Cronaca

Direttori generali, dentro o fuori: è battaglia alla Regione Puglia per la gestione della sanità

“È incredibile che nella Puglia promessa come ‘migliore’ abbiano continuato ad operare direttori generali con valutazioni negative di metà mandato venute alla luce solo al termine del mandato stesso. Ma quello che è ancora più incredibile è che alla scadenza dell’incarico, senza alcuna legittimazione e titolo, continuino a governare le aziende sanitarie, come a Bari, producendo atti di nomina e di espletamento di procedure selettive per posti chiave nella gestione dell’azienda”. Botta e risposta tra Forza Italia e Partito Democratico dopo che il presidente del Gruppo azzurro, Ignazio Zullo, su nomine e revoche mancate che stanno creando un vero e proprio vuoto nelle aziende sanitarie pugliesi. E ieri, nel corso della conferenza stampa, Zullo e i suoi colleghi non hanno lesinato parole pesanti. “Lo scopo, secondo noi –hanno aggiunto- è quello di continuare a gestire in modo clientelare le aziende dall’esterno. Forza Italia scaricherà dai siti istituzionali delle aziende guidate dai direttori generali scaduti e improrogabili tutti gli atti dell’ultimo mese, li farà verificare da un nucleo di esperti per valutarne le illegittimità e i profili illeciti eventuali per poi inviarli alle autorità giudiziarie competenti. A Vendola chiediamo di fermare questo uso spregiudicato delle istituzioni, provvedendo con le nomine e assegnando nuovi obiettivi per il rilancio di una sanità ormai allo stremo –ha concluso- che non aspetta altro di essere riorganizzata e riavviata in una fase molto delicata come quella di uscita dal piano di rientro. Ma come detto il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Pino Romano, ha immediatamente replicato: “Comprendiamo il ruolo difficile che deve svolgere il presidente della Regione a fine legislatura, soprattutto quando il contesto politico in cui si trova ad agire, contribuisce inutilmente a creare confusione. Sulle nomine dei direttori generali delle Asl, il Pd ha chiesto da tempo soluzioni tampone in attesa della scadenza di questa legislatura, proprio per consentire all’opposizione, che giustamente ambisce ad essere forza di governo, di gestire la partita seguendo i suoi criteri. Ma la minoranza, purtroppo, da un lato preme su Vendola affinché nomini i nuovi direttori generali prima della scadenza del suo mandato.  E dall’altro accusa chi dovrà fare le nomine, cioè Vendola,  di voler fare spartizioni politiche. Quello dell’opposizione, come si vede, è un ragionamento politico tortuoso che, di certo, non contribuisce a fare chiarezza né a risolvere le cose.  Il centrodestra, quindi, piuttosto che parlare di confusione nel centrosinistra, metta in ordine quella nella propria testa. Anche perché, a quanto pare, per il centrodestra il tema non è il miglioramento del sistema sanitario pugliese, ma come fare ad accusare Vendola di aver fallito. Come con onestà intellettuale ha detto anche Emiliano, in Puglia il centrosinistra nella sanità ha fatto tante cose nonostante la nostra regione sia stata tra le forche caudine del Piano di rientro nazionale. Un problema al quale si sono aggiunte le conseguenze di altre vicende che hanno messo in dfficoltà anche altre regioni. Parlo –ha spiegato ancora Romano- della riorganizzazione del modello del sistema sanitario pubblico. In Puglia, dunque, afftontando il Piano di rientro e in un contesto nazionale in cambiamento, abbiamo fatto cose importanti, innovando tantissimo. La rete delle grandi macchine è nata col centrosinistra, ma anche il potenziamento dell’offerta ospedaliere di nicchia è nato col governo centrosinistra in Puglia. Abbiamo fatto tante altre cose, alcune delle quali hanno bisogno di una revisione. Per questo Emiliano parla di discontinuità. E su questo siamo d’accordo. La discontinuità deve iniziare da una cessione di sovranità della politica al mondo delle professioni sanitarie al quale va affidato la scelta della governance di sistema. Un punto, questo, su cui il centrodestra non dice mai come la pensa. Noi del Pd siamo convinti che serva discontinuità sulle cose che hanno bisogno di una revisione, così come siamo convinti che il sistema sanitario pubblico Pugliese è sano anche se occorre efficientarlo. Motivo per cui annunciamo la presentazione di una richiesta di convocazione del Consiglio regionale, non sulle singole questioni delle Asl, ma su quello che veramente di buono abbiamo fatto nella sanità pugliese e su quello che ancora c’è da correggere. Forza Italia parla di sanità allo stremo. Mah, sono sempre più convinto che allo stremo sia oramai Forza Italia”. In realtà, allo stremo, sono solo i cittadini pugliesi che, malgrado tutto, hanno bisogno di rivolgersi alle strutture sanitarie di questa regione per motivi di salute, sia ben chiaro….

 

Antonio De Luigi 


Pubblicato il 22 Novembre 2014

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