Cultura e Spettacoli

Dialogo tra un albero e un umano

I versi di Maria Pia Latorre si fanno denuncia, proprio come in un “pezzo” di cronaca. Raccontare in poesia il difficile rapporto uomo-natura acquista il dono dell’essenzialità e accende una luce di speranza. (Ezia Di Monte)

 

 

DIALOGO TRA UN ALBERO E UN UMANO

 

 

Ho perso il sonno

ed ho paura di voi

di voi che rinnegate

che ignavi state

che confabulate e vi accapigliate

 

Ho perso il sonno

e scruto il cielo-meteo

l’anatomia di una supercella,

tre indizi una prova

 

SIAMO COLPEVOLI  ma

 

 

in-pro-por-zio-ne

 

Appesa al mio ramo la cetra

è bruciata nel rogo

e il lamantino è spiaggiato

C’è solo un albatro a piangerlo

ma è tornata la corrente

 

fino al prossimo blackout

 

 

Non so il tuo nome

ma quando siamo insieme ti riconosco

dall’abbraccio di ruvida corteccia

E vorrei di più e di meglio per

te fratello albero

 

Correre con il fiume è

preghiera d’acqua

che ci scorre nei sensi

così incatena il senso la corrente

che trasporta le ultime foglie ceramiche

 

Siamo ancora in tempo per

risalire il corso

 

Questa bellezza so solo gridarla

come un bambino

 

 

Nella mia fissità s’adagiano

le sfere che hai percorso

Ho imparato a distendere le mie geometrie

Ad argentarmi di pleniluni

A pensarmi vento nella rada fogliare

A bruciare perennemente respiro

per una consegna d’aria

nell’attesa di te, amico mio

 

 

Siamo ancora in tempo per

risalire il corso

 

Questa bellezza so solo gridarla

come un bambino

 

(Maria Pia Latorre)


Pubblicato il 31 Agosto 2023

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