Degrado e abbandono: ecco la Fiera di barriere, barricate e cerotti
Mancano appena un paio di settimane all'inaugurazione e solo un miracolo potrà mutare la realtà
Salvo un miracolo, l’annunciata Fiera del Levante di Bari potrebbe essere ricordata come quella di barriere, divieti, cerotti e percorsi obbligati quasi come in un cantiere: l’ennesima magra figura per chi cura la gestione e vorrebbe riaprire le porte alla Campionaria barese dal 9 al 17 settembre. E cioè tra poco più d’un paio di settimane. A rilevare la situazione di degrado e abbandono di viali e padiglioni, ma soprattutto dell’area monumentale di quella che sarà quest’anno l’esposizione barese, è stata Confartigianato. Che, appunto, ha messo gli occhi in particolare sulla zona monumentale della Fiera, con una pila di fotografie e filmati a immortalare ritardi e incuria dei vertici tecnico/amministrativi negli uffici del lungomare Starita, a Bari. Ma entriamo nei dettagli. «Denunciamo ormai da tempo lo stato di degrado in cui si è lasciata scivolare la zona più prestigiosa della fiera, quella monumentale, con padiglioni pericolanti, vegetazione non curata, cumuli di rifiuti, strade e arredi molto più che ammalorati; da ultimo in occasione del Consiglio che ha eletto la nuova presidente della Camera di Commercio di Bari, perché nella casa delle imprese si affronti collegialmente un tema che riguarda l’economia del nostro territorio>>, spiega il presidente dell’Unione Provinciale Sindacati Artigiani/Confartigianato Francesco Sgherza. Per il quale, inutile dirlo, assistiamo al <<decadimento progressivo>> dell’ente/fiera e della storica campionaria barese che, anziché essere affrontato di petto, ha indotto gli organizzatori a precludere l’accesso alla zona. Escludendola in pratica dai percorsi fruibili dai visitatori in occasione della prossima campionaria di settembre. E così si decide di gettare la polvere sotto al tappeto, chiudendo gli occhi dinanzi al tracollo della fiera con qualche divieto. Insomma, ci troviamo di fronte alla creazione d’un ‘ghetto’: a eccezione dei padiglioni della Regione Puglia e del Comune di Bari, inglobati nell’aria allestita per i visitatori della campionaria, tutta la restante area a ridosso della fontana ‘Monumentale’ risulta preclusa ai visitatori. Un colpo per chi conserva il ricordo degli anni dorati della Campionaria di Bari. Eppure Confartigianato crede e punta ancora sulla Fiera, accollandosi da anni l’onere di gestire il proprio padiglione. Ma ecco il paradosso: nonostante segnalazioni e denunce a tutto spiano dei mesi scorsi, nessuno ai vertici dell’ente Fiera ha mai pensato di riqualificare e mettere in sicurezza l’area storica e caratteristica della tradizionale passeggiata all’interno della Fiera, finendo per non dare il giusto peso -come sottolineano ancora dall’associazione di categoria barese – all’impegno di coloro che hanno inteso dare il proprio apporto per la rinascita d’un polo economico fondamentale per la città, “…anche a costo di ingenti investimenti”. E invece, per chi ancora ha in mano il destino della storica Campionaria, è stato più semplice innalzare una barriera, come capita lungo una qualsiasi arteria autostradale. «Peccato che i visitatori della Fiera – la conclusione di Sgherza – non potranno superare quella barricata per visitare le nostre esposizioni e mostre. Al netto di improbabili operazioni di risistemazione dell’ultimo minuto, tanto a loro quanto ai nostri ospiti non sfuggirà una così evidente ‘mala-gestio’, lesiva per cittadini, operatori economici e per un intero territorio»
Francesco De Martino
Pubblicato il 24 Agosto 2023