che avrebbe istituito al comune di Bari I Municipi. Forti delle esperienze del passato il Comitato Municipi per Bari costituitosi nel 2005 in continuità delle precedenti esperienze e sulla base delle nuove disposizioni statutarie promosse di concerto ad ad altri movimenti cittadini la Petizione Popolare con la quale si chiedeva in sostanza l’applicazione dello Statuto e del Regolamento in materia di Decentramento riconoscendo l’attribuzione delle funzioni, dell’autonomia gestionale e programmatica nella visione dell’istituzione dell’Area metropolitana. La Petizione Popolare nel luglio 2012, a Bari, fu approvata all’unanimità dal consiglio comunale restata sino ad oggi solo pia intenzione. Per l’individuazione del numero dei nuovi municipi baresi e i loro confini, la Giunta comunale ha commissionato, bisogna ricordarlo, una spesa di 30.000 Euro L’Ipres, istituto di ricerca. Gli esiti dell’indagine socio-economica dell’Ipres non ha ad oggi prodotto alcuna volontà al comune e alle forze politiche di individuare nè confini e nè numero dei Municipi condivisi. La Giunta comunale ha proposto nell’agosto del 2012, un vero blitz, l’istituzione dei 5 Municipi e composizione numerica dei futuri consigli municipali. <>. Dopodomani, dunque, cittadini e comitati faranno sentire il fiato sul collo a un Consiglio Comunale già imballato, che rischia di ingripparsi ancora una volta sul delicato tema del decentramento…
Francesco De Martino
Pubblicato il 27 Ottobre 2013