Cronaca

Dipendenti in bilico: la sanatoria già c’è…bisogna solo applicarla

Tutti a preoccuparsi dei dipendenti regionali di cat. D, quelli che –e sono davvero tanti…- secondo la Corte Costituzionale sono stati promossi e hanno fatto carriera in base a un concorso fasullo: oggi in campo scendono daccapo parti sociali, sindacati e politici per rassicurali. Per dire cioè ai dipendenti che tutti sono al lavoro per trovare una soluzione che riappiani tutto, una soluzione forte che metta d’accordo tutti. Le segreterie regionali e di categoria del Pubblico Impiego di Cgil, Cisl, Uil di Puglia proprio ieri hanno incontrato stamane l´Assessore al personale Campese e i direttori di area della Regione (Pellegrino, Notarangelo, Gattulli e Colaianni) sulla benedetta sentenza della Corte Costituzionale che ha annullato i concorsi interni dal 1997 al 2001 e che interessano circa 620 lavoratori al netto dei pensionamenti. Durante la riunione è stato comunicato ai sindacati che a seguito dell´avvenuta notifica del parere della Corte dei Conti (venerdì scorso), sulla vicenda la Regione sta avviando le procedure volte ad eseguire la sentenza e a darne esecutività, con la conseguenza che, se non si attiveranno percorsi legislativi regionali e nazionali, i lavoratori interessati correranno il rischio di essere `retrocessi´ alla situazione preesistenze alla data dei concorsi. E´ stata data assicurazione dall´assessore Campese che sta proseguendo l´interlocuzione tecnica con i ministeri interessati per individuare le soluzioni condivise da assumere nel prossimo consiglio regionale annunciato per il 10 ottobre. Per stamani è, intanto, confermata l´assemblea dei lavoratori presso la sala del Consiglio Regionale, mentre, nel frattempo, le segreterie di Cgil, Cisl, Uil e della Funzione Pubblica hanno inviato una nota al Ministro Fitto per istituire un tavolo interistituzionale e interministeriale per assumere le iniziative politiche atte a dare risposte ai lavoratori, evitando un enorme contenzioso tra lavoratori e regione che paralizzi l´attività dell´ente con grave e inopportuna ripercussione nella vita sociale ed economica regionale. Eppure, come dice qualche consigliere regionale più attento a leggere le carte, già ci sarebbe una legge regionale in sanatoria che li garantisce, i dipendenti. E allora, perché non attuarla, senza ciurlare nel manico come sta facendo da qualche giorno perfino un governatore-poeta che sembra aver fatto pace perfino con Fitto, per rimettere a posto le cose del personale? Ma vediamo immediatamente dove sta la soluzione al cruccio dei regionali pugliesi in ansia per il concorso vinto con la giunta Distaso e annullato a dicembre scorso dalla Corte Costituizionale. Il consigliere regionale e avvocato Andrea Caroppo ne parla attraverso una nota, con semplicità e chiarezza, una volta tanto. “Non si possono non apprezzare e non condividere le iniziative in atto ad opera del Presidente Vendola per questa volta in piena sintonia col Ministro Fitto, per evitare un’autentica sciagura per la Regione quale sarebbe l’inevitabile collasso derivante da una retrocessione di massa di circa settecento dipendenti che da dieci anni detengono la cat.D con relative mansioni, quando non sono assurti anche ad incarichi superiori con le relative responsabilità.
 
Applicare la legge in sanatoria senza altri pastrocchi….
 
Al riguardo –continua Caroppo-  non stiamo facendo e non faremo mancare tutto il nostro apporto. Mi domando soltanto se la questione non sia stata già felicemente risolta con la Legge Regionale n. 14 del 6 luglio 2011 in materia di “assestamento e prima variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2011”, che all’art. 19 co. 2 così dispone: “A tutto il personale regionale in servizio sono riconosciuti l’inquadramento giuridico e il trattamento economico avente il carattere della fissità e della continuità in godimento alla data del 31 dicembre 2010”. E parliamo d’una norma di assoluta chiarezza, che non è stata e non può essere più  impugnata dal Governo nazionale e tanto meno annullata dalla Corte costituzionale. Una norma che  mette comunque al riparo da ogni responsabilità anche la dirigenza degli uffici al Personale che da mesi non sanno come sbrogliare la matassa di questi concorsi e carriere ballerini. “Essa può benissimo essere rafforzata da ulteriori, convergenti provvedimenti sia nazionali che regionali, ma intanto può e deve essere applicata “ a tutto il personale regionale”, evitando qualsiasi soluzione di continuità nella funzionalità della macchina regionale ed in diritti ormai palesemente acquisiti da incolpevoli lavoratori, rei di aver superato un Concorso bandito dal loro datore di lavoro”, chiarisce ancora meglio il suo pensiero il consigliere della Puglia Prima di Tutto. Insomma, la soluzione al dramma che stanno vivendo i dipendenti della Regione, adeguatamente pompato da dichiarazioni di politici della maggioranza e articolini sui soliti giornali, è già pronta su un piatto d’argento e va soltanto approfondita per applicarla meglio, senza altri pasticci. Magari ficcando dentro al minestrone e cercando di salvare anche lavoratori a termine, co.co.co. e interinali che già voleva stabilizzare il consigliere Michele Losappio con un  emendamento infilato nella stessa Legge Regionale  n.14/11, bocciato dal Consiglio. Insomma, bisogna solo mettere ordine nella materia concorsi e carriere alla Regione Puglia applicando leggi che già ci sono e sono state regolarmente approvate, altrimenti, la conclusione di Caroppo “…dovremmo pensare che le leggi che in piena c.co.co e onsapevolezza approviamo su mandato del Popolo pugliese siano mere “grida” di manzoniana memoria, carta straccia senza alcun valore. E domandare soprattutto a noi stessi a cosa serva essere eletti e retribuiti.”
 
Francesco De Martino
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 4 Ottobre 2011

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