Cronaca

Discarica Martucci: saltano i termini del Piano Rifiuti

L’imminenza delle scadenze riguardanti la discarica ‘Martucci’ non sembrano smuovere le acque più di tanto, negli uffici di agenzie ed assessorati annessi e connessi alla regione Puglia. Eppure al massimo dopodomani, 30 aprile, dovevano essere chiuse le attività di verifica sul lotto 3, mentre com’era facile prevedere anche questa data, prevista nell’emendamento al Piano Regionale dei Rifiuti (PRGRU) approvato il 14 dicembre 2021, non vedrà conclusione. Anzi, rimarrà in sospeso tutto quanto concerne gli accertamenti investigativi e geognostici di quel lotto III. Ed allora è subito lecito chiedersi: cosa succederà? Si terrà conto, come logico aspettarsi, degli inconvenienti registrati in questi mesi e che hanno visto, come da emendamento espressamente prescritto, la compartecipazione di AGER e ARPA/Puglia? Si andrà, per dirla in concreto, verso lo slittamento di questo 30 aprile ad altra data?, magari con un atto chiaro e indicativo di tale rinvio? O si lascerà tutto com’è, praticamente in sordina e avvolto dal solito silenzio, col rischio di incursioni di controinteressati? Tutto sembrava chiaro da tempo e invece ci si deve ancora convincere che contrada Martucci non può più accogliere rifiuti -come hanno più e più volte rimarcato e rincarato le varie associazioni ambientaliste – per lo stato di inquinamento diffuso e certificato. La riprova? Nella conferma di rifiuti seppelliti oltre i margini dei lotti dismessi (già verificati nel processo penale a suo tempo) e senza alcuna protezione ambientale, vere e proprie ”bombe ecologiche”, così come le tante discariche disseminate nel territorio vasto, ancora da scoprire e indagare, secondo le stesse indicazioni del noto O.d.g. 179/2013 del Consiglio Regionale pugliese. Ma che quella discarica sia pericolosa lo attesta soprattutto quanto ha rilevato nelle sue indagini il Tavolo Tecnico, con la “”change detection””. <<Sarebbe sufficiente leggere atti e documenti a disposizione di tutti per scoprire che sono davvero tante le cose ancora che non tornano. A partire, ad esempio, delle “Misure di prevenzione attivabili ai sensi dell’art.240 del D. Lgs. 152/2006 per ridurre i rischi potenziali”, ma anche il “Piano di ripristino ambientale e annesse opere di riqualificazione”>>, rimarca Vito Farella, presidente dell’Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci”. Deciso a ripuntare l’indice sugli inutili ‘scambi epistolari e rimbalzi di competenza’ tra agenzie ed enti regionali interessati alla gestione della discarica compresa in ben tre/quattro comuni di Bari! Ed è proprio questo uno dei problemi più delicati, legato alla messa in sicurezza del lotto 3 dismesso, senza dimenticare, come ha fatto la Regione Puglia, il lotto 1. Farella non le manda a dire: <<Ma di quale Piano di ripristino ambientale e opere di riqualificazione stiamo fantasticando?…No, così decisamente non va! Aver riportato in conventicole chiuse, tra addetti ai lavori, quale quei tavoli individuati nell’emendamento regionale sostanzialmente rappresentano, ed aver esautorato il Tavolo Tecnico, con la compartecipazione delle associazioni territoriali volute dal Consiglio regionale, è un vulnus, ancorché́ un arbitrio, che la nostra Associazione non lascerà passare senza reazione>>.

Francesco De Martino


Pubblicato il 28 Aprile 2022

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