Cultura e Spettacoli

Di chi la colpa? Di Pasolini, si capisce

Somiglia a un piccolo canyon per la ripidezza delle pareti, che scorrono vicinissime e a sinusoide. La Gravina di Ginosa, che tre giorni fa ha subito il crollo di una parte consistente del costone in prossimità di Villa Glori e per fortuna senza danni a cose o persone, rappresenta una delle maggiori risorse paesaggistiche pugliesi. Uno dei primi a innamorarsi di questo straordinario scenario naturale fu Pier Paolo Pasolini, il quale nel 1964 volle girarvi alcune scene del suo famoso ‘Il Vangelo secondo Matteo’. In quella circostanza “furono demoliti due casolari del Trecento”. Così Wikipedia. Non un rimando a piè di pagina, non una noterella esplicativa, soltanto quelle sei parole. Dunque, è da pensare, Luigi Scaccianoce e Dante Ferretti, i due scenografi di quella celebre pellicola, trovando che due casolari del Trecento erano d’ostacolo ai fini della ripresa, li fecero abbattere… Ma quando mai? Con questa leggerezza si buttano giù immobili d’inestimabile valore storico? Una cosa impensabile da parte di gente che ha contribuito a scrivere la storia del cinema italiano e non solo : Scaccianoce ha curato la scenografia di 63 film, lavorando con De Sica, Lattuada, Lizzani, Zampa, Bolognini e Risi : quanto a Ferretti, basti dire che ha vinto tre oscar con ‘The Aviator’ di Martin Scorsese, ‘Sweeney Todd’ di Tim Burton e ‘Hugo Cabret’ ancora di Martin Scorsese).  A parte il fatto che pure l’ultimo degli scenografi saprebbe con quali artificio (teli, pannelli e altro tipo di mimetizzazione) mascherare elementi che siano d’ostacolo all’inquadratura. E comunque, in un’opera ambientata nel 33 dopo Cristo, due poveri “casolari del Trecento” non possono tornare anacronistici quanto un viadotto o un traliccio dell’alta tensione. A meno che con quel ‘casolari’ non faccia riferimento ai ricoveri dei primi eremiti cristiani, rudimentali costruzioni che possono risalire al terzo secolo dopo Cristo. Ma anche qui nessuno oserebbe mettere mano al piccone. Più ragionevole ci sembra che qui si parli (sia pue impropriamente) della rimozione di un cumulo di pietre ormai senza più significato e d’ostacolo alle riprese… Mettiamola così : Inestimabili testimonianze dell’era basiliana o giù di lì sono a rischio crollo dalla fine dell’ultima guerra. Malgrado numerosi appelli, l’Autorità competente non si muove a mettere in sicurezza quelle pietre millenarie. Poi un giorno, il crollo. Di chi la colpa, di funzionari intoccabili? Neanche per idea. Allora, Pasolini, quel comunista-ateo-mangiabambini, quel nemico della cristianità. Lui, e non altri, corruppe, plagiò ed estorse sino a che una squadretta di solerti manovali non si presentò picconi in mano e…. In realtà quei poveri lavoratori erano armati solo di pale… – Nell’immagine, Pier Paolo Pasolini durante la lavorazione di ‘Il Vangelo secondo Matteo’.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 6 Dicembre 2017

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