Cronaca

Discarica Martucci: per adesso non riapre, ma serve subito un’audizione

Ancora al centro del fuoco di sbarramento sollevato da politici, ambientalisti, semplici cittadini e comitati la riapertura ancora presunta della discarica Martucci, tra i popolosi centri abitati di Mola di Bari e Conversano. “Le notizie sulla possibile riapertura delle vasche A e B dell’impianto in Contrada Martucci, tra Conversano e Mola, come discariche di servizio non ci possono lasciare tranquille, per questo stiamo facendo quanto possibile per avere risposte e chiarimenti in merito”, dichiarano subito a scanso di equivoci la capogruppo del Movimento5Stelle in Consiglio regionale Grazia Di Bari e la senatrice e capogruppo dello stesso Movimento stellato in Commissione Ambiente, Patty L’Abbate. “Ho richiesto informazioni all’Arpa – ha aggiunto la senatrice –  per cui sono in corso da parte del Comune di Mola capofila indagini indirette ed è in programma la realizzazione di nuovi piezometri, in sostituzione dei vecchi inagibili. Occorre attendere la conclusione di queste indagini”. Il dirigente responsabile del procedimento tecnico/amministrativo di Mola ha anticipato segnali e preoccupazioni a seguito dei primi risultati. Ma gli accertamenti devono essere conclusi. Nel frattempo i Comuni non vogliono la attivazione della vasca A e B le cui volumetrie sono disponibili. La Regione preme per definire tali vasche. In caso contrario dovranno essere trovati siti alternativi. “Ho depositato alcune settimane fa una richiesta di audizione in Commissione Ambiente per avere informazioni sullo stato ambientale dell’area vasta in Contrada Martucci e sulla possibile messa in esercizio della discarica – ha spiegato a sua volta la Di Bari –  chiedendo di ascoltare gli uffici regionali preposti, il direttore generale dell’Ager, l’assessora regionale all’Ambiente Anna Grazia Maraschio, il direttore dei Servizi Territoriali di Arpa Puglia – DAP Bari, i Comuni di Mola, Conversano e Polignano e l’associazione ‘Chiudiamo la discarica Martucci’. Preoccupano, in particolare, le condizioni critiche del III lotto, rispetto al quale, nonostante le diffide della sezione regionale competente, niente risulta essere stato fatto. Dagli esiti preliminari delle indagini geoelettriche nel III lotto è emersa la presenza di percolato nell’alveo della discarica. La stessa Arpa ha stimato che ‘possano essere stati prodotti, dalla data del sequestro ad oggi, approssimativamente 20.000 metri cubi di percolato’. Oltre alle condizioni critiche del III lotto genera preoccupazione la volontà della Regione di mettere in esercizio le vasche A e B, che non risultano essere state realizzate a regola d’arte. Nonostante gli approfondimenti richiesti dall’Assessore Maraschio, di fronte alla ferma opposizione dei sindaci, si rileva la posizione dell’AGER che considera la discarica utile a garantire la chiusura del ciclo dei rifiuti nell’area metropolitana di Bari. Ho voluto l’audizione per conoscere lo stato attuale e i primi esiti degli interventi che i Comuni hanno avviato nell’ambito del tavolo tecnico, per avere contezza delle azioni da adottare per provvedere all’estrazione del percolato dal III lotto e dello stato delle garanzie finanziarie prodotte dal gestore e, soprattutto, per chiarire definitivamente gli orientamenti della Regione Puglia rispetto al destino del sito nell’ambito del nuovo piano rifiuti, per il quale può essere contemplata unicamente la messa in sicurezza e la chiusura”. I Cinquestelle hanno infine fatto sapere che continueranno a lavorare in sinergia per monitorare la situazione e dare ai cittadini le risposte che meritano. La discarica, per ora è certo, non riapre.

Francesco De Martino


Pubblicato il 29 Luglio 2021

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