Cronaca

Disattesa ancora una volta l’ordinanza del Sindaco Decaro

Come al solito, a Bari, anche in queste festività natalizie, si è rinnovata la becera usanza dei botti e dei fuochi d’artificio in occasione del 25 dicembre. Purtroppo ancora una volta l’ordinanza comunale che ne vietava tassativamente l’uso non è stata minimamente presa in considerazione da una parte della cittadinanza, sfortunatamente del tutto priva anche di un minimo barlume di senso civico. Nonostante l’impiego delle forze dell’ordine, e dei vigili urbani in particolare, non era infrequente vedere in molte zone della città banchetti abusivi i cui venditori smerciavano botti assolutamente illegali alla luce del sole. Con una sorta di considerazione ironica, si potrebbe affermare che parte dei baresi siano a questo punto, oltre che <>, oltremodo anche dispettosi in quanto, ogni volta che l’attuale Sindaco di Bari emette un’ordinanza restrittiva, essi si comportano in modo diametralmente opposto: basti ricordare il <> del Primo Cittadino a non imbrattare i muri, specialmente quelli degli edifici storici. A parte qualche ragazzotto pentito del suo gesto scriteriato, altri si sono sbizzarriti con frasi degne dei peggiori incarti di cioccolatini. Per non parlare, inoltre, di un’autentica fissa del Sindaco di Bari relativa all’ordinanza sulle deiezioni canine: ebbene, anche qui alcuni baresi hanno dato il peggio di sè, basti vedere le strade del quartiere murattiano, “costellate” di escrementi dei loro amici a quattro zampe, tanto da evocare il famoso quanto fortunato spot elettorale che richiedeva l’intervento salvifico del “chiama a Decaro”. Tutto ciò giusto per ricordare i casi più eclatanti di ordinanze disattese. Ma ce ne sono state altre assurte agli onori delle cronache, anche nazionali, che hanno brillato per originalità. Da menzionare quella “anti-sguardi minacciosi” emanata però dall’ingombrante predecessore di Decaro, l’attuale Governatore della Regione Puglia. Imporre a una parte non esigua della cittadinanza il divieto di sparare botti nel periodo delle Festività è come pretendere che gli stessi rinuncino alle tradizionali leccornie tipiche, come ad esempio i tanto amati frutti di mare crudi. Poichè l’ordinanza “anti-botti” in questione ha naturalmente rigide restrizioni anche per quanto concerne il Capodanno, nei prossimi giorni si spera che la Polizia Municipale barese possa essere più incisiva circa sequestri e multe. In merito alle sanzioni elevate, sarebbe poi il caso di conoscerne il numero ai fini di cronaca giornalistica. Se nella splendida Cortina d’Ampezzo, ritrovo dei vip, è stato deciso il divieto più totale di fuochi pirotecnici anche per non spaventare gli animali, pur non sperando che i baresi abbiano la stessa sensibilità, ci si augura che non si abbia più modo di assistere a questi festeggiamenti, tradizione nefasta ultradecennale della nostra città, che di certo più si addice ai paesi dell’America latina. Purtroppo, ancora una volta, sarebbe triste constatare, a festeggiamenti ultimati, il bilancio da guerra civile che ogni inizio anno si verifica in alcune città, prevalentemente qui al sud. Si spera vivamente in un’inversione di tendenza, ma soprattutto di civiltà.

 

Piero Ferrarese


Pubblicato il 29 Dicembre 2015

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