Diritto allo studio universitario: servono mense e trasporto migliore
Le voci dopo la riunione del CdA Adisu/Puglia che ha introdotto il nuovo Bando-Servizi 2023/24
Per fortuna l’Agenzia regionale pugliese che tutela il diritto allo studio universitario (Adisu/Puglia) non torna ogni volta alla ribalta per indagini della magistratura, sospetti di collusioni politico/amministrative e gli eterni dubbi sui concorsi pilotati: dopo l’ultima seduta del Consiglio d’Amministrazione (…e sempre aspettando che il Governatore Emiliano dia una scossa ai vertici dell’agenzia di via Fortunato con la nomina del nuovo presidente) è stato approvato il bando ‘Benefici e Servizi 2023/24’. E tra le novità importate dalle linee-guida bisogna subito rilevare incremento delle borse di studio e innalzamento delle soglie di reddito per l’accesso al bando medesimo. Gennaro Cifinelli, consigliere di amministrazione Adisu per la sede di Bari, ha espresso la sua soddisfazione. “Il bando di quest’anno arriva dopo un percorso abbastanza travagliato, che ci ha visti ancora una volta in prima linea per un’approvazione celere dello stesso ma anche per un’accurata stesura dello stesso, in modo tale da assicurare le migliori condizioni possibili a studentesse e studenti della regione. Il risultato ci lascia soddisfatti, anche se si potrebbe fare di più: l’innalzamento delle soglie e l’aumento degli importi per tutte le fasce di reddito sono risultati positivi, come anche l’integrazione, deliberata su nostra richiesta dalla Giunta regionale, delle borse di studio di chi, nel passaggio di fascia isee, si è trovato a prendere meno dell’anno scorso. Restano aperte ancora numerose questioni che andranno approfondite nel corso dell’anno”. Anche dal Salento i commenti sono positivi. Dichiara, infatti, Margherita Coccioli, membro del CdA/Adisu per la sede di Lecce. “Il bando di quest’anno presenta comunque alcuni elementi su cui poniamo delle riserve: da un lato le soglie isee e ispe sono ancora al di sotto del massimo consentito dalla regolamentazione nazionale, dall’altro vediamo incrementi sia nelle trattenute mensa e alloggio che nella tassa regionale per il diritto allo studio: aumenti che è da verificare se siano necessari e utili, e che indubbiamente vanno a pesare sulle tasche degli studenti in una fase in cui sarebbe stato meglio non appesantire i costi. Questo vale in particolare per la tassa Adisu, che vede incrementi soprattutto su chi non percepisce la borsa di studio. Ancora irrisolte sono ancora molte questioni relative agli alloggi, che devono necessariamente aumentare sulle sedi di Bari e di Lecce e rispetto ai quali i regolamenti del servizio abitativo devono cambiare assolutamente”. Infine, a completare il quadro dei commenti post-consiglio dell’altro giorno, la voce che giunge dalla sede Adisu/Puglia di Foggia, entrata per la prima volta nella prospettiva di garantire una <<copertura totale>> delle richieste di posto letto. “Questo è un fatto sicuramente positivo, rispetto al quale possiamo dirci soddisfatti”, il commento di Francesca Stella, coordinatrice di ‘Link/Foggia’, per la quale però occorre iniziare subito a lavorare sugli altri temi: in tutta la regione sono necessarie nuove mense e interventi massicci sul trasporto pubblico, servizio da sempre critico che interessa una quota considerevole di studenti, borsisti e non…”
Antonio De Luigi
Pubblicato il 29 Luglio 2023