Degrado al quartiere Libertà, i residenti: “Ora scendiamo in piazza”
Intere strade e viali trasformati in dormitori a cielo aperto e per tutto l’anno, col caldo e col freddo; negozi che abbassano le serrande per non rialzarle più e restare chiusi, così com’è chiuso da oltre cinque anni il distretto sanitario di via Crisanzio, in eterna ristrutturazione. Ma anche giardini come quello dedicato al compianto Mimmo Bucci in stato perenne abbandono, con gli extracomunitari da quelle parti spesso ubriachi, che non disdegnano risse e sfottò alle giovani di passaggio: il quadro di degrado del rione Libertà non cambia da anni. Ma ora i residenti del quartiere hanno deciso di dire ‘basta’ e sono pronti a scendere in piazza per protestare; per gridare forte e chiaro il rifiuto allo stato vergognoso in cui versa da anni l’intero quartiere tornano in prima fila Luigi e Michele Cipriani, dirigenti del Movimento Politico “Riprendiamoci il Futuro”. Sono sempre Cipriani padre e figlio, stanchi di silenzi e omertà da parte di enti e istituzioni pubbliche, che promettono di organizzare presto un corteo di protesta, presumibilmente il secondo venerdì di aprile, comunque nella porima decade del mese entrante. Il corteo di protesta – sempre secondo i piani del movimento – attraverserà le vie principali del Libertà. <<Alle favole trite e ritrite che ci raccontano i nostri amministratori contrapponiamo la realtà dei fatti>>, attaccano Michele e Gino Cipriani. E la realtà parte dalla soppressione indiscriminata di tantissimi servizi pubblici, sottratti ai residenti, mentre le strutture pubbliche sono oramai in totale stato di abbandono. In Corso Italia e vie limitrofe, tanto per riportarci a una battaglia portata avanti per anni dal movimento di Cipriani, si aggrava sempre più il degrado. E la sicurezza è sempre più a rischio per i residenti a causa dell’ormai cronica presenza h24 dei senza fissa dimora. Senzatetto e vagabondi che possono senz’altro essere ritenuti alla stregua di veri e propri ‘residenti’, sotto i porticati FAL tra via Manzoni e Corso Italia, appunto. E i commercianti, soprattutto i pochi sopravvissuti della storica Via Manzoni, sono sempre più in agonia per assenza di iniziative da parte di un assessore al Commercio noto per la sua indifferenza, senza dire che l’unico centro di aggregazione per il quartiere, “grazie” a questa amministrazione, è stato sopprresso. Vale a dire chiuso definitivamente. L’ex consigliere comunale Gino Cipriani pennella a colori sempre più foschi il quadro del quartiere che conosce meglio delle sue tasche. <<Sono stati soppressi gli uffici anagrafici che erano ubicati all’interno della sede del 1° Municipio, mentre il distretto sanitario di Via Crisanzio è chiuso da oltre cinque anni per ristrutturazione e ad oggi non si conoscono le modalità e tempi della sua riaperturasoppressi. Anche gli sportelli dell’Azienda municipalizzata che eroga il gas che prima funzionavano regolarmente all’interno della sede 1° Municipio. Ma anche il mercato coperto di Via Nicolai è in totale stato di abbandono, privo perfino dei servizi più elementari e il parco ‘Mimmo Bucci’ è privo di manutenzione e guardiania, tanto da essere ritenuto da tantissimi residenti infrequentabile>>. L’elenco dei pezzi che cadono d’un quartiere che non è periferia, ma nemmeno centro della città è ancora molto, ma molto lungo…per il resto appuntamento ad aprile.
Francesco De Martino
Pubblicato il 23 Marzo 2022