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Disinteresse per i “passaggi a livello” ma polemiche con il Comune per i sensi unici

E’ appena calato il sipario sull’intesa tra Comune ed Rfi che porterà alla soppressione dei sette passaggi a livello ricadenti nel territorio del “Municipio 5” di Bari. Ovvero quello delle ex frazioni di Palese e Santo Spirito, con opere sostitutive di cui la cittadinanza (di oltre 30mila abitanti) non conosce ancora l’effettiva consistenza delle stesse e per le quali, qualche settimana fa, l’Amministrazione barese ha dato il via libera alla progettazione definitiva da parte di Rfi e, quindi, impegnandosi alla futura approvazione di tali progetti, nel totale disinteresse e disconoscenza dell’istituzione territoriale di decentramento comunale, il “Municipio 5” per l’appunto, che su tale questione è stato ed è totalmente assente, avendo mostrato un assordante silenzio-assenso su una questione di fondamentale importanza per il futuro della viabilità interna alle due ex frazioni e, quindi, per la vivibilità dei quartieri da parte dei residenti. Di contro, invece, alcuni  rappresenti consiliari del “Municipio 5” si mostrano particolarmente attenti ed impegnati in diatribe sicuramente meno importi della “questione passaggi a livello” ai fini della vivibilità locale di Palese e Santo Spirito, oltre che – secondo qualche cittadino – addirittura paradossali e forse anche grottesche, sia per il contenuto che per la rilevanza ad esse attribuita. Infatti, a commentare negativamente l’atteggiamento dei consiglieri della commissione LL.PP. del “Municipio 5” ci sono alcuni cittadini locali che, avendo appreso nei giorni scorsi dalle pagine di cronaca del maggior quotidiano barese delle polemiche sorte intorno ad un paio di sensi unici istituiti recentemente a Palese, esterrefatti si sono chiesti: “Ma i consiglieri del Municipio di Palese e Santo Spirito non hanno proprio nulla di più importante di cui occuparsi all’infuori dei sensi unici?” In effetti la vicenda su cui Palese, per un paio di giorni, è rimbalzata alla cronaca del principale quotidiano locale è davvero singolare. Trattasi dell’istituzione di un senso unico di marcia sul tratto di lungomare che collega il porticciolo di Palese allo slargo antistante i lidi “Moretti” e “Il Titolo”. Vale a dire meno di trecento metri di strada che in precedenza era a doppio senso di circolazione ed ora, invece, è percorribile soltanto nella direzione che da Palese porta a Santo Spirito. Un senso unico, questo, per altro già sperimentato con successo diversi anni fa da altre amministrazioni circoscrizionali e comunali, che però lo avevano limitato solo al periodo estivo, ripristinando poi il doppio senso a fine stagione. Esperimento non ripetuto in tempi più recenti, ma che comunque era già noto all’Ufficio Traffico del Comune che, questa volta, ha provveduto a sistemare un po’ meglio la realizzazione del senso unico rispetto ai casi del passato, anche perché ora la scelta effettuata, di rendere quel tratto del lungomare Tenente Noviello ad un solo senso di marcia, dovrebbe essere  – secondo indiscrezioni – permanente, anziché stagionale. Motivo delle contestazioni da parte di alcuni esponenti del “Municipio 5” (che – stante a quanto è dato sapere – è l’istituzione che ha richiesto il senso unico) il modo in cui il Comune ha realizzato il predetto senso unico su quel tratto di lungomare. E forse non hanno neppure torto quei consiglieri che contestano il modo in cui l’iniziativa è stata realizzata. Infatti, il corridoio pedonale sul lato mare, ottenuto delimitando la carreggiata stradale attraverso un semplice cordolo, poteva essere sicuramente realizzato meglio, se si fosse costruito un normale marciapiede, elevato rispetto al piano stradale con cordoli in pietra e pavimentazione, oltre che delimitato da protezioni di sicurezza verticali per i pedoni. E magari  un impianto illuminante con lampioni analoghi a quelli esistenti sul tratto di lungomare che precede,  visto che il senso unico su quel pezzo stretto di strada – a quanto pare – dovrebbe essere definitivo.  Altro motivo di dissapore, per i consiglieri municipali della locale commissione LL.PP., i posti auto predisposti dall’Ufficio Traffico barese lungo il tratto di lungomare reso a senso unico. E su questo punto molti cittadino non si spiegano affatto il perché della critica, visto che gli stessi consiglieri contemporaneamente lamentano la carenza di posti auto, per bagnanti ed utenti, su tutta la costa di Palese e Santo Spirito. Infatti, a voler essere logici e coerenti nel ragionamento, verrebbe forse da ritenere, per qualche malpensante, che il titolare di qualcuno dei ristoranti presenti sul quel tratto di strada, o dell’adiacente lido privato, non gode probabilmente delle simpatie di qualche esponente di tale commissione. Ma ad agitare le preoccupazioni di taluni esponenti municipali di Palese e Santo Spirito c’è pure un altro senso unico, quasi pronto per entrare in vigore. E tale è quello di via tenente Ranieri a Palese. Ovvero la strada su cui si affaccia il campo locale sportivo comunale, che al momento è doppio senso di marcia, ma che a breve dovrebbe essere convertita a senso unico. A richiede quest’ultimo su via tenente Ranieri è stato sempre il locale Municipio di decentramento amministrativo. Però, in fase di attuazione da parte del Comune la richiesta è stata esaudita per un senso di marcia opposto a quello richiesto. Ovvero, il “Municipio 5” vorrebbe un senso unico che colleghi via Capitaneo con piazza Renna, mentre il Comune è propenso ad attuarlo per il verso opposto. Motivo? Evitare probabilmente che l’Amtab allunghi di qualche chilometro il percorso della “Linea 1” in modo da non gravare maggiormente sul contributo chilometrico regionale previsto per il trasporto pubblico della linea che serve Palese e Santo Spirito. In definitiva, rilevano molti cittadini locali, quando si tratta di spendere qualche migliaio di Euro per migliorare vivibilità e servizi nelle periferie, quali sono per Bari le due realtà costiere a nord della città, allora per gli amministratori baresi risorse economiche da spendere non ce ne sono. E così, evidentemente, anche per le aree da destinare a parcheggio sul lungomare di Palese e Santo Spirito dove, verosimilmente con molta fantasia, l’amministrazione Decaro spera di poter risolvere questo problema con i suoli privati inutilizzati, da conseguire in uso pubblico temporaneo a mero titolo gratuito. Sarà possibile che ciò accada? E’ realisticamente difficile. Infatti, “Se accadesse – ha sottolineato con evidente ironia un cittadino del Municipio 5 –  vorrà dire che qualche esponente dell’esecutivo Decaro a fine mandato avrà fatto un ottimo tirocinio per poter poi proporsi come amministratore in qualche ente benefico, tipo la Caritas”. Dove, per la verità, neppure in quel genere di struttura degli amministratori realisti ed all’altezza del compito affidatogli ritengono di poter risolvere esigenze particolari degli assistiti senza denari, ma con la sola sensibilità di pochi e rari benefattori.(La foto di copertina è tratta da sito. www.barinedita.it/inchieste/n1690-i—titoli—le-sette-torri-che-segnavano-i-confini-tra-bari-e-bitonto)

 

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 4 Giugno 2016

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